sabato 4 febbraio 2023

DAI TEMPI DEI TEMPI...

 


La ricerca su antitumorali in Italia non ha prodotto NIENTE o quasi dai tempi delle tetracline e ultimi analoghi, e lo dico come uno che c'è stato dentro per qualche anno. Tutto ciò che è venuto fuori negli ultimi dieci anni era fondamentalmente Made in USA, con rare eccezioni non italiane (per esempio eribulina). E questo senza voler mettere in discussione l'importanza storica di chi tirò fuori la doxorubicina. Ma parliamo di più di 50 anni fa.

Siccome c'ero, qualche anno fa, ne ho viste di tutte. Blasonate istituzioni (blasonate solo in Italia, ovvio) che tiravano fuori candidati farmaci ridicoli, ultradecani all'ultimo stadio di senilità (lato medico) che parlavano di "nuovi farmaci molecolari" per classi di composti che al tempo della dichiarazione erano già cresciute fino ad avere centinaia e centinaia di analoghi - e per me il "nuovo" era roba vecchia di dieci anni o più.

In Italia il World Cancer Day dovrebbe essere un giorno di lutto. Perché?

Perché gente muore senza avere accesso ai più avanzati strumenti terapeutici (costano   https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/11/la-radice-marcia-della-sanita-la.html  ). Perché troppo spesso neanche si sa che tali strumenti esistano. Perché ci sono "società scientifiche" che diffondono protocolli preistorici come chi le dirige. Perché quando un disgraziato paziente attraversa l'Atlantico per curarsi o chiede online fondi per curarsi oltreoceano la reazione comune è "Così va il mondo, farmaceutiche cattive che chiedono prezzi assurdi". Perché quando qualcosa di nuovo viene approvato la lista di quelli che si affrettano a dichiarare "non funziona" è sempre ben nutrita.

Allora prendete atto del più semplice dei fatti: le vostre donazioni negli ultimi anni hanno dato da campare a qualche borsista ma non hanno prodotto assolutamente niente. NIENTE.

Scadendo nell'aneddotica personale ho seguito da non troppo lontano la vicenda di un paziente con mieloma multiplo che negli anni ha subito di tutto ma non ha mai visto, neanche da lontano, un'inibitore di proteasoma. Perché i luminari che lo trattavano non sapevano che esistessero farmaci approvati o perché costava troppo, non importa. Il prodotto finale del processo è sempre lo stesso: un decesso.

Quindi fate quel che vi pare, ma non raccontate stronzate in giro sull'eccellenza di tizio o caio. A meno che per eccellenza non si intenda... avete presente "beati monoculi in terra caecorum"?

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