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| https://www.nature.com/articles/d41586-025-03776-0 |
La bolla AI probabilmente sta per scoppiare. Le conseguenze del suo scoppio finiranno per colpire anche chi di AI non si è mai interessato.
Dopo anni di clamore e investimenti in crescita esponenziale, il boom della tecnologia dell'intelligenza artificiale comincia a mostrare segni di cedimento. Molti analisti finanziari concordano ormai sul fatto che esista una "bolla dell'IA", e alcuni ipotizzano che potrebbe finalmente scoppiare nei prossimi mesi.
In termini economici, l'ascesa dell'IA è diversa da qualsiasi altro boom tecnologico nella storia — oggi gli investimenti nell'IA sono 17 volte superiori rispetto a quelli nelle aziende Internet prima del crollo della bolla dot-com dei primi anni 2000. E, con una valutazione di circa 4.600 miliardi di dollari, l'azienda di IA NVIDIA valeva più delle economie di tutte le nazioni ad eccezione di Stati Uniti, Cina e Germania.
Ma l'IA non sta mantenendo la promessa di rivoluzionare molteplici settori — quasi l'80% delle aziende che utilizzano l'IA ha riscontrato che non ha avuto un impatto significativo sui propri guadagni, secondo un rapporto della società di consulenza gestionale McKinsey, e le preoccupazioni riguardo all'architettura di base dei chatbot stanno portando gli scienziati ad affermare che l'IA ha il potenziale di danneggiare la loro ricerca. Questi dubbi sull'utilità della tecnologia, e sulla sua sostenibilità finanziaria, stanno spingendo analisti e investitori a ipotizzare l'arrivo di un crollo. Persino amministratori delegati del settore tecnologico come Sam Altman di OpenAI, la società madre di ChatGPT con sede a San Francisco, California, hanno ammesso che alcune parti del settore sono "un po' in bolla in questo momento".
Quindi l'outlook corrente si può velocemente tradurre in: scoppio della bolla, sì (quando? Nessuno lo sa). Esplosione dell'intelligenza artificiale no, sorry. E quando la bolla scoppierà probabilmente ci saranno molti sviluppatori di intelligenza artificiale senza lavoro. Ma pare che la stessa esistenza della IA stia provocando disoccupazione.
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| https://fortune.com/2025/11/20/gen-z-college-grad-unemployment-could-hit-25-percent-warns-us-senator-unprecedented-disruption-ai/ |
Non è soltanto una sparata politica: la FED di St.Louis più o meno concorda.
Una cosa è piuttosto certa: nel mio settore l'impatto dell'intelligenza artificiale non è stato rivoluzionario se non in un campo: il reclutamento. In generale oggi qualunque sistema di reclutamento, piccolo o grande che sia, oggi si affida a un qualche agente LLM per lo screening dei curriculum ricevuti e anche i grandi nomi globali come Morgan McKinley producono mini corsi su come formattare il proprio curriculum in modo AI-friendly. Non solo. Mi fanno sapere che almeno una delle più grandi farmaceutiche globali sta mandando mail a quanti hanno il curriculum nel loro sistema di reclutamento per chiedere il consenso all'uso dei loro dati nel quadro del loro nuovo sistema gestito da intelligenza artificiale. Se il consenso non viene dato i dati vengono cancellati.
Detto questo torniamo al punto iniziale. Visto che il paragone è con la bolla delle dot-com, ricordiamo cosa successe. I numeri del crollo dot-com furono impressionanti. Entro la fine del 2002, 100 milioni di investitori individuali avevano perso 5.000 miliardi di dollari nel mercato azionario. Non furono i venture capitalist o gli addetti ai lavori a pagare il prezzo più alto, ma gli investitori comuni, che magari non sapevano di avere azioni tech nel loro fondo pensione o nella loro assicurazione sulla vita.
Il crollo portò a centinaia di migliaia di perdite di posti di lavoro solo nel settore tecnologico. Il mercato del lavoro per programmatori divenne saturo, e le iscrizioni universitarie a corsi legati all'informatica crollarono notevolmente.
Il punto sulla bolla IA non è se scoppierà, ma quando. Quantitativamente nessuno può fornire stime precise sul prezzo dello scoppio della bolla, ma da tutti i precedenti sappiamo chi lo pagherà, almeno nel mondo occidentale.
Per quanto riguarda la Cina, la grande nemesi dell'AI a stelle e strisce, il 40% degli investimenti sono statali (e per il rimanente 60% di "privato" è bene ricordare che quasi sempre lo stato è indirettamente coinvolto, da cui Xi Jin Ping con i suoi ammonimenti alle autorità locali sui sovrainvestimenti). Quindi dal lato cinese la bolla sarà costituita da data center di nuova costruizione e deserti, molto simili all' edilizia ad alta densità deserta ai tempi della "bolla immobiliare cinese", che fece il suo bailamme nella borsa di Hong Kong ma non provocò una crisi globale.
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