martedì 4 maggio 2021

IOANNIDIS E IL COPRIFUOCO

IOANNIDIS, PIAZZA PULITA, "LEGGERE IMPRECISIONI"
 
 
Ionnadis è l'esempio vivente di come le polemiche sulla pandemia se ne strafreghino della correttezza. Il gran astio contro di lui è in larga parte fondato su affermazioni a lui attribuite, ma che lui non ha mai fatto (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../onesta...). Chi fece notare la cosa è stato sottoposto ad un identico linciaggio. Qual è il problema, qua? Semplici errori, di quelli che possono capitare? No, il problema (sigh) è che un esponente partitico in quella trasmissione aveva sventolato un paper di Ioannidis per tutto il tempo...
 
"Arriva la replica di Ioannidis a Piazzapulita.
«Mi preoccupa il fatto che la traduzione italiana ogni tanto mi metta in bocca alcune parole molto diverse da quelle che ho detto», spiega Ioannidis al quotidiano di Belpietro, «sono sbalordito dalle parole di Crisanti e Casadio con le quali viene travisata la mia intervista». In sostanza, Piazzapulita avrebbe tradotto male e in malafede alcune parti dell’intervista poi andate in onda dell’epidemiologo americano: «è stato abbastanza triste e non particolarmente onorevole che (Casadio, ndr) abbia scelto di presentarmi a Piazzapulita come un “bastian contrario”, ma ognuno ha diritto alla sua opinione. Tuttavia, il fatto che nessuno dei miei documenti sia stato “ritirato” non è un’opinione soggettiva. È un fatto oggettivo». Accusa diretta poi a Casadio quando afferma «Questa diffamazione è grave e inaccettabile e devasta principalmente la tua credibilità, non la mia, fino a quando non ti correggerai».
Ricordo che io ho subito lo stesso trattamento.
Speriamo che certi personaggi siano sempre meno chiamati in tv come referenti scientifici, perché è evidente che anche i programmi televisivi in questo modo non fanno un buon servizio di informazione."

 

IL COPRIFUOCO E' COME UN'ESPONENZIALE: UNO STATO D'ANIMO

(per citare Starbuck https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../stati-danimo.html)

 

 Cominci parlando di scienza e finisci col senso comune (che Samuel Johnson, fosse vissuto oggi, avrebbe definito l'ultimo rifugio delle canaglie).
Quindi si va così, un tanto al chilo, un po' alla salumiera (sono due etti e mezzo, lascio?).
Perché il "parere scientifico" viene affettato a richiesta, e a questo giro serviva tagliato un po' grosso.

https://www.corriere.it/.../coronavirus-abrignani-la...

domenica 2 maggio 2021

VACCINI mRNA, BREVETTI, LICENZE

Bell'articolo sul NYT sul "dietro le quinte" della produzione del vaccino Pzifer (https://www.nytimes.com/.../pfizer-coronavirus-vaccine.html).
Nel video vedete l'impianto del passaggio chiave: a mRNA e ai famosi lipidi (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccini-mrna-e...) viene aggiunto etanolo e poi vengono alimentati a questo sistema, che è quello in cui avviene l'incapsulamento. Questo è lo step più critico, perché dal poco che si sa solo precise condizioni di flusso permettono la formazione delle nanoparticelle lipidiche delle caratteristiche desiderate (e notare bene che nell'articolo non c'è una parola su come vengono isolate).
Si continua a ripetere che la sospensione dei brevetti sui vaccini anticovid risolverebbe il problema dell'immunizzazione globale. Fosse pure garantita, le specifiche di questo impianto non sono coperte da brevetto, e sono know how proprietario (segreto industriale). Nessuno può obbligare nessuno a cederlo. Ma soprattutto, nessuno può obbligare nessuno a pagare le risorse umane necessarie a trasferire la tecnologia, a pagare la formazione del personale etc etc
Per questo la sospensione dei brevetti è l'ennesimo tema puramente ideologico in circolazione, completamente scollato da realtà ma molto buono per riempire la bocca dei soliti soggetti.
Il caso Astrazeneca e Serum Institute of India dice che si ottengono risultati migliori e sopratutto più veloci con accordi bilaterali tra aziende e stati o tra azienda e azienda. E' notizia recente che anche WHO si prepara a facilitare questo approccio, appoggiando contratti di in-licensing non esclusivo e la creazione di hub attrezzati per il trasferimento di tecnologia produttiva per vaccini mRNA, specialmente nei paesi a reddito medio-basso (https://www.businesstoday.in/.../who.../story/436900.html).
Qua invece si preferisce fare sterili questioni di massimi sistemi disquisendo di sospensione dei brevetti. Ma quanto sia brava l'Europa a trattare con le aziende farmaceutiche lo abbiamo visto fin troppo bene.

