venerdì 27 marzo 2020

CI FOSSERO STATI INCENTIVI; LA CURA PER COVID-19 ERA GIA' LI'



"Se ai ricercatori farmaceutici fossero stati offerti incentivi adeguati a metà anni 2000, probabilmente ci sarebbe stato un farmaco disponibile per COVID-19 oggi" (https://www.nature.com/articles/d41586-020-00888-7?utm_source=Nature+Briefing&utm_campaign=62eef63063-briefing-dy-20200326&utm_medium=email&utm_term=0_c9dfd39373-62eef63063-44112225)

Ah, non si parla di accademia. Se ve lo ricordate l'accademia ha prodotto poco o niente (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/01/antivirali-contro-i-coronavirus-come.html).
Si parla di industria farmaceutica, visto che nel 99% dei casi i farmaci vengono da lì.
L'articolo merita la lettura, ma traduco un passo chiave:
" Gli economisti lo chiamano fallimento del mercato. Senza prospettive chiare di ricavi dall'investimento in farmaci per future epidemie, la maggior parte delle aziende si focalizzano su potenziali blockbusters. Questo è il motivo per cui i settori pubblico e privato devono lavorare assieme"

L'autore fa l'esempio di collaborazioni tra aziende e associazioni, ma a parte rare eccezioni abbiamo ben visto come l'approccio NON funzioni. Anche perché il più delle volte si tratta di iniziative straccione che portano a niente: caso eclatante la TBC. Otsuka ha fatto un eccellente lavoro con delamanid. TBC Aliance in 20 anni ha prodotto solo pretomanid, farmaco con un profilo peggiore che è stato usato per ottenere da Otsuka prezzi più bassi (meccanismi che incentivano da matti, vero?).

No, serve lo stato. Gli USA hanno le loro idee su ciò che è strategico, e la collaborazione che porterei ad esempio è quella che in risposta all'epidemia AH1N1 del 2009 portò allo sviluppo di peramivir IV (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/lo-stato-e-lo-sviluppo-farmaceutico-un.html),

Però sistemi sanitari come quelli europei attuali non sono interessati a nuovi farmaci, ma di base solo a nuovi farmaci sostenibili (cioè economici, molto economici o estremamente economici).
Per questo il tedesco che era andato a Wuhan non aveva in mano niente (https://www.nature.com/articles/d41586-020-00190-6).


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