lunedì 6 aprile 2020

COVID-19: IDROSSICLOROCHINA (PLAQUENIL), TRIAL, POLIFARMACOLOGIA

Ed è arrivato il secondo trial con braccio di controllo (non si prendono in considerazioni quelli di Didier Raoult, con campione fin troppo manipolato), https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.22.20040758v2 ,
Notare che mentre nel primo si prendeva in esame la carica virale, parametro su cui trattati e gruppo di controllo erano indistinguibili, in questo caso l'endpoint è la gravità della polmonite. E sotto questo aspetto la differenza tra trattati e controllo si vede.
Questo significherebbe che idrossiclorochina non ha attività antivirale significativa, mentre ha un'attività antiinfiammatoria che qualcosa fa.
Da questo l'incredibile quantità di rumore sull'idrossiclorochina (HCQ) e il suo uso smodato e largamente ingiustificato.
Del resto HCQ ha una storia di uso abbastanza lunga nel trattamento dell'artrite reumatoide. HCQ agisce intervenendo sul pathway Th1/Th2-TNF alfa, uno dei bersagli classici del trattamento dell'artrite reumatoide.
Le evidenze relativamente modeste dell'effetto di HCQ nelle polmoniti da COVID-19 aggiungono un tassello al quadro: il meccanismo della polmonite probabilmente non è governato in modo prevalente da Th1/Th2-TNF alfa. Sono in corso piccoli trial con anti-TNF che probabilmente confermeranno questo risultato.


Mentre invece i risultati preliminari di tocilizumab(anti IL-6R) e degli inibitori JAK sull'insorgenza delle polmoniti (e anche su ARDS avanzate... soon to be published, mi dicono) testimoniano un peso determinante dell'azione sull'asse IL-6/JAK/STAT.


Cosa si deriva da tutto questo? Che quanto a riduzione della risposta immune/infiammatoria che provoca i maggiori danni delle polmoniti da COVID-19 HCQ ha un qualche effetto, per quanto inferiore ad altri farmaci, ma un fascino enorme su moltissimi medici a causa del suo costo irrisorio.
E che molti medici vedono un qualche effetto, non discriminano tra azione antivirale e azione immunosoppressiva, e concludono che HCQ va bene come antivirale e pure come antivirale in chiave di trattamento a domicilio del paziente o di prevenzione. E AIFA la consiglia in chiave antivirale sui pazienti meno gravi, prendendo per buoni dati in vitro che tanto buoni non sono, anzi (del resto AIFA continua a benedire i protocolli con AntiRetroVirali, https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/schede-informative-sui-farmaci-utilizzati-per-emergenza-covid-19-e-relative-modalita-di-prescrizione ).


Se proprio vogliamo dirla tutta, in questo quadro confuso l'endorsement mediatico garantito ad HCQ non è che sia precisamente un bene, nell'ottica di garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile...



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