 

giovedì 29 aprile 2021

REBRANDING: SUL GREEN DEAL STA BENE UNA GREEN CARD - By Starbuck

 


29 aprile e con la pioggia che picchiettava sui vetri la prima notizia della giornata è stata il voto sul pass vaccinale al parlamento europeo.
Scorro i titoli e ad una superficiale analisi, sembra esserne uscito fuori il solito mezzo ircocervo mezza chimera, di dubbia utilità, però con un nome nuovo (perché serve sempre un nome nuovo, quando quello vecchio si sta facendo una brutta reputazione)
A leggerne su quotidiano sanità è una soluzione piena di "dovrebbe" a carico degli stati membri (https://www.quotidianosanita.it/governo-e.../articolo.php...). Si legge che "il Parlamento europeo afferma che i titolari di un certificato Covid-19 UE non DOVREBBERO essere soggetti a ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l'autoisolamento o i test", che gli stati membri DOVREBBERO "garantire test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti". Ma Maner precisa che "se nonostante il certificato vaccinale Covid uno Stato ritiene necessario introdurre misure" tutto quello che deve fare è " notificarlo a Bruxelles" (https://www.ansa.it/.../ue-paesi-possono-chiedere...) Perché? Perché stanti i trattati fondanti la famosa UE "la sanità è di competenza nazionale", quindi "ci rimettiamo al buon cuore dei singoli stati membri". E da Schengen è tutto, grazie per la linea, si potrebbe dire.
Quindi il pass vaccinale rilancerà il turismo? i grandi eventi? la ristorazione? con una ipoteca "tassa tampone" sugli under 18 e potenzialmente anche le famiglie con figli minorenni? Ipoteca non solo in temini di costi del tampone, attenzione, ma anche ai sensi del rischio di un eventuale "falso positivo", del rischio di mettersi in coda a fare un tampone magari vicino a chi ha sintomi... e tutto questo per mangiare una pizza al tavolo?
Io non ho più risposte. Le risposte prevedono un contesto di buonsenso almeno minimo, di un dialogo almeno civile.
Mi rigirano in testa le fantasiose dichiarazioni di chi ha votato a favore, incluse quelle di chi ha votato sì ma in realtà è contro...però meglio votare a favore...e comunque (tutti in coro) vi stiamo difendendo con le unghie e coi denti, voi e la vostra libertà, voi e la vostra salute. Ingrato chi critica e non capisce.
Mentre scivolo nel traffico uggioso di questo aprile, the cruellest month, reminescenze del catechismo infantile si insinuano tra i miei pensieri.
Gesù non andò al tempio per sedersi in mezzo ai Farisei, per discutere con loro. No. Andò al tempio per cacciare i mercanti.
Ma rimane più accettabile per la società il delinquente spicciolo, i ladruncolo, financo l'assassino che non chi ha un idea diversa. In croce non finisce Barabba.
Ed apparentemente nessuno tra quelli al tempio ha più voglia o tempo di finire in croce.

