martedì 14 marzo 2023

VACCHE MAGRE IN ARRIVO

La voce è che sia colpa della guerra in Ucraina: oggi il denaro costa di più, e quindi è di più difficile accesso. In breve il discorso sarebbe questo: la crescente inflazione del 2022 ha portato a un rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, che ha determinato un calo negli investimenti a più alto rischio (il rialzo dei tassi sarebbe la causa ultima del fallimento di Silicon Valley Bank, che ha fatto notizia un po' ovunque https://www.theguardian.com/business/2023/mar/13/silicon-valley-bank-why-did-it-collapse-and-is-this-the-start-of-a-banking-crisis). Queste sono le chiacchere dell'higher management, che rivede al ribasso le sue aspettative per il 2023, e molto al ribasso quelle per il primo trimestre. Ovviamente parla per il grande grande gruppo, in cui ogni struttura, compreso il suo management, è solo un altro lavoratore nella grande vigna della proprietà. E la proprietà sono fondi di investimento. Tra l'altro significa che se un singolo lavoratore nella grande vigna è ritenuto improduttivo, le perdite di posti di lavoro sono almeno a 3 cifre.

Chi è fuori dal giro, o almeno i più svegli, se ne è accorto senza vedere i conti. Alla macchinetta del caffè l'ingegnere chimico spagnolo, una trentenne ultima arrivata del gruppo process tech, mi dice che la gente è preoccupata perché vede il rallentamento delle attività. "Quando una cosa del genere è successa dove lavoravo, a casa, dopo sei mesi eravamo quasi tutti a spasso" dice. "Sono due settori molto diversi", le rispondo, perché lei viene dai bulk chemicals, grandi volumi, basso valore aggiunto. Tutti si sono congratulati con il giovane della Quality Assurance che ha lasciato l'azienda per una posizione in una start up che sviluppa terapie cellulari, molto più vicina a casa sua. Quando io gli ho augurato buona fortuna gli auguri erano particolarmente sentiti: con questi chiari di luna si è spostato in una tipologia di azienda ad altissimo rischio.

I grandi media, che si sono abituati a campare di allarmi, si chiedono se il crack Silicon Valley Bank possa essere l'inizio di un'altra crisi globale. Sugli effetti globali mi astengo dal commentare per incompetenza, ma gli effetti sul mio settore sono scrittti nero su bianco. Sette anni di abbondanza, sette anni di carestia, sentenzia il detto. In questo caso dopo tre anni di mercato del lavoro al rialzo è arrivata la doccia fredda e per esperienza so che potrebbe durare molto più di tre anni.

Mi ricordo di alcuni giovani colleghi, con cui ho avuto a che fare sul lavoro e virtualmente. Mi ricordo ai tempi della pagina fb il neolaureto che mi chiedeva un consiglio sulla posizione che gli avevano offerto in Cumbria come operatore di kilolab, per esempio (il mio consiglio fu "vai"). Mi ricordo del più giovane e brillante membro del mio team, più di anno fa, che se ne andò con una mia lettera di refernze. Li credo più al sicuro di altri per un banalissimo motivo: la sterlina che perde terreno nei confronti dell'euro, e da un mese nei confronti del dollaro. Questo è un aiuto niente male al settore nel Regno Unito, la cui clientela, come sempre e come per tutti, in ultima analisi è largamente americana. Quanto a me non vedo rischi concreti, ma ho preso qualche contromisura tre mesi fa. Just in case. Posso dirmi soddisfatto, ho raccolto il massimo quando si poteva raccoglierlo. Quanto a limitare i danni in fasi regressive ho una lunga esperienza dovuta al banale fattore anagrafico. Alcuni dei miei colleghi pari livello lavorano in questo sito da una vita o quasi, e di crisi ne hanno viste più di una, in trent'anni. Il più imperscrutabile di loro si è lasciato sfuggire: "It's temporary, biotechs are struggling, big companies need quality, GMP and a pipeline going forward, it's a balance". Un cauto ottimismo da uno che è arrivato qua dopo la prima ondata di dismissioni e ristrutturazioni dei colossi del pharma, ormai vecchia di più di 20 anni. Abbiamo vissuto entrambi le stesse crisi e tra noi c'è un rispetto costruito su poche parole.

Mi chiedo oziosamente che effetto avrà questo cambio di tendenza sulla mini ripresina di cui aveva goduto il settore in Italia. Ma in fondo mi importa fino a un certo punto, visto che non lavoro lì né mai tornerò a lavorarci.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...