Visto che ieri si parlava di culti messianici...
Simon Mago (Σίμων ὁ μάγος), che compare negli atti degli apostoli, è perlopiù noto come origine del termine "simonia" (far commercio di cose sacre). Ma è anche il primo gnostico dualista che sia stato documentato.
Nella mitologia simoniana Dio ebbe un primo pensiero, femmina, a nome Elena, che discese nella sfera inferiore per creare gli angeli. Ma gli angeli la imprigionarono nella sfera materiale, destinata a infinite incarnazioni. In pratica, a quel che si racconta, Simone se ne andava in giro a predicare accompagnato da una donna d'angiporto originaria di Tiro, a nome Elena, e andava dicendo che era la sua ἔννοια.
Le sette dualiste più o meno cristianeggianti spopolarono nei primi secoli in Egitto e Medio Oriente, e il loro successo soprattutto nei ceti medi era dovuto a una circostanza piuttosto banale: il cristianesimo nascente era una religione che si era diffusa prevalentemente nei ceti più bassi, e mancava di esponenti di un livello intellettuale tale da poter competere con la predicazione gnostica. Ci volle la scuola catechetica alessandrina con Clemente e Origene per dare al cristianesimo i mezzi per competere, teologici (o filosofici, se si vuole, visto che fino al quinto secolo gli alessandrini , cristiani o no, furono platonizzanti o neoplatonici). Qualcuno mi ha fatto notare che comunque ci sono gli apologeti del II secolo, che però fu il secolo della crescita di popolarità dei Valentiniani, e servirono gli alessandrini per confutarli.
Comunque e nonostante tutte le eresie che animeranno la storia dal quinto secolo in poi la diffusione dello gnosticismo dualista fu frenata, e fu un bene, perché pensare all'istituzionalizzazione di un sistema religioso che codificava l'esistenza di individui inferiori (gli ilici, uomini "materiali" che non possiedono luce divina) non è rassicurante.
Ma le dottrine degli gnostici non scomparvero del tutto e mescolate ad influssi manichei le ritroviamo sette secoli dopo nel catarismo, che permeò la cultura occitana e non solo.
La risposta della Chiesa romana è nota, e culminò nella crociata albigese bandita da Innocenzo III.
Oggi contro le cosiddette "derive antiscientifiche" è stata di fatto scelta la crociata, e con risultati discutibili (vedasi l'ultima che, anche se sentir parlare di meticolosità e fonti certificate fa ridere i polli, è pessima, ma veramente pessima https://www.ansa.it/.../facebook-rimuove-pagine-di...). L'occidente moderno sembra del tutto incapace di una risposta evoluta come quella degli alessandrini del III secolo. E questo dovrebbe dirci molto sulla cifra intellettuale dei nostri tempi
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