mercoledì 28 aprile 2021

STATI D'ANIMO

Devo dire che quanto a surreale la palma va alla polemica sulle "riaperture" (e ci vuole coraggio a chiamare così un blando allentamento delle restrizioni).
Una incredibile sensazione di deja vu.
Basti pensare a chi identifica l'essere a favore delle "riaperture" e "fascioleghismo".
Oppure il coprifuoco: neanche a farlo apposta l'argomento è partiticizzato al 110%, per cui c'è una parte politica che difende l'indifendibile solo ed unicamente perché gli avversari l'indifendibile lo criticano.
E anatema contro le voci che avversarie non sono, ma che restano lucide:
"Se c'è una festa dal mio vicino di casa chiamo la polizia? “Assolutamente no, neanche per sogno, che siamo pazzi, così è un regime di terrorismo sanitario. Si arrangino, io mi limito a non andarci”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il filosofo Massimo Cacciari. "sono perfettamente d'accordo con Salvini sul coprifuoco alle 22, è una stupidaggine totale, non cambia assolutamente nulla. Il coprifuoco alle 23 mi sembrerebbe più logico, chi va a cena dovrebbe farlo con più tranquillità. Non c’entra l'orario di chiusura ma le condizioni di sicurezza all'interno dei locali, è palese questo è sfido qualunque scienziato a dire il contrario"
E la ex sottosegretaria Sandra Zampa twitta: "Cacciari comincia a farmi paura" (https://twitter.com/szampa56/status/1385671340364025856). 
Quel che a me fa paura è ben altro, ovvero prendere il sommamente incerto per dogma se coerente con la propria visione.
 "Ho trovato questo interessante studio tedesco che ha valutato le differenze nella crescita dell'incidenza e nel cambiamento di mobilità tra le contee che
hanno implementato un coprifuoco notturno durante il periodo di osservazione e quelli che non lo hanno fatto. Tutti i loro modelli suggeriscono che non ci sono prove di differenze significative nella diffusione della pandemia con l'entrata in vigore dei coprifuoco notturni.
Gli autori non hanno trovato prove che i cambiamenti di mobilità differiscano con il coprifuoco notturno e non trovano evidenze statisticamente significative che il coprifuoco notturno avesse avuto un impatto sulla diffusione della pandemia. Uno studio in Ontario mostra che riduce la mobilità notturna
https://www.medrxiv.org/con.../10.1101/2021.04.04.21254906v1 .Uno studio francese mostra che hanno avuto addirittura effetti negativi incentivando le concentrazioni di persone negli stessi orari
In molti paesi stanno discutendo sulle evidenze dell'efficacia del coprifuoco sulla diffusione del virus perché non sono per nulla chiare: 
Anche un report Sage indicava che molto probabilmente l'effetto di questa misura era limitato.
Ricordo che in altri paesi come in Svizzera si può persino ballare tango in piccoli gruppi. " (così Sara Gandini https://www.facebook.com/sara.gandini/posts/10225690324667634)
 
Ma neanche a farlo apposta rispunta un modello: con le riaperture minimo di 300 morti al giorno a luglio (https://video.repubblica.it/.../riapertu.../386203/386929...).  Con sommo sprezzo dei precedenti 2020. Alla fine il commento più appropriato sul tema resta quello di Starbuck:
 

 Ma c'è anche altro, di mezzo, quando tizio o caio dall'alto delle loro cattedre e dei loro titoli si affannano a difendere l'indifendibile:
“È difficile far capire qualcosa ad un uomo se il suo stipendio dipende proprio da questo suo non riuscire a capire.” (Upton Beall Sinclair).
 
Addendum: particolarmente interessenti i commenti su facebook a parte di questo post.

Sara Gandini
Ieri ho scritto un articolo su questo tema. Una giornalista del fatto quotidiano mi aveva detto: se scrivi qualcosa contro Draghi te lo pubblichiamo, non a favore delle scuole però perché sarebbe a favore di Draghi... Ho quindi spedito un articolo che spiega l'assurdità del coprifuoco: mi hanno risposto che non andava bene perché è lato leghista. Mi ribadisce la giornalista: solo giornali di destra te lo potrebbero pubblicare. Questo nonostante a suo parere fosse un articolo molto bello... 😑 PS grazie CS per il sostegno. È sicuramente più di valore essere ripresa dalla tua pagina 😊 PPS l'articolo era molto bello per merito della grande Luciana Apicella
. Comunque non mollo, vediamo dove riusciamo a pubblicarlo. Vi farò sapere. Oramai è un esperimento sociologico

Il chimico scettico
CVD: criticare il coprifuoco è leghista...

