Il Vate si lamenta che lui e altri medici attivi online nella vaccine advocacy sono lasciati soli: " i dottori (almeno uno) si sono ampiamente stufati di fare da bersaglio mentre Ministro e produttori di vaccini dormono sonni profondi e tranquilli (oltre che ben pagati)".
Il fatto è che, nonostante la stampa internazionale continui a propalare la balla che l'attuale maggioranza ha abolito l'obbligo vaccinale, è ormai sempre più chiaro che con DDL 770 per come è configurato si va verso una concezione più stringente ed estesa di detto obbligo. E allora si resta spiazzati, e si lamenta il silenzio del Ministro, cosa piuttosto balorda, visto che chi si lamenta ha preso la Grillo a pallate di strame (online e su ogni media che si offriva) per tutta l'estate 2018. Quando si era appellato a GSK sulla faccenda analisi vaccini il nostro si era visto rispondere con un cordiale "Grazie, chiamamo noi". Il partito che lo aveva preso come riferimento e a cui si riferiva oggi deve mimetizzarsi bene per perdere dignitosamente le elezioni amministrative. Il lento declino di una expendable cheerleader.
Su twitter mi fanno notare che quanto a deflazione farmaceutica la Lorenzin era un'impacciata dilettante rispetto a Grillo: meno 2,4 miliardi di minore spesa con la nuova governance farmaceutica, un taglio ai ricorsi sul payback per altri 1,2 miliardi: fanno meno 3,6 miliardi - altro che aggiustamenti, è una mazzata senza precedenti. Farmindustria, di solito cauta nelle dichiarazioni, ha eccepito. Il concetto potrebbe essere in due parole "tu uccidi un uomo morto", ma sono morti che non interessano a nessuno. Insomma che storia sarebbe? La Grillo, che a sentire qualcuno avrebbe venduto l'anima a Big Pharma, taglia come se non ci fosse un domani la spesa farmaceutica?
Notare che quando Walter Ricciardi ha fatto risuonare fin sul BMJ l'annuncio delle sue dimissioni, ha precisato di non essere in polemica col ministro, ma con l'azionista di minoranza di questo governo. Interessante precisazione. Per andare a vedere un altro tema a noi caro, non solo l'agenda digitale in sanità (E-Health) è appoggiata dal ministro, non solo è incorporata in DDL 770, ma è stato sposata con entusiasmo dal movimento 5*, a quanto pare, che quando si parla di digitale e elettronico difficilmente si tira indietro.
Ah, l'attivismo di AIFA dello scorso settembre, quando è stato applicato alla lettera il mutuo riconoscimento delle ispezioni con FDA bloccando produttori asiatici e non bocciati da quest'ultima prima che EMA mettesse bocca è rimasto un episodio isolato. Probabilmente qualcuno aveva pensato: finalmente, ora si fa sul serio. E probabilmente è stato subito ricondotto a più miti consigli - e sembra che ad anno nuovo in AIFA ci siano problemini di funzionamento che finora non si erano mai visti.
Concludendo direi che c'è nell'aria odore di pilota automatico...
E' un teatrino delle ombre, come sempre, dove quel che succede dietro le quinte non è né segreto né occultato, ma l'attenzione di tutti è concentrata solo e unicamente sullo spettacolo
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