https://www.fda.gov/drugs/drug-safety-and-availability/fda-cautions-against-use-hydroxychloroquine-or-chloroquine-covid-19-outside-hospital-setting-or |
FDA pubblica un warning riguardo l'uso non controllato di idrossiclorochina, e il motivo è quello noto: rischio cardiaco.
Ho detto e ripetuto che con l'EC50 noto in vitro era impossibile avere attività antivirale nell'uomo con un dosaggio decente.
E allora perché medici su medici sono convinti dell'efficacia di plaquenil riguardo COVID-19? Si illudono? Effetto placebo? Non proprio.
L'idrossiclorochina accumula. Cosa significa?
Generalmente quando si assume una compressa di un farmaco il principio attivo va in circolazione, viene distribuito nei tessuti e poi più o meno velocemente viene escreto. Si parla di emivita o tempo di dimezzamento per definire il tempo necessario ad avere nel plasma la metà della concentrazione massima raggiunta dal farmaco col dosaggio.
L'aspirinetta ha un'emivita di 3-4 ore: il che significa che in capo a una mezza giornata non ci sarà più una traccia di composto in circolazione.
Ebbene l'idrossiclorochina (plaquenil) 200 mg ha un tempo di dimezzamento di... 40 giorni (https://www.accessdata.fda.gov/drugsatfda_docs/label/2017/009768s037s045s047lbl.pdf).
Cosa significa? Che prendendo una compressa al giorno progressivamente si accumula e la quantità di farmaco distribuita e in circolazione cresce (build up).
Il caso più famoso di accumulo è quello degli avvelenamenti da arsenico: una singola piccola dose è innocua, una serie continua di piccole dosi è letale.
Questa farmacocinetica atipica è probabilmente uno dei fattori che rendono la questione idrossiclorochina fumosa.
200 mg alla volta si accumula farmaco e magari in 10 giorni si può anche raggiungere una concentrazione in circolo con una qualche attività (anche perché la farmacocinetica non è costante da individuo a individuo, c'è chi accumulerà di più, chi meno). Però parallelamente alla concentrazione attiva si può raggiungere anche la concentrazione tossica, da cui il dietrofront francese (https://www.newsweek.com/hydroxychloroquine-coronavirus-france-heart-cardiac-1496810) e quello svedese (https://www.newsweek.com/swedish-hospitals-chloroquine-covid-19-side-effects-1496368).
Tutto ciò dovrebbe allertare sui rischi (gravi) e l'inutilità in chiave antivirale nelle prime fasi della malattia: se servono giorni per ottenere una concentrazione efficace, la carica virale può crescere tranquillamente, nel frattempo.
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