Luciana Apicella
Sì. Comunque ci hanno fatto tanti complimenti eh! "Articolo bellissimo, sarebbe un peccato non pubblicarlo". Ah l'articolo chiudeva con una frase "chiusure o aperture non sono di destra o di sinistra". Ma ci hanno spiegato amorevolmente che la loro linea è chiusurista, per cui niente. E se questo è il fatto, figurati gli altri.

martedì 27 aprile 2021

COVID, FARMACI: MOLNUPIRAVIR E NICLOSAMIDE


 
 
COVID, NICLOSAMIDE: IL DIAVOLO E' NEI DETTAGLI
 
Ci deve essere qualcosa nell'aria che spinge sulle pagine dei giornali e oltre alcuni antielmintici in funzione anticovid. Sorvoliamo sull'ivermectina e veniamo all'ultimo arrivato, cioè la niclosamide, che questo mese ha trovato spazio nei titoli di molti giornali, repubblica compreso.
La fusione cellulare indotta da SARS-CoV-2 nei polmoni è un fenomeno il cui ruolo nella patologia è da indagare, e da indagare in modelli animali. Ma, nonostante la buona attività in vitro a cui si associa un'altrettanto buona attività antivirale (https://www.nature.com/articles/s41586-021-03491-6), un modello animale non lo vedremo mai, e per il più banale dei motivi:
la niclosamide non viene assorbita nel tratto intestinale, tanto che né il farmaco né i suoi metaboliti sono mai stati trovati nel plasma o nelle urine, cosa che può decisamente tornare comoda se lo scopo è far fuori tenie, e infatti... (https://go.drugbank.com/drugs/DB06803...). Ma se L'intenzione è vedere un effetto nei polmoni di un macaco infettato con SARS-CoV-2 aspetta e spera... Forse con uno spray nasale, chissà, ma l'idea di riusare tal quali le compresse dell'antielminico già in uso in funzione anticovid, che è cominciata a girare, nasce morta e sepolta.
 
 
MOLNUPIRAVIR, FINITA LA STORIA DEL GAME CHANGER?
 
(per i più distratti, molnupiravir era "quello dei furetti")
"Quello che sto vedendo è un tentativo di fare il possibile in fase III per individuare i pazienti in cui molnupiravir davvero mostrerà un effetto utile. E va bene, ma dobbiamo capire cosa questo significhi: la storia "molnupiravir game changer" adesso è probabilmente morta
Onestamente non c'è mai stata troppa speranza fin dall'inizio - ad oggi non esistono terapie antivirali ad agente singolo, per quanto si possa sempre sperare. Le sole malattie virali che possiamo battere con piccole molecole sono quelle per cui abbiamo diversi farmaci con bersagli diversi, distinti dal punto di vista del meccanismo, che possano essere somministrati simultaneamente. E' il caso dell'epatite C e dell' HIV. Così se possiamo utilizzare un antivirale a largo spettro dobbiamo aspettarci che non sia eccezionale per nessun virus particolare"
In questa chiave è importante che Merck continui la sperimentazione di molnupiravir , perché se Pfizer avrà un qualche successo con il suo inibitore di proteasi avremmo finalmente i due farmaci diversi per meccanismo da sperimentare in combinazione.

COVID: QUANTO CONTANO LE SCIENZE? (E IL CAMBIO DI ROTTA)

 

A parer mio poco o niente, perlomeno da noi. Pensate a quale ratio ci sia dietro l'obbligo della mascherina all'aperto, o dietro il coprifuoco: nessuna. E' stato detto e ripetuto, al riguardo, che le misure servivano a disciplinare la popolazione. E questo non ha a che vedere con nessuna scienza di nessun genere.

