https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/20/dopo-il-covid-va-constatata-la-mancanza-di-dialogo-da-sinistra-e-questo-per-due-motivi/7295702/ |
Chi voleva ragionare sugli effetti delle chiusure sulla società, nei termini di ampliamento delle diseguaglianze e quindi delle sofferenze per l’intera collettività, così come chi ha sollevato il problema delle discriminazioni con l’arrivo del green-pass, è stato qualificato come integralmente “reazionario” senza alcun approfondimento delle obiezioni sollevate.
Ma non c’è solo questo. Noi individuiamo anche un’altra dinamica profonda, che interessa strutturalmente le cosiddette sinistre, quelle riformiste subalterne al neoliberismo e quelle antagoniste minoritarie. Crediamo che, per spiegare i molti errori compiuti in merito alla questione sindemica, sia necessario invocare un meccanismo di compensazione psicologico.
Un pregevole seminario residenziale organizzato questo settembre da LABOSS (Laboratorio su salute e sanità), con presenti personalità rilevanti come Nicoletta Dentico e Silvio Garattini, nonostante un’impostazione complessiva assai condivisibile, centrata sull’urgenza di proteggere il servizio sanitario nazionale dall’attacco a cui è sottoposto da anni e sulla necessità di rilanciare la ricerca e l’intervento pubblici per limitare lo strapotere delle case farmaceutiche, segnala ancora la difficoltà, e persino la ritrosia, a esprimere parole nette e inequivoche sugli errori fatti dalle istituzioni nella gestione autoritaria della pandemia/sindemia.
Gandini e Bartolini fanno notare per l'ennesima volta un fatto che dovrebbe essere assodato da un bel po': l'area collettivamente definibile "sinistra" ANCHE fuori dal parlamento ha largamente espresso questo genere di posizioni. Per fortuna c'era anche altro. Un ragionamento su quel che la gestione COVID ha voluto dire in Italia c'è stato, in pezzi della base. Ma mi hanno raccontato un episodio significativo, inerente una delle poche manifestazioni di sinistra contro il green pass. Una manifestazione senza infiltrazioni fascistoidi o del fronte del delirio. Gruppetti desinistra contromanifestarono e un ragazzetto andò a urlare in faccia a un manifestante, un attempato sindacalista con una lunga storia di sinistra extraparlamentare: "Fascista!". Il contestato conosceva il ragazzetto, figlio di un suo amico e lo apostrofò con "Ma finiscila, se no lo dico a tu' pa'!".
Dopodiché vorrei far notare un errore di metodo: inserire nel discorso Nicoletta Dentico e Garattini e lamentare che non abbiano espresso critiche. Non lo hanno fatto perché non perché loro non hanno mai avuto motivo di criticare.
Nicoletta Dentico ha da sempre le classiche posizioni "uova gratis, abbasso le galline" (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/04/uova-gratis-per-tutti-abbasso-le-galline.html), la stessa demenzialità politica che permea la sinistra dem USA (Ocasio Cortez) nonché tutte le ONG che possono venire in mente. Quanto all'ormai senile Garattini è tra quelli che da sempre predica il genericista asiatico (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/11/lideologia-sanitaria-e-il-dilagare-dei.html), come se il profitto di Cipla o Aurobindo pur essendo profitto industriale sia "buono" mentre il profitto di Novartis o Gilhead è "cattivo". Guarda caso il genericista asiatico è da sempre la scelta OMS, che di fatto ha anche dichiarato di volersi porre al di fuori della regolazione farmaceutica occidentale
Cosa ci sia dietro l'industria asiatica dei generici ormai si sa (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/11/differenze.html). Ormai l'80% e passa dei principi attivi a brevetto scaduto viene comunque da lì e di fatto se il sistema più o meno regge è grazie alla "messa in sicurezza" delle supply chain da parte delle aziende occidentali. Chi come Dentico e Garattini presenta false soluzioni dettate da ideologia e/o profonda ignoranza in materia di fatto fa il gioco di quanti predicano la riduzione della spesa sanitaria o la ignorano ostentatamente.
La risposta a costo e disponibilità di farmaci è una sola: industria pubblica. L'industria finanziata dal pubblico l'abbiamo ben vista nel periodo COVID: negli USA vaccini e farmaci sono stati resi disponibili anche ai non assicurati. Il che è più di quanto sia successo nell'Europa dei sistemi sanitari pubblici o misti, un'Europa che ha essa stessa beneficiato, alla fine, dei miliardi di Warp Speed. Ne ha beneficiato con la disponibilità di quei prodotti sviluppati grazie a quell'immenso finanziamento, perché se vedete quanto è stato finanziato nell EU e a chi sono andati i finanziamenti (CureVac, un vicolo cieco)... Senza USA e UK l'EU sarebbe rimasta a mani vuote e lasciamo perdere quel che è stato all'inizio del 2021 (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/03/vaccine-wars-lescalation.html).
Il "piccolo" particolare del finanziamento pubblico USA: i profitti sono rimasti strettamente privati.
Quindi il modello da seguire sarebbe Cuba? A ben vedere sì. La vicenda Soberana dimostra che anche una nazione piccola e povera di mezzi può mettere in pratica questo genere di politiche. Cuba, ma con standard regolatori occidentali, magari. Perché con la sottesa storia del doppio binario per cui per i paesi poveri vanno bene standard più bassi sarebbe anche ora di finirla. Eppure è la dottrina OMS nonché quella di diversi medici, farmacologi (tipo Garattini) e altri soggetti che di come viene sviluppato e prodotto un farmaco non hanno idea, però pontificano al riguardo.
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