lunedì 29 novembre 2021

ANCORA SULL' ANONIMATO

 



"Who is but the form following the function of what, and what I am is a man in a mask."
"Oh, I can see that"
"Of course you can. I'm not questioning your powers of observation, I'm merely remarking upon the paradox of asking a masked man who he is."
E questo, in un mondo ideale, dovrebbe chiudere la questione anonimato. Ma così non è, né mai sarà (fermo restando che cosa sono l'ho detto e ripetuto, e se qualcuno non ci crede è perché l'incompetenza non ha gli strumenti per riconoscere la competenza a meno che non sia certificata da titoli o posizioni - oppure perché si preferisce non farlo o, in quanto esponenti titolati della mediocrazia, ci si sente in dovere di fare così) .
Comunque è accaduto che, nel clima disteso e costruttivo di questi tempi in Italia, qualcuno (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3087974254754774) abbia deciso di ritirare dalla pubblicazione i suoi due lavori che ho molto apprezzato e di far sparire per quanto possibile la sua voce sotto pseudonimo, perché, mi dice, un po' troppi erano a conoscenza della sua reale identità, e lui voleva evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni.
Consiglierei di riascoltare le considerazioni che Maddalena Loy faceva in ottobre (https://www.facebook.com/SaraGandini68/videos/229741212391951). Ebbene, in un mese le cose non sono migliorate, anzi.
C'è un denominatore comune in tutto ciò? Ovvio. Il tentativo di delegittimare qualsiasi voce che non canti nel coro, a partire da quelle con nome e cognome, anche se lo fa con una partitura perfettamente legittima (cfr Ioannidis). Quale coro? Davvero ve lo chiedete?

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