E secondo voi ha qualcosa di scientifico il piuttosto diffuso "Eh, ci voleva un lockdown fatto bene, mica questa roba"? A me ricorda molto il classico "Eh, ci vorrebbe la pena di morte..." (perché in un anno paesi a pari Stringency Index hanno avuto risultati diversissimi, e alcuni con indice più alto - tipo noi - sono andati molto peggio rispetto ad altri con indice più basso o molto più basso - tipo la Svizzera).
Mi ripeto per l'ennesima volta: mai prima nella storia ricerca e industria hanno reagito così velocemente e efficacemente a un'emergenza pandemica. Mai.
Ma tra i risultati della ricerca e la loro applicazione c'è di mezzo il mare, e per constatarlo basta dare un'occhiata a come arranca il piano vaccinale italiano (e quello europeo).
Di mezzo c'è solo una cosa, e quella cosa è la politica. Il governo Conte bis era timidissimo sul fronte della spesa e delle risorse (mesi passati a discutere di MES mentre succedeva quel che succedeva, 400 milioni per farmaci e vaccini). Arriva Draghi e, magia: 2,8 miliardi per vaccini e farmaci, di cui 400 milioni per i mAb, 300 per remdesivir (https://www.quotidianosanita.it/governo-e.../articolo.php...). A novembre si faceva fatica a mettere su questo farmaco 50 milioni tra mille polemiche, e sorvoliamo su quelle riguardo "mezzo miliardo in monoclonali".
Comunque poco da fare: riguardo a COVID e farmaci il cambio di rotta è sostanziale, almeno sulla carta. Vedremo cosa succederà nel passaggio dalla carta alla realtà.

domenica 25 aprile 2021

IL RAZIONALE

 

Vero che se sapessimo tutto di come funziona la storia non ci sarebbe un successo medio del 10% nello sviluppo di nuovi farmaci. Però...

Da gennaio esistevano pubblicazioni che riportavano l'attività in vitro di vari farmaci, sperimentali e non, sulla replicazione di SARS-CoV-2. E si sapeva che lopinavir in vitro aveva un EC50 che diceva che era inutile provare ad usarlo (nell'ordine di 10-15 μM, https://www.nature.com/articles/s41467-019-13940-6). Una nota: ad effettuare oggi una ricerca bibliografica si trovano molte pubblicazioni in cui l'EC50 è riportato in μg/ml, cosa che davvero fa cadere le braccia (con le piccole molecole come lopinavir la concentrazione espressa come peso/volume non dà alcuna informazione).
Ma non solo: dal 20 marzo sapevamo che anche in clinica non c'era niente da fare (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid-19-gli...). Curioso, eh? Che un composto che presenti in vitro un'attività scarsa non funzioni in clinica, dico.
Eppure...
Eppure in aprile 2020 lopinavir era il farmaco più usato negli ospedalizzati per COVID, in Italia. il DG di AIFA lo voleva pure prescrivibile dai medici di base. Del resto continuava a figurare come prima scelta nei protocolli terapeutici pubblicati da SIMIT (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../sindrome...), e la Società Italiana di Farmacologia appoggiava (https://sif-website.s3.amazonaws.com/.../Scheda...). Altri ed altre società scientifiche tacevano, in compunto silenzio, mentre il death toll cresceva inesorabile.
Però quando sia dalla clinica che da un complesso di buoni dati preclinici usciva qualcosa, qualcosa di casualmente ancora sotto brevetto, si nicchiava, e un 30% diventava prima 3% e poi niente. C'era chi aveva un peso specifico per sperimentare e proporre qualcosa (Ascierto, tocilizumab). Poi si cominciava con i trial e mi ricordo qualcuno già allora nel CTS che con un mezzo sorriso diceva: "Credevamo, e invece non funziona". Invece riguardo COVID, patologia complessa e estremamente variabile da individuo a individuo, i trial si doveva imparare a farli... Oggi l'accoppiata tocilizumab-sarilumab è nelle linee guida inglesi (https://www.gov.uk/.../government-launches-covid-19...), ma si sa, UK conta solo quando si possono citare il loro lockdown e le loro coperture vaccinali.
La farmacologia irrazionale in realtà almeno un criterio lo ha, ed è quello di sempre (il costo del farmaco).

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...