mercoledì 24 maggio 2023

DA QUI A LA' E RITORNO: MOBILITA' E COMBUSTIBILI

 


Secondo le parole d'ordine prevalenti sono pessimo perché uso spesso l'aereo e no, quando Ryanair mi propone di riscattare la mia quota CO2 passo oltre.

Secondo le parole d'ordine prevalenti sono ottimo perché non uso né possiedo un'auto o una moto o uno scooter (con motore a scoppio o elettrico che sia): il mezzo di trasporto che uso di più è il treno. E cammino molto.

L'apparente contraddizione tra le due cose non mi interessa, perché non sono scelte dettate dalle parole d'ordine prevalenti. Detto tutto questo andando e venendo può capitare che tra treni e aerei non si riesca a trovare una quadra e allora? E allora può capitare di ritrovarsi sullo spostapoveri a lunghe percorrenze per eccellenza: il bus, tipicamente per un viaggio notturno.

Il bus a lunga percorrenza in nord Europa ha l'utenza prevalente che ti puoi aspettare: slavi, asiatici, nordafricani, che viaggiano per lavoro o per motivi familiari o che altro. Capita che ci siano quelli che a volare avrebbero qualche problema di documenti, e il treno è troppo costoso per loro. Ma con il bus... con un quarto del prezzo di un biglietto di treno da Londra a Bruxelles possono viaggiare da Tolosa a Stoccolma.

Ho viaggiato per ore accanto a un egiziano di mezza età. Mi tenevo in grembo lo zaino. Lui mi ha detto che potevo spostarlo sulla cappelliera. Ho risposto che no, preferivo di no.

"Ah!" ha fatto lui "Electronic passport? Money?" "Not really, anyway..."

Lui non si sarebbe fidato a mettere lo zaino sulla cappelliera se dentro c'erano i documenti o soldi, evidentemente.

Lo spostapoveri a lunga percorrenza è ovunque un diesel e nessuno dei privati che lo gestiscono penserebbero mai a un propulsore elettrico, per i loro mezzi. Questo mi è venuto da pensare. E mi è venuto anche da pensare che agli utenti dello spostapoveri a lunga percorrenza della questione ambientale come è posta oggi come oggi non gliene possa fregare di meno. Sono lì sopra con il biglietto low low cost perché non sono gente che proverebbe a viaggiare in treno senza biglietto. Sembra perlopiù gente con il proprio lavoro, magari con una piccola attività commerciale. Una "rivoluzione green" li colpirebbe pesantemente nella loro possibilità di spostarsi. Ma magari per quelcuno questa è pure una buona cosa.

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