giovedì 30 maggio 2019
COMPLIMENTI PER TUTTO
Dunque, riassumendo: nel 2017 una "efficace" campagna comunicativa ha portato all'obbligo vaccinale pediatrico perché c'era una epidemia in corso che dipendeva da un calo di circa il 3.5% delle coperture MPR pediatriche.
All'inizio del 2018 ISS produceva il consuntivo ed era "mission accomplished" , problema risolto, danni al rapporto di fiducia tra cittadino e medicina non quantificati (https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2140583316160544&id=1971621999723344).
Ma poi in realtà il problema non era stato risolto perché il 4 di marzo ci sono le elezioni politiche e alla fine il governo del paese cambia (il paese molto meno, ma questo è un altro paio di maniche). Quindi un putiferio sulle autocertificazioni nell'estate 2018 e comunque il problema continuava ad esistere perché al ministero della sanità c'è una 5stelle (e ancora non si era capito che no, il problema non esisteva - ma in realtà ne erano arrivati altri che però vengono percepiti solo da tre gatti). Oggi siamo a maggio 2019, e a Milano dove non ci sono problemi di copertura MPR pediatrica, che è molto alta, aita, aita, il morbillo è tornato (
https://milano.corriere.it/19_maggio_30/milano-allarme-morbillo-gli-adulti-record-contagi-001308a8-829c-11e9-93b3-f04c99d00891.shtml).
Prevedibile che tornasse, in questi termini, peccato, peccato sul serio che per due anni sia stata raccontata una storia del tutto differente, https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/modelli-art-attack-numeri-al-lotto-e.html).
E con lo squisito clima di fiducia creato dalla guerra per l'obbligo vaccinale mo' ti ci voglio a convincere i principalmente coinvolti da questo modesto outbreak, giovani e adulti, a vaccinarsi contro il morbillo, che sarebbe una scelta individuale razionale. No, bisogna evocare eliminazione ed eradicazione. Che la prima sia problematica lo dice la cronaca recente, che la seconda sia improbabile lo dice la solita letteratura.
Ah, quanti sono stati in Italia gli anni con più di 500 casi di morbillo nel primo decennio del millennio? Non saprei, ma la media superava i 4000 casi all'anno (http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V16N29/art19925.pdf). Faceva notizia il morbillo 10 anni fa? No. Oggi sì.
E cos'è che non fa notizia? La TBC nelle scuole. Che c'è (mentre dieci anni fa non c'era). Le notizie le trovate solo nella cronaca locale. Una delle ultime:
http://www.trevisotoday.it/attualita/motta-tubercolosi-primaria-casi-30-maggio-2019.html
Ma anche a Rimini, governata dal sindaco che dà la caccia ai non vaccinanti per multarli, tre casi di tubercolosi, minimizzati dalla ASL, genitori infuriati https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/tubercolosi-1.4619868
Mentre a Cesenatico, visto che si parla di riviera Romagnola, un 17enne finisce in ospedale con sospetta TBC e si diffonde il panico tra i coetanei https://www.livingcesenatico.it/2019/05/25/sospetto-caso-di-tubercolosi-psicosi-tra-i-coetanei/
A proposito di topoi propagandistici, evidentemente la TBC ad un immunodepresso non provoca alcun tipo di guaio.
Questa cosa per cui il morbillo è un problema e la TBC no è un indice di quanto la cancrena dell'ideologia abbia pervaso la sanità italiana, cancrena che ha potuto contare sul corposo apporto dei vertici della sanità pubblica, delle società mediche e delle webstar che si sono intestate la battaglia per l'obbligo vaccinale identificandola con la santa guerra contro lo spauracchio antivaccinista.
Se ne sentiva davvero il bisogno, complimenti per tutto, sul serio.
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