Chi sarà mai Roy Anderson?
Una vecchia conoscenza di questa pagina (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../la-logica...). Assieme a Robert May tra anni 70 e anni 80 ha scritto alcuni lavori storici sulla dinamica delle malattie infettive. E questo articolo su Lancet ha il suo stile di sempre: https://www.thelancet.com/.../S0140-6736(20)32318-7/fulltext
Solo che non fai in tempo a dire "aspettiamo i dati" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../limmunita-di...) che tutti lo rimbalzano in giro parlando di immunità di gregge conferita dal vaccino Pfizer (o Moderna, tanto è uguale). Anderson invece parla di un vaccino "con definite proprietà" (immunità sterilizzante e perenne), non di nessuno di quelli in dispiegamento, quando produce i suoi (semplici) conti.
Roberto Gallina, che questa faccenda lo manda ai matti, ne ha scritto su La scienza nel pollaio: https://www.facebook.com/groups/3082297638466078/permalink/4327890770573419/
Ma il fischi per fiaschi (sempre nello stesso senso) non finisce qua.
Esquire titola "Ecco quanto dura l'immunità dal Covid-19 col vaccino". Wow, hanno viaggiato in avanti nel tempo?
No. Premettendo che i trial in corso ancora non hanno "la profondità temporale" necessaria (tradotto: l'unica è aspettare), cita uno studio su 187 soggetti che hanno avuto non il vaccino Pfizer ma COVID-19 e evidenzia che dopo 8 mesi dalla guarigione hanno ancora livelli anticorpali alti (e immunità cellulare attiva). Non è il primo studio di questo genere con risultati simili, ma con il vaccino Pfizer non c'entra niente (con la malattia si sviluppano anticorpi e risposta cellulare contro vari elementi del virus, e non solo contro la proteina Spike).
Insomma, la regola aurea è: aspetta la fine della fase III, ma pare che nessuno la voglia seguire...
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