sabato 26 novembre 2022

LIBERI ORDINI IN LIBERO STATO NO, EH?

 

https://www.open.online/2022/11/24/ordine-medici-vs-no-vax-regola-obbligo-vaccini/

Il diritto canonico non credo abbia mai potuto confliggere, cioè sostituirsi, al diritto dello Stato, almeno da quando il Papa Re è stato archiviato nella pattumiera della storia. Sarà divertente vedere come una rimaneggiamento del codice deontologico dei medici italiani potrà confliggere con il diritto di un dipendente pubblico di non perdere il proprio lavoro.

I precedenti governi erano espressione del più bieco clericalismo medico. Quando Lorenzin accomunò fisici e chimici in un unico ordine professionale come "professioni sanitarie" (qualifica che ho sempre disconosciuto) era abbastanza chiaro che ci sarebbero state conseguenze. Per me la conseguenza arrivò circa un annetto fa, quando da casa mi inoltrarono una lettere dell'ordine in cui mi si avvisava delle conseguenze del mio stato di inadempienza vaccinale. Io, che ero vaccinato con ciclo completo da qualche mese (vaccinazione antiCOVID avvenuta lontana dall'Italia), mi feci una grassa sghignazzata sulla cosa. Ma per i sanitari che non avevano voluto le prime due dosi di vaccino o anche non avevano ottemperato a farsi la terza le conseguenze erano state ben diverse.

Che la federazione degli ordini dei medici, dopo la performance assolutamente deleteria della  maggioranza della classe professionale durante la pandemia, si voglia collocare al di sopra dello stato è ancien regime in purezza: rivendicare un diritto castale innato. Che a rappresentare lo Stato italiano ci sia un governo post-para-fascistoide è il colmo dell'ironia. Sì, perché la stretta di di vite sulle interruzioni di gravidanza è nell'aria, ma cosa hanno mai fatto gli ordini professionali quanto al fenomeno dei medici obiettori di coscienza? Niente di niente. L'argomento è talmente tabù che i numeri del fenomeno non sono messi nero su bianco da nessuna parte. Ma che il fenomeno esista lo hanno verificato tante donne.

Se a differenza che altrove in Italia durante la crisi pandemica leggi e costituzione sono diventate carta straccia (con la complicità degli organi istituzionali preposti alla loro tutela) ci sono motivi profondi che erano evidenti già da tempo. Più il sistema sanitario nazionale colava a picco più la classe medica italiana rivendicava il proprio ruolo e acquistava peso negli orientamenti politici del paese, riuscendo a far diventare beghe tra medici problemi di pubblica rilevanza. Chi durante la pandemia ha parlato di dittatura sanitaria era poco lucido (per usare un eufemismo) ma percepiva una criticità che altri ignoravano o troppo spesso volevano vendere come "la nuova normalità". Se lasciamo da parte i vari piazzisti di Verità attivi sui media (social o meno) si potrebbe dire che la maggioranza del paese, come ai tempi del ventennio, ha ingollato la cattiva medicina, entusiasticamente o obtorto collo, inifluente per l'esito complessivo del processo. Ogni tanto gli viene da annusare l'aria per capire se davvero il vento stia cambiando, senza mai pensare di provare ad esserlo, il vento: un volgo disperso che sogna la fine del duro servir...


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