Articolo da leggere per chi è digiuno del tema:
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/anie.201911112
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/anie.201911112
Schoedinger
con "What is life?" ha gettato le basi per una linea di pensiero,
minoritaria nelle scienze. Con la sua osservazione riguardo entropia e
vita ha di fatto reso possibile il lavoro di Prigogine.
La
cosa notevole è che negli anni proprio la biologia è stata largamente
impermeabile a questa semplice ossevazione: la vita ha bisogno di
entropia.
Eppure
fino agli 80 (e forse oltre) non sono mancati autori provenienti dalle
life sciences che dipingevano la vita in lotta contro l'entropia. Quindi
il titolo forse più corretto sarebbe "Il libro che nonostante tutto NON
ha ispirato la biologia".
"L'alto
grado di ordine e complessità prodotto dai sistemi viventi può sembrare
una violazione del secondo principio della termodinamica, che dice che
l'entropia di un sistema isolato cresce nel corso di qualsiasi
cambiamento spontaneo. La spiegazione di Schroedinger di questo
apparente paradosso è stata che noi prendiamo entropia negativa
dall'ambiente. Notò che " qualsiasi cosa che succede in Natura provoca
un'incremento di entropia nella parte del mondo dove sta succedendo". Al
fine di evitare lo stato di massima entropia, e quindi l'equilibrio, un
organismo può rimanere vivo attingendo dall'ambiente entropia negativa.
Quindi secondo Schroedinger la cosa essenziale nel metabolismo è il
successo dell'organismo nel liberarsi dell'entropia che non può evitare
di produrre finché è vivo.
In
questo modo secondo Schroedinger l'organismo vivente può mantenersi in
uno stato stazionario a livelli di entropia abbastanza bassi. La sua
idea di entropia negativa e la sua dichiarazione che "e' assurdo che lo
scambio di materia sia la cosa essenziale" incontrarono dubbio e
opposizione da parte dei suoi colleghi".
Le
osservazioni di Schroedinger sull'"entropia negativa" sono state uno
dei fattori fondamentali nello sviluppo della termodinamica del non
equilibrio. E al riguardo mi pare il caso di riproporre "Loin De
L'equilibre" (
https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/11/loin-de-lequilibre.html ), bel documentario francese che raccontava le strutture dissipative nel momento di massima popolarità del tema "caos", a inizio anni novanta. Visto che per la maggior parte siete in quarantena avete tutto il tempo di questo mondo,
vi potete perdere tra gradienti e pulsazioni di colori o temperatura.
C'è pure la storia dei flussi di entropia, all'inizio, e un fantastico modello "analogico" (fatto a mano con colla e plexiglass) di uno spazio che individua le condizioni iniziali che delimitano la regione del sistema oscillante in stato stazionario.
https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/11/loin-de-lequilibre.html ), bel documentario francese che raccontava le strutture dissipative nel momento di massima popolarità del tema "caos", a inizio anni novanta. Visto che per la maggior parte siete in quarantena avete tutto il tempo di questo mondo,
vi potete perdere tra gradienti e pulsazioni di colori o temperatura.
C'è pure la storia dei flussi di entropia, all'inizio, e un fantastico modello "analogico" (fatto a mano con colla e plexiglass) di uno spazio che individua le condizioni iniziali che delimitano la regione del sistema oscillante in stato stazionario.
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