martedì 1 febbraio 2022

TEMERE LA COMPLESSITA'

 

"Del resto, a soffermarcisi un attimo, i due scenari hanno più d’un tratto in comune: il panico conseguente a uno shock – allora gli attentati, ieri lo scoppio della pandemia; la guerra dichiarata a un nemico pressoché ignoto, poco localizzabile e per questo più insidioso – allora un’imprecisata rete di terrorismo globale, ieri un nuovo virus; governi, allora come ieri, presi alla sprovvista e per questo smaniosi di decisionismo baldo e autoritario, all’insegna della sicurezza nazionale. Si potrebbe continuare, ricordando l’urgenza allora avvertita di dare un volto e un nome al nemico – come dimenticare gli Stati canaglia e l’Asse del male? – e di arrabattare prove, alcune delle quali rivelatesi clamorosamente fasulle, per convogliare su di lui odio e bombe. Quanto ai critici interni di una strategia governativa paranoica, ottusamente sprezzante della legge delle “conseguenze involontarie”, derubricate a “inevitabili danni collaterali”, beh… quelli non rispettavano le vittime, erano nemici dell’America. Vi ricorda qualcosa?"

Così Fabrizio Masucci, già direttore del Museo Cappella Sansevero, incarico da cui si è dimesso quando hanno imposto il green pass per accedere al museo. E merita di esser letto per intero.
In un contesto in cui la maggioranza dei media prende argomenti complessi e li riduce a una, massimo due parole d'ordine facili facili parlarne in questi termini è importante perché, per l'ennesima volta e come fa notare Masucci, l'operazione non è neutra, quello che si perde nel processo non sono dettagli inutili per pubblico: si perde tutto quello che non è funzionale alla propaganda politica e il resto, se necessario, lo si deforma (nessuno si ricorda più di Repubblica che parlava di antitetanica e immunità di gregge, eppure non è storia antica).
Buona lettura.
 
Addendum: 
L'immagine è di una quelle "macchine anatomiche" (per altri, a lungo, "preparati anatomici") che si trovano nel piano seminterrato della Cappella, ora museo. Sono indissolubilmente legate alla memoria di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero ( https://it.wikipedia.org/wiki/Raimondo_di_Sangro), esoterista, inventore, anatomista, militare, alchimista, massone, mecenate, scrittore, letterato e accademico italiano, originale esponente del primo Illuminismo europeo - chi ha visitato la cappella con un minimo di cognizione di causa sa che, nonostante il Cristo Velato ( o Dio Velato https://www.tiportoanapoli.it/cristo-velato-napoli/) la sua iconografia rimanda assai poco al cristianesimo. 
La leggenda volle che i preparati anatomici fossero stati ottenuti iniettando un misterioso composto ad un uomo e a una donna, che fece sì che i cadaveri allo stato finale della decomposizione fossero costituiti solamente da uno scheletro e dalla ragnatela metallizzata del sistema circolatorio. In realtà la loro storia è differente (https://www.museosansevero.it/macchine-anatomiche/) e vanno considerate come parenti delle ceroplastiche del Susini (http://www.storiadellamedicina.net/clemente-susini-e-le.../). In breve la Cappella è anche un luogo di storia delle scienze.

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