lunedì 1 marzo 2021

UN PROBLEMA CULTURALE, E MOLTO SERIO

 

Si potrebbe facilmente ironizzare su certa ricerca pubblica italiana che anni fa brevettò un "vaccino antialzheimer" i cui anticorpi non arrivavano al cervello (non passava la barriera ematoencefalica). Sì ricerca di base pubblica che brevetta, pensa un po'. E si potrebbe ironizzare su chi, dalla ricerca pubblica, spara sull'industria (che solo casualmente è privata) mentre riempie il proprio profilo facebook di lui che va in barca a vela (buon per lui). Ma passiamo alle cose serie, perché serie sono...

La ricerca pubblica avrebbe tirato fuori un prodotto approvato se pur in via emergenziale con mezzo miliardo? Neanche morta. "Ma è scienza" dice l'idiota standard. No, è know how. Know industriale, che né la ricerca pubblica né quella accademica, privata o pubblica che sia, possiede. E questo è un fatto. Dopodiché sottopongo alla vostra attenzione uno scambio fin troppo significativo.

 

Il problema dei brevetti merita un attenta analisi e discussione sopratutto nel caso di ricerche e sviluppi ottenuti grazie a ingenti finanziamenti pubblici. Cavarsela con frasi tipo fumo negli occhi e ideologia è un discorso da incompetenti. Meglio dire secondo me, che l'urgenza della campagna vaccinale non si risolve con la sospensione dei brevetti.
 
Ingenti finanziamenti pubblici per ricerca e sviluppo Pfizer e Biontech non mi pare li abbiano avuti (Moderna sì). Lei, che fa ricerca nel pubblico, come tanti suoi colleghi non sa di cosa parla.
  
Il chimico scettico, mi risulta che Biontech sì, dal governo tedesco
 
Vero, pure dalla commissione UE, totale 390 milioni cifra con cui si coprono i costi di una fase II, più o meno.
 

Il chimico scettico Già in parte le è stato risposto. Aggiungo a proposito di Pfizer/BioNtech, che Pfizer ha beneficiato di due miliardi di dollari (operazione Warp speed) dal governo americano per la produzione e consegna su larga scala di 100 milioni di dosi. Inoltre il suo partner tedesco BioNtech ha ricevuto 445 milioni dal ministero tedesco della ricerca. A questi 2,4 milioni di dollari concessi a Pfizer/bioNtech prima ancora di avere un vaccino sicuro ed efficace si aggiunge il prestito di 118 milioni di dollari concessi a BioNtech dalla BEI. Inoltre CEPI (fondazione internazionale che riceve soldi dai governi) ha finanziato tra gli altri Astra Zeneca (che ha ricevuto soldi anche dal governo inglese) con 402 Ml e Novavax (388 ML). Johnson and Johnson ha ricevuto 1,5 miliardi dal Barda (autorità americana per lo sviluppo di programmi innovativi). Insomma si può anche fare ricerca nel pubblico e sapere di cosa si parla. Detto ciò ripeto che il problema dei brevetti è piu complesso , non si liquida con delle battute come fa Lei e la sua messa in discussione non è in questo momento prioritaria per l'emergenza che c'è in Italia riguardo l'approvvigionamento.

Il chimico scettico

Piergiuseppe De Berardinis vogliamo distinguere i pagamenti per prodotto (contratti di fornitura) dai finanziamenti a fondo perduto per ricerca e sviluppo, per tacere dei PRESTITI? Il gioco delle tre carte non è particolarmente simpatico.
 
Nessun gioco delle tre carte. Si tratta di finanziamenti alle aziende che producono i vaccini da parte degli stati. Eviterei queste polemiche e mi atterrei ai dati che ciascun di noi puo raccogliere in rete. E a proposito di lavorare nel pubblico ricordo che pur avendo la ricerca pubblica posto le basi per lo sviluppo di tutti i vaccini (pensiamo alla ricerca dietro all'uso di RNA) è sottofinanziata con conseguenze sotto gli occhi di tutti
 
Piergiuseppe De Berardinis no, E' gioco delle tre carte e pagare una fornitura NON è finanziamento, quanto ai prestiti vanno restituiti. Riguardo i finanziamenti a fondo perduto che ci sono stati solo tre hanno coperto in tutto o in parte significativa il rischio industriale (cioè i costi dello sviluppo, che ha un'alta probabilità di insucesso), e parlo di Moderna, Novavax e citata J&J. Bello se uno prende 350 milioni in prestito da una banca, pubblica o meno, e poi il prodotto non viene approvato... un divertimento letale. Tra le basi della ricerca pubblica e il prodotto approvato ci sono appunto quelle centinaia di milioni di differenza che qualcuno deve mettere. Guarda caso chi usa questi argomenti spara ai brevetti, ma MAI parla di necessità di industria pubblica, al limite pratica giochetti onanistici cazzeggiando di delinking, che il privato lo prevede eccome, quello low cost asiatico per produrre, fantasie che hanno prodotto e produranno 0.
 
 
 
 

 

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