martedì 27 agosto 2024

IVERMECTINA: GLI SVERMINATORI *NON* VINCONO IN LOUSIANA, NESSUNA INVERSIONE A U

https://apnews.com/article/coronavirus-ivermectin-fda-doctors-lawsuit-bbc8d4fc726c08940ae4b0dad70170e0

Devo dire che negli anni ho perso il conto delle occasioni in cui un medico o un'associazione di medici o una società medica ha alzato la voce contro la regolazione farmaceutica, sostenendo le loro tesi contro le indicazioni e le linee guida delle agenzie e a volte riuscendo a imporle grazie a una sponda politica.

Le linee guida e sopratutto le indicazioni di FDA e EMA non sono frutto di decisioni arbitrarie o, come piace pensare a molti ignoranti in materia, di articoli peer reviewed, né tantomeno del dettato delle aziende farmaceutiche. Se è lo sviluppatore del farmaco che svolge i trial, il regolatore è quello che li controlla e ne giudica la qualità, bocciando il farmaco a priori quando ritiene che i trial siano fatti male (sull'inconclusività o meno dei trial il discorso è più complesso). E fin qui la teoria. Poi essendo le agenzie regolatorie un sistema umano capita che si allontanino dalla teoria per soddisfare pressioni politiche, ma generalmente direi che questi casi sono le eccezioni e non la regola. Il caso recente più eclatante di bocciatura dei trial riguarda FDA e il vaccino anticovid Astrazeneca. Questo controllo (piuttosto rigido) dei trial non esiste per i tanti studi clinici pubblicati per quanto peer reviewed. Detto questo passiamo all'Ivermectina

Le radici del fenomeno ivermectina (e di quello idrossiclorochina) sono da collocarsi nei primi mesi del 2020, quando ci fu uno screening disseminato su migliaia e migliaia di composti per trovarne uno attivo contro il virus. Non solo, ma sono pure italianissime, queste radici (CNR). In quei mesi arrivava anche un'articolo australiano che rilevava l'attività in vitro contro la replicazione di SARS-COV2: IC50 circa 2uM, che tradotto significa tra il lusco e il brusco, o se preferite forse che sì forse che no. Ripeto per l'ennesima volta che tra qualcosa attivo in vitro e qualcosa che funziona in clinica ce ne corre, in primo luogo perché il farmaco deve arrivare dove interessa che arrivi in concentrazione sufficiente a svolgere il suo lavoro.

Quella dell'ivermectina era all'incirca la stessa attività della clorochina (ma non dell'idrossiclorochina, qualcosa tipo 5-10 volte meno attiva). Sorvoliamo sull'attività di Lopinavir, il cui uso a fiumi fu giustificato come "razionale fino a evidenza contraria". L'evidenza clinica contraria arrivò nell'estate 2020, ma l'evidenza scientifica contraria era lì fin dall'inizio: lopinavir aveva un IC50 10uM, ritonavir 15 uM. Quindi ulteriori indagini sull'ivermectina erano giustificate, in quel contesto. E notare bene: ulteriori indagini non vogliono dire "La cura c'è!!!". Che è quel che è stato detto quando con attività borderline in vitro mancava l'evidenza clinica. Notare bene: quando l'evidenza clinica mancava, per farmaci ideologici tanto quanto l'ivermectina, cioè l'idrossiclochina, furono messi su siti che linkavano decine di studi osservazionali su campioni minuscoli e tutto questo tipo di monnezza. Perché questa era l'aria che tirava.

Il primo trial inerente l'ivermectina comincia nel 2020 e va avanti trascinandosi a lungo. Nel frattempo vengono fuori progressivamente antivirali ad attività in vitro maggiore. Remdesivir, che in vitro ha attività submicromolare, mostra una certa efficacia clinica per i pazienti appena ospedalizzati. Poi arrivano altri nuovi antivirali: paxlovid e molnupiravir. Ma mentre paxlovid ha un'indubbia efficacia se somministrato entro alcuni giorni dell'insorgenza dei sintomi, le evidenze cliniche su molnupiravir furono molto più traballanti. Nel frattempo le voci degli inossidabili supporter dell'ivermectina continuavano ad essere forti, molto forti sulla rete. La conseguenza fu che negli USA cominciarono ad arrivare in ospedale pazienti con intossicazione da ivermectina, perché avevano assunto dosaggi da cavallo, usando le formulazioni per uso veterinario. FDA iniziò una campagna sui social

Questa campagna è inerente la sentenza in Lousiana. Perché secondo tre medici che erano entusiasti sostenitori dell'ivermectina in funzione antiCOVID di fatto gli è costata il posto di lavoro o la reputazione.

Il tempo passò e alla fine nel 2022 arrivò la conclusione del trial sull'ivermectina iniziato nel 2020:

In this randomized trial, the administration of ivermectin did not result in a lower incidence of medical admission to a hospital or prolonged emergency department observation for Covid-19 among outpatients at high risk for serious illness.

In breve: inefficace.

Quel che è successo di recente è che a New Orleans un tribunale ha giudicato la campagna di FDA eccessiva: quindi l'agenzia ha cancellato tutti quei tweet in uno scambio in cui i querelanti non si vedevano riconosciuto alcun indennizzo. 

The ruling acknowledged FDA’s receiving reports of some people requiring hospitalization after self-medicating with ivermectin intended for livestock. But the ruling said the campaign — which at times featured the slogan “You are not a horse!” — too often left out that the drug is sometimes prescribed for humans.

(Prescritta alle volte come antielmintico).

Questa cosa si è tradotta su isocial mondiali in una valanga di cazzate sull'inversione a U di FDA a proposito dell'ivermectina. Ma non c'è stata nessuna inversione, le indicazioni sono rimaste esattamente le stesse, cioè: no, l'ivermectina non funziona per il COVID.

PS: Se definisco "gli sverminatori" e ho definito gli "ivermectinologi" i più invasati medici che sostenevano e sostengono l'uso di ivermectina in funzione anticovid  è perché invariabilmente il pacchetto includeva "i vaccini e gli antivirali uccidono". Insomma, lo stesso tipo di fauna che potevate trovare tra il 99% dei sostenitori dell'idrossiclorochina. Quindi non piango alcuna lacrima per quelli che in ragione delle loro convinzioni ideologiche hanno perso il posto: la loro ideologia ha in primo luogo danneggiato i loro pazienti quindi sono stati in prima fila nel mandare al diavolo lo stracitato "primum non nocere". Quanto a antielmintici vorrei ricordare che nei "giri bene" ci fu un certo entusiasmo per la niclosamide in funzione anticovid (a differenza dell'ivermectina la niclosamide era un farmaco ideologicamente accettabile). Utile ricordare un'altra volta come è finita. Eh, questi "grandi scienziati", una vera e propria garanzia.

PPS: Un caro saluto a quanti avevano studiato sul Manuale del Piccolo Idrossiclorochinista.

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