martedì 16 febbraio 2021

GLI ANTIVIRALI FINTI ESISTONO SOLO NELLA MENTE DI CHI...

(... si sgola ad urlare "finti, finti!" e mentre loro urlano arriva il conte Uguccione e...
Sed paulo maiora canamus: mi ero sbagliato, AT-527 non è seconda generazione degli inibitori RdRp di SARS-CoV-2, viene da lontano e stava nella collezione di qualcuno)
La storia degli antivirali inizia sul serio a metà anni ottanta, con le vicende dell'AIDS, e un pugno di nomi compare in continuazione nei successivi trent'anni: Raymond Schinazi, Dennis Liotta, Jean-Pierre Sommadossi... (https://science.sciencemag.org/content/348/6235/622)
Farmacologi e chimici che per trent'anni, tra pubblico e privato, tra accademia e aziende, si parlano, collaborano, fondano startup, smettono di parlarsi (e comunque intascano un bel po' di soldi). Buona parte della storia vede coinvolta la Emory University e riguarda la seconda generazione di inibitori della trascrittasi inversa di HIV: lamivudina, emtricitabina, stavudina (3TC, FTC, 4dT). Tutti analoghi nucleosidici (in questa storia tutto si gioca tra analoghi nucleosidici e nucleotidici).
Nel 1998 Sommadossi e Schinazi cofondano due startup: Pharmasset e Idenix. Schinazi a capo di Pharmasset, Sommadossi a capo di Idenix. Entrambe sono focalizzate sullo sviluppo di antivirali nucleotidici, che all'epoca, come ricorda Sommadossi, erano considerati "poor science".
"Gli analoghi nucleotidici sono tipicamente pessimi farmaci: le molecole hanno molte cariche elettriche e hanno difficoltà ad entrare nelle cellule. Non è così con gli analoghi nucleosidici, che le cellule convertono in nucleotidi. Ma possono causare seri effetti tossici se finiscono nel DNA o nel RNA umano"
E questo è il motivo per cui prima di 3TC, FTC, 4dT gli analoghi nucleosidici li trovavate perlopiù in una classe di chemioterapici, gli antimetaboliti (cfr citarabina, gemcitabina, cladribina).
Come va a finire con la "poor science"? Va a finire che nel 2012 Gilead si compra Pharmasset per 11,4 miliardi di dollari, e nel 2014 Merck si compra Idenix per 3,85 miliardi.
Nel processo vengono fuori le prime vere cure per l'epatite C (Sovaldi e Harvoni), una serie di liti legali e sui brevetti, una polemica insistente sui prezzi dei nuovi farmaci.
Per ovvi motivi Sommadossi sa bene cosa sta succedendo con sofosbuvir, e nel 2012 fonda un'altra startup, Atea Pharmaceuticals, molto focalizzata: dando un'occhiata ai brevetti di Atea, l'idea è di concentrarsi su analoghi di sofosbuvir che al posto dell'uracile hanno adenine 6N sostituite, sempre mirando ad HCV. Ma con l'epatite C le cose non vanno, e poi è già arrivata la seconda generazione di inibitori di proteasi di HCV. Con la sua ventina di dipendenti, grazie ad alcune decine di milioni di finanziamenti privati, Atea vivacchia fino al 2020, quando arriva COVID-19.
Come tutti quelli che hanno qualcosa per le mani in materia di antivirali, ad Atea testano i propri composti contro SARS-CoV-2 e ne esce AT-527(https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid...), il cui sviluppo per epatite C si era arenato. Visto che il composto ha già al suo attivo una fase I sull'epatite, appunto, Sommadossi cerca immediatamente risorse per la fase II e le trova (nel privato): a maggio 2020 Bain Capital Life Sciences entra con 215 milioni di dollari. E la fase II parte.
In ottobre Roche paga 350 milioni upfront per i diritti dell'antivirale fuori dagli USA. Il 30 ottobre Atea viene quotata al Nasdaq. Le sue azioni vengono piazzate a 24 dollari, raccogliendo 345 milioni. Dopo un periodo di calma a metà dicembre il titolo inizia a salire fino a raggiungere gli 88 dollari del 3 febbraio 2021.
I risultati di fase II non dovrebbero tardare ad arrivare, ma c'è qualcuno che ha già incassato profitti sull'operazione.
Lo sviluppo farmaceutico è un'attività ad alto rischio: il finanziatore privato quindi si aspetta alti rendimenti, in caso di successo. I fondi privati sono costosi, molto.
Si potrebbe pensare tutto questo senza la leva finanziaria e i suoi costi? Certo che si potrebbe, ma non lo si fa. Neanche quando il pubblico interviene massicciamente (Operation Warp Speed).

 

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