"L'atteggiamento autoritario e paternalista della sinistra, che durante la pandemia trattava i cittadini come ignoranti funzionali, durante la campagna elettorale si è manifestato nel trattare i lavoratori come bambini con cui basta fare un po' di marketing e lanciare qualche slogan.
Difficile non essere d'accordo con Sara Gandini (https://www.facebook.com/sara.gandini), ma la mia esperienza degli ultimi anni mi suggerisce alcune considerazioni. In primo luogo da anni il mondo del lavoro non ha reale rappresentanza politica, in Italia. E no, non è che vada esattamente così in tutta Europa: negli ultimi mesi ho ho avuto diretta esperienza di rapporti industriali che nello stivale sarebbero roba dell'altro mondo. Un'ipotesi al riguardo potrebbe essere che con un tasso di disoccupazione stabilmente poco sopra il 10% i rapporti di forza sono tali da neutralizzare il tema: se cadono briciole dalla mensa del piano superiore si gioisce, se piovono pietre si sopporta provando a schivarle, magari celebrando il rito ormai solo nostalgico e propiziatorio dello sciopero (troppo poco per avere leverage quando i rapporti di forza sono quelli che sono). In due anni di pandemia sono stati sorpassati in nome della forza maggiore diritti fondamentali del lavoratore, e le proteste dei sindacati sono state rare e flebili. Quando mai un lavoratore con contratto a tempo indeterminato è stato lasciato senza stipendio come misura punitiva o sanzionatoria, dagli anni 70 dello scorso secolo, in Italia?.
A questo proposito un pensierino sul licenziamento della Schillirò dovrebbe essere fatto (https://www.quotidiano.net/.../nunzia-schilir%C3%B2...). Opinioni da schizzati (sieri genici etc etc) sono incompatibili con l'essere dipendente del ministero dell'interno?
La testa della Schillirò l'aveva voluta con forza Lamorgese. Precedente interessante, ora vediamo cosa succederà quando un ministro del governo che sarà (e quindi "fascista") farà lo stesso. Probabilmente si parlerà di barbarie.
Chissà come questo fatto sta in piedi da un punto di vista giuridico. Se sta in piedi la cosa sarà evidentemente allargabile ai dipendenti di altri ministeri (ripeto: mai ci fu un momento migliore per vivere a distanza di sicurezza dai confini italiani).
In Italia il processo di collateralizzazione dei corpi intermedi è diventato totalizzante e irreversibile: prima la ragion partitica, poi forse gli iscritti. E se il tesseramento scende inesorabile, beh, che ci si può fare...
Quanto ai partiti... Chi ha scritto "Coccia di Morto ha vinto su Capalbio" ha prodotto una facile battuta ideologica. No, le periferie non hanno vinto. Anni fa le periferie e i distretti industriali impoveriti, un tempo del rosso più rosso, avevano votato Lega - e a qualcuno parve una scortesia, che dopo essere stati presi a calci nei denti dal maggior partito desinistra avessero smesso di votarlo. La delusione cocente quanto a risultati concreti ha fatto poi cambiare orientamento elettorale (perlopiù verso l'astensione, direi). I deputati leghisti che in aula citavano Gramsci si sono rivelati anche a chi li aveva presi sul serio uno scherzo di pessimo gusto.
Chi rappresenterà politicamente il lavoro in Italia, nel prossimo futuro? Probabilmente nessuno.
Sarebbe una gran cosa se il lavoro trovasse la forza di rappresentare sé stesso, ma è troppo occupato ad arrivare alla fine del mese.
PS: Mi rendo conto che ci sarà qualcuno che leggerà questo post come una difesa della Schillirò. E sicuramente è inutile spiegare che non lo è e che invece riguarda una questione di principio. Perché in linea di principio la legge dovrebbe essere uguale per tutti, per chi ci piace e per chi non ci piace.
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