mercoledì 20 novembre 2024

LO SPIRITO SANTO (FAVOLA CON ANIMALI)

 


Il gheppio si librava immobile nell'aria scrutando a terra. Vide un sorcio di campagna ma la cosa che lo stupì moltissimo è che il sorcio si fermò guardando verso di lui.

"Ehi, tu, lassù" urlò il sorcio "Com'è che stai fermo lì a guardare in basso?"

Perplesso il gheppio rispose: "Si chiama posizione dello Spirito Santo"

"Che razza di bestemmia" rispose il sorcio "Tu non hai niente a che fare con lo Spirito Santo. Ma del resto tu voli, quindi che ci si poteva aspettare"

"In che senso?" chiese il gheppio continuando a librarsi.

"Non lo sai che porcherie ti si appiccicano addosso mentre sei nel cielo? Ti modificano il cervello. Ti fanno diventare un servo di Satana e dei Grandi Poteri di Questo Mondo"

Il gheppiò ci pensò sopra per non più di due secondi. 

"Io credo che ti sfugga la banale realtà dei fatti." disse.

" E quale sarebbe?" chiese il sorcio.

Il gheppio planò in picchiata sul sorcio e lo uccise.

"La realtà dei fatti era che io sono un gheppio e tu un sorcio. Avresti dovuto fuggire a nasconderti, non metterti a parlare delle tue fissazioni", disse il gheppio con gli artigli nel corpo del sorcio ormai morto.

 

La morale della favola è che la banale realtà dei fatti può nuocere seriamente alla salute (e anche che la curiosità non solo uccise il gatto, ma pure abusò dei suoi resti per tutta la notte, cit. ).

 

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