giovedì 1 luglio 2021

BULLIES, JERKS AND FAKE NEWS

 

https://www.youtube.com/watch?v=3L4YrGaR8E4

Articolo meritevole di lettura:

"Non sarebbe favoloso se potessimo occuparci di scienza circondati soltanto da colleghi premurosi e gentili? Sfortunatamente, la scienza implica esseri umani, e non giriamoci attorno - alcuni di loro sono coglioni. Alcuni sono bulli. Alcuni sono molestatori. Alcuni sono disgustosi zombie che esistono solo per succhiar via la vita dalle nostre anime. Queste creature sputano la loro immondizia nel mondo senza sosta. Il loro scopo è propagare sudiciume in una irrazionale spinta alla propria sopravvivenza"
 
Ora immaginate che, per puro caso, alcuni di costoro abbiano deciso di parlare di scienza sui social...
Ovviamente c'è un pugno di menti illuminate che ritiene la critica o l'ironia bullismo - perché costituiscono un'imperdonabile mancanza di rispetto verso una qualche "autorità".
Costoro, ça va sans dire, di solito confondono tra insulto, trivialità e sarcasmo, e finiscono per condividere il primo pensando di diffondere il terzo.
A volte ritengono pure che rispondere a tono alla cafoneria, agli insulti e ai clamorosi non sequitur di certi commenti (vedi alla voce "piccioni") sia bullismo...

E mentre il clima è di questo genere,"Dat veniam corvis, censura vexat columbas": il risultato finale della "lotta alle fake news" è invariabilmente censura.

"Da un anno a questa parte subisco attacchi violenti e misogini per essermi posta, come epidemiologa/biostatistica, alcune domande sulla gestione della pandemia. Non sono la sola. Altri scienziati sono stati censurati. Ora è capitato anche a me: un mio post su Facebook (dopo giorni di complimenti, condivisioni e 800 like) è stato censurato.

Prima di parlare del mio post vorrei ricordare che rappresentanti di Facebook e Twitter sono stati portati davanti al Parlamento inglese per discutere di censura intorno alle discussioni sulla pandemia. Sono stati sollevati due casi particolarmente pertinenti, sebbene ce ne siano molti di più. La prima è stata una dichiarazione di Martin Kulldorff, professore presso la Harvard Medical School. Un suo tweet, in cui suggeriva che coloro che erano stati precedentemente infettati forse non dovevano essere vaccinati, è stato etichettato come “fuorviante” da Twitter. I twittatori non sono stati più in grado di interagire con lui e hanno ricevuto un messaggio che affermava che “i funzionari sanitari raccomandano un vaccino per la maggior parte delle persone”. Allo stesso modo Facebook ha etichettato come “informazioni false” un articolo di The Spectator sull’efficacia delle mascherine, scritto da Carl Heneghan e Tom Jefferson del Center for Evidence-Based Medicine dell’Università di Oxford." 

(https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/22/basta-catastrofismo-sui-vaccini-lho-scritto-su-facebook-e-dopo-giorni-sono-stata-censurata/6236775/)

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