Venendo fuori dalla questioni generali di politica sanitaria, il fatto più grave e significativo degli ultimi mesi è stato la vicenda del valsartan contaminato. Molti medici hanno avvisato i pazienti, molti non lo hanno fatto. C'è stato pure qualcuno che ha voluto a tutti i costi fare il pompiere davanti a una violazione grave ed evidente del GMP (e non è la prima volta, vedasi la difesa d'ufficio da molti offerta per la questione dei lotti di meningitec con la ruggine). I grandi mezzi di comunicazione hanno trattato la notizia casualmente, come non fosse un evento di particolare rilievo (molti diretti interessati sono venuti a saperlo da Chimica Farmaceutica In Pillole, da questa pagina, su twitter e altrove in rete). Fatto più grave l'atteggiamento EMA sulla faccenda quando è venuta fuori: individuazione con il produttore delle modalità di risoluzione del problema - in tempi non lontani, revoca dell'autorizzazione all'importazione immediata e amen. Non esattamente il top quanto a considerazione della pubblica salute. Ma mentre in Europa si passa boccheggiando una torrida estate, dall'altra parte dell'oceano la macchina ispettiva FDA lavora a pieni giri, con una raffica di ispezioni a vari produttori di valsartan indiani e cinesi. E l' *import alert* per Zhejang Huahai arriva nella seconda metà di agosto (assieme ad un altro pacchetto di i.a. e warning letters a vari altri produttori asiatici) (https://www.biopharmadive.com/news/fda-bans-zhejiang-huahai-imports-as-valsartan-review-continues/538626/).
Mentre gli ispettori FDA sono così impegnati, in Europa si stanno validando metodi analitici per quantificare NDMA sia nel principio che nei formulati (pasticche) e l'indagine è stata estesa ad altri sartani. L'input è venuto da una segnalazione dell'agenzia del farmaco tedesco, che ha rilevato tracce di NDMA nel candesartan prodotto dagli indiani di Hetero Labs.
Ma non c'è problema, perché le tracce riscontrate non creano preoccupazione (EMA). Uhm... quelle non creano preoccupazione, ma.... con Hetero Labs siamo a "un nome, una garanzia": l'anno scorso s'è beccata in faccia una warning letter di FDA, di quelle pesanti, col pacchetto completo: pulizia degli impianti, controllo qualità, gestione dei reclami dei clienti (https://www.fiercepharma.com/manufacturing/india-s-hetero-labs-lambasted-fda-warning-letter).
E Zhejang Huahai? Come è andato a finire il "processo avviato con il produttore" annunciato da EMA a luglio? E' andato a finire male, con Zhejang Huahai bocciata in modo secco alla fine di settembre (https://www.ema.europa.eu/en/news/eu-inspection-finds-zhejiang-huahai-site-non-compliant-manufacture-valsartan-ema-national o se preferite l'italiano http://www.doctor33.it/pianeta-farmaco/valsartan-ema-sito-cinese-non-conforme-sospesa-autorizzazione-a-produzione-per-europa/). Forse, e dico forse, l'import alert di FDA ha imposto una rapida riconsiderazione della procedura che avevano in mente gli europei. Ma... da novembre dell'anno scorso non era in atto il mutuo riconoscimento delle ispezioni? Devo farmi spiegare meglio come funziona, decisamente. Comunque nessun problema, morto un cinese se ne fa un altro...
Post Scriptum: a luglio una lettrice deprecava il clima terroristico e diceva, commentando: "chi mastica chimica sa che l'inquinante trovato è un residuo della disinfezione dei macchinari o delle vasche (sono puliti questi cinesi, quanto meno!)": Una certezza ammirevole. Ma le ultime notizie dicono che in una variante del processo produttivo (della sintesi industriale, per essere chiari) dilagata in asia negli ultimi anni è stato sostituito un solvente senza prima controllare la sua stabilità nelle condizioni di reazione. Dettagli non ancora disponibili, ma sono sicuro che in tempi brevi verrà fuori qualcosa, magari su OPRD.
http://www.notiziariochimicofarmaceutico.it/2018/10/01/tre-nuovi-metodi-per-le-analisi-delle-impurezze-di-ndma-nei-sartani/
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.