domenica 6 novembre 2022

MISURARE, MA COME?

 

https://www.nature.com/articles/d41586-022-03059-y...


Mai visto un biologo calibrare una bilancia (il che non vuol dire che non ci sia chi lo fa).
Credo che lo gli strumenti più calibrati siano i pHmetri, semplicemente perché dai tempi dei tempi il sw dello strumento ti obbliga periodicamente alla calibrazione. Sulla calibrazione delle pipette potrete trovare di tutto, in giro. Mai visto nel campo life sciences in ambito accademico qualcuno che se ne curasse più di tanto.
Perché un numero è un numero: 90%, 99% , 10%, 1 % di errore: numeri al lotto più volte di quanto potreste immaginare.
I chimici, che con i pesi (non con le masse) ci lavorano dall'alba della disciplina magari possono essere disattenti e dimenticarsi di farlo: ma di solito in un cassetto vicino alla bilancia hanno un set di pesi standard. Per la calibrazione della bilancia. Per essere sicuri che quando pesi dieci grammi dieci grammi siano (più o meno un grammo o più o meno 100 milligrammi, o dieci, o uno, a seconda dello strumento).
Quando i sistemi di misura diventano più complessi la calibrazione è più complessa. A calibrare un LC-MS in ambiente GMP serve una giornata intera, almeno.
Questo per dire che quando leggete numeri troppo spesso li leggete da chi dà i numeri - al lotto.
 
Ma c'è un problema diffuso anche tra i chimici che lavorano nel mio settore. Ai tempi avevo parlato qua sopra di Design Of Experiments (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/duro-o-morbido-dove-non-si-parla-di.html). Molti di quelli che sanno di cosa si tratta lo classificano come "statistica". Per quel che mi riguarda, anche se ovviamente usa pure tecniche statistiche, non saprei: perché non si tratta soltanto di analisi dei dati a posteriori. Si tratta di una tecnica di progettazione di esperimenti e di analisi dei risultati, il che a parer mio è qualcosa di più di solo "statistica".
Mi è capitato tempo fa di usare uno dei software più popolari per il DOE (la scelta era obbligata) e sono rimasto a disagio. A disagio perché ero nelle mani dell'ennesimo "wizard", e quando gli esperimenti furono finalizzati e i dati inseriti otteni bei grafici facilmente leggibili ma nessuna equazione della superficie di risposta era accessibile. Ma al di là di questo ci fu una blanda discussione con un collega. Perché io avevo voluto le analisi eseguite con metodi validati presso il Controllo Qualità. E la cosa aveva preso tempo. Il collega diceva che se avessi fatto fare le analisi direttamente dal chimico che aveva messo su gli esperimenti su un HPLC del laboratorio, che funzionava con un metodo omnibus, avrei fatto prima. Già, avrei fatto prima. Ma la superficie di risposta sarebbe stata ottenuta da dati molto meno affidabili. Dati poco affidabili, modello poco affidabile.

E per finire, se si vuole parlare di una delle misure più antiche della storia, il peso, una prece per i fisici che tiravano in mezzo la relatività (variazione della massa con la temperatura) quando l'adsorbimento di umidità sulla superfice dell'oggetto pesava - letteralmente - molto di più; sì, perché per fare gravimetria servivano un crogiolo, o una capsula di platino, una muffola e... un essiccatore con gel di silice, quello con l'indicatore, blu quando secco, rosa quando umido)

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