giovedì 13 novembre 2025

MEGLIO PARANORMALE CHE ANORMALE

 

Nel 2017 sprecai ironia e sarcasmo su distribuzioni gaussiane non normalizzate che figuravano in dispense di statistica per medicina. 

Proverò a spiegare a chi è digiuno di analisi matematica e statistica perché la cosa è rilevante.
Le distribuzione normale che vedete nell'immagine è una funzione di densità di probabilità, il che vuol dire che l'area sotto la curva è uguale alla somma delle probabilità di ottenere uno dei valori della funzione nell'intervallo per cui è definita. E questa somma deve essere 1.
Visto che alcuni la troveranno difficile, c'è un esempio terra terra dovrebbe aiutare a capire. Prendete la classica moneta. Qual è la probabilità che esca testa, se la lanciate? 1 su due, quindi 1/2. E la probabilità che esca croce? Sempre 1 su 2, 1/2. Qual è la somma delle probabilità dei risultati possibili in un lancio di moneta? 1/2+1/2=1. Cambia qualcosa se si lancia un hdado? Nemmeno per sogno. La probabilità per ogni faccia è 1/6. La somma della probabilità di ogni evento per un lancio di dado è 1/6*6=1. Ovvero, se lanciate, necessariamente uscirà un numero da uno a sei.

Ho detto che sprecai ironia e sarcasmo, al tempo. Ebbene, se si considera la formazione dei futuri medici direi che no, non era sprecata. Ma d'altra parte se - e dico se - un medico si ritroverà a dover usare la statistica si affiderà a un pacchetto software usato come una black box: metti dentro i dati, prendi i valori che ne vengono fuori. Questa attitudine ha avuto varie conseguenze anche gravi, come la cosiddetta "idolatria del p-value", che si traduce in "Cos'è il p-value? Non lo so di preciso, ma deve essere inferiore a 0,05".

Ma nel mondo dei media, dei segni, anche una gaussiana non è più una funzione ma un atto performativo riferito alla scienza-segno. E un segno del simulacro della scienza, quindi "scienza", e che sia normale o no non importa, è un oggetto dello stesso insieme a cui appartengono "esponenziale!" e "equazioni metaforiche".

Ma in entrambi i casi, meglio una distribuzione paranormale che una a-normale.

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