domenica 24 novembre 2024

COMMISSIONE PARLAMENTARE COVID: LA STORIA SI RIPETE, TRISTEMENTE

Ero lì (per modo di dire) quando in un'altra commissione sfilarono i nanocontatori (Montanari&Gatti). Ero lì, sempre per modo di dire, quando fu chiamata a Montecitorio Loretta Bolgan. E ora mi tocca leggere che a questo giro tocca a Vanni Frajese, quello che non molto tempo fa pubblicizzava la sua linea di integratori detox da Red Ronnie, e Donzelli, gran promotore dell'idrossiclorochina in chiave anticovid. E' sfilato anche Erich Grimaldi, quello del comitato cure domiciliari. Ciòè uno dei capi della banda idrossiclorochina e azitromicina, quindi direttamente corresponsabile dell'emergere di ceppi di pertosse e micoplasmi resistenti a quell'antibiotico. E dall'altra parte i soliti. Una riedizione del bullshit death match, perché proprio se ne sentiva il bisogno, evidentemente, come si sentiva il bisogno di una rappresentazione teatrale il cui effetto generale è: quelli contrari alle politiche antipandemiche, green pass incluso, erano fasci e/o sciroccati. Una grossolana riscrittura della realtà, ma in parlamento non siede nessuno che sia interessato a correggerla: chi governava al tempo della crisi rivendica il proprio operato, chi governa oggi vuole attestare il suo monopolio sull'opposizione a quelle politiche.


Qualcuno dirà che da qualche parte in Italia tira aria trumpiana. Qualcun altro dirà che "si, sono impresentabili ma la cosa ha un peso politico" - già sentita ai tempi e sono pronto a scommettere che, quale che sia il peso politico che i presenti partiti al governo gli attribuiscono, alla fine si rivelerà nullo. E ormai è del tutto evidente che il paese non riesce in nessun modo a fare i conti con la propria storia. Lo vediamo ogni 25 aprile, lo abbiamo visto questa estate a proposito della strage di Ustica.

Non ho mai nutrito alcuna aspettativa nei confronti di questa commissione parlamentare, però il fatto che ancora una volta sia stato messo su il solito circo mette tristezza. Un'amara sensazione, perché conferma che la la storia sarà anche maestra di vita, ma quando insegna l'aula è deserta e non tutti sono assenti giustificati.

Eppure una riflessione su come la politica italiana ha reagito all'emergenza pandemica sarebbe necessaria, perché è quasi certo che alla prossima emergenza, di qualunque genere sia, verrà proiettato il medesimo film. Invece, come sempre, è stata buttata in vacca. E un partito che votò il green pass al tempo oggi , con risultati elettorali scoraggianti, facendo finta di niente ripesca quello o quell'altro dal piccolo e rumoroso calderone noquesto e noquello. Evidentemente pensano che gli possa servire a qualcosa. Good luck with that.

PS: In primo luogo le "cure domiciliari" con il loro corteggio e la loro connotazione sono state il più perfetto dei fumogeni per mascherare il completo, distrastroso fallimento dei medici di medicina generale durante la pandemia. Perfetto schermo per evitare ogni discussione al riguardo. 

In secondo luogo si noterà come finora ci siano alcuni grandi assenti: chiusura delle scuole e didattica a distanza. Sarà pensar male (ma come diceva Andreotti)... però può darsi che c'entri il fatto che la critica alla chiusura indiscriminata delle scuole e all'uso indiscriminato della didattica a distanza è stata una cosa di movimenti dal basso con il contributo determinante di Sara Gandini, e tutto ciò non era in nessun modo connotabile a destra, anzi (a destra il tema non esisteva). Nell'attuale arco parlamentare non esiste alcun interesse a un riesame razionale di quel che è successo.

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