sabato 13 maggio 2023

NUOVI MILLENARISMI

C'è chi continua ad aspettare i ritorno di un nuovo virus a letalità significativa come in antico c'era chi aspettava la seconda venuta di Cristo. In modo che di nuovo siano separati i giusti (che hanno fatto tutto quanto prescritto e anche di più) dagli ingiusti, destinati a morire intubati in ospedale. Hanno vissuto nella pandemia un momento di cristallina chiarezza, che rinsaldava la loro fede nella luce dell'ascienza (non è un typo), che garantiva la salvezza ai fedeli e la dannazione ai reprobi.

C'è chi predica l'apocalisse climatica prossima ventura: quattro anni fa era già l'ultimo momento utile per fare qualcosa e oggi continua ad esserlo ("un momento" è un'unità di misura estremamente flessibile). Solo un'altra setta apocalittica che dice "scienza" quando invece si tratta di fideismo esaltato (una qualsiasi disamina della questione ambientale e climatica che non parta dalla critica dei meccanismi del capitale è solo fumo negli occhi   https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/04/perche-la-green-chemistry-non-tira.html  ).

E ieri l'altro c'era chi predicava la decrescita felice (felice per pochi, mica per tutti).

Per carità, elementi millenaristici e apocalittici sono stati propri anche del socialismo e del comunismo storico, ma erano deviazioni che continuavano ad avere alla propria base la dialettica tra capitale e lavoro, che è l'elefante nella stanza dei tanti dibattiti vacui degli ultimi 20 anni. Parlando con un vecchio amico lui ribatteva: il non detto è significativo. Già, il non detto. Perché per esempio c'è sempre qualcosa di più importante di quell'unicum che è la stagnazione salariale italiana ( https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/04/perche-si-trova-lavoro-fuori-e-si.html) . Fatto strettamente collegato ad un altro: l'Italia ha un indice di Gini più alto di 2,9 punti rispetto alla media europea (https://www.openpolis.it/i-divari-di-reddito-in-europa-e-in-italia/). E tutto questo sta allegramente nel non detto o nel poco detto forse perché quanto a libertà di stampa il paese non brilla gran che (https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_della_libert%C3%A0_di_stampa).

In breve il ricorso sistematico all'arma di distrazione di massa serve a non farti pensare a quanto è stata tassata la tua 13esima e quanto il tuo stipendio sia fermo mentre le bollette e tutto il restono crescono implacabili. L'emergenza, che magnifico strumento per far sì che il potere rimanga sempre nelle mani giuste (e se pensate che davvero faccia differenza avere o non avere al governo "i fascisti" beh, mi spiace tanto per voi).

Le ideologie di carta che guardano lontano (e dall'altra parte) sono per loro natura effimere, ma cicliche. Quindi tra dieci anni ce ne saranno nuove versioni in circolazione. C'è solo da sperare che la risposta al loro messaggio sia sempre più volte quella classica.

https://www.youtube.com/watch?v=b-8yGcGYHIk


lunedì 8 maggio 2023

STABILITA', METASTABILITA'


 Un sistema è stabile quando si trova in un minimo assoluto della propria energia, e se si parla di chimica si parla di energia libera di Gibbs, G. In genere la situazione è quella dell'immagine: il sistema rimarrà indefinitamente nel punto G se non gli viene fornita l'energia di attivazione necessaria a cambiare stato per ritrovarsi in un minimo assoluto della propria energia. Quella dell'immagine è la situazione tipica del modello del complesso attivato (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/06/la-termodinamica-dentro-la-cinetica.html).

Ma c'è metastabilità e metastabilità. Per esempio questa è una metastabilità molto, molto particolare.

Il grafico è relativo a un sistema costituito da un soluto e da un solvente. Sotto la curva azzurra non succede niente, il soluto è disciolto nel solvente e lì rimane. Sopra la curva rossa la soluzione è sovrasatura, e il soluto cristallizza. Tra le due curve c'è la zona metastabile.

E la zona metastabile è piuttosto affascinante: E' il confine tra sottosaturazione e sovrasaturazione e è appunto metabile. A concentrazione e temperatura costanti il sistema può rimanere nella zona metastabile per tempi indefiniti. E' la classica situazione che genera commenti tipo "Non vuole cristallizzare" o "sta per cristallizare, ma...". Il sistema si può trovare al limite superiore della zona metastabile ma rimanere fermo lì. A meno che non gli si fornisca informazione.

Già, informazione. Poi il resto andrà come di solito va (in una cristallizzatione la nucleazione, cioè la formazione di cristalli, è endotermica, mentre la crescita dei cristalli è esotermica). Ma l'innesco del processo non sarà determinato dal fornire energia al sistema, ma da fornirgli informazione sotto forma di struttura, cioè di semi cristallini.

E' un fenomeno che continua ad affascinarmi. Ho ricordi vivissimi dei tempi ormai lontani quando, nell'ultimo passaggio del processo in un reattore da 2000 l, si otteneva questa miscela incolore e translucida. Caricavo i semi, cristalli del prodotto ottenuti in precedenza, dopo aver settato la temperatura della camicia del reattore a -5 °C. E subito la miscela translucida diventava una torbida candida, e la temperatura del batch saliva di una trentina di gradi (senza raffreddamento sarebbe salita molto di più, cioè troppo).

Per dare idea della cosa non ho trovato di meglio di questo:

https://youtube.com/shorts/cw4vA8UrDWw?feature=share

Pensando alla storia e alle vicende umane verrebbe da dire che si passa da un'equilibrio metastabile all'altro, passando da zone di instabilità più o meno pronunciata strada facendo. E sarebbe fantastico se pochi semi di informazione potessero innescare passaggi a stati più stabili. Ma non è questo il caso.



domenica 7 maggio 2023

SPAZIO E TEMPO SI FLETTONO...

 ... e si materializza un testo dello scomparso Monaco Gui Gou

Il monaco Gui Gou corse tutto trafelato dal maestro Zhaozhou.
 "Maestro, maestro! Hai sentito la notizia? Hanno dichiarato la fine della pandemia".
 "La fine di che?"
"Della pandemia, Maestro!".
"La pande...che?".
"Ma la pandemia di Covid-19, Maestro!"
"Il Cov... che?". E se andò zufolando.

 

E OMS arrivò dopo i titoli di coda, dispiacendo gli ultimi giapponesi nella foresta che non sanno più a che santo votarsi.



venerdì 5 maggio 2023

PRIVILEGIO

https://www.orizzontescuola.it/diritto-allo-studio-in-italia-solo-il-14-degli-studenti-percepisce-una-borsa-di-studio-media-europea-e-del-30/

 

Ci fu un tempo in cui i figli degli operai o dei piccoli impiegati pubblici si laureavano e diventavano avvocati, ingegneri, medici, professoti universitari. Ci fu un tempo in cui la classe operaia non era riuscita andare in paradiso, ma si era fatta l'auto, la casa di proprietà e le vacanze al mare tutti gli anni. In breve ci fu un tempo in cui l'ascensore sociale funzionava (e in Italia esistevano strutture del Diritto allo Studio degne di queto nome).

Nella mia famiglia gli operai, i contadini e i piccoli impiegati erano due generazioni prima della mia. Io sono stato fortunato ed ho beneficiato di un ambiente familiare pieno di libri e musica, ho trovato scuole pubbliche e università in condizioni molto migliori di quelle presenti. Ed è in larga parte grazie a questo che ho il curriculum che ho e ora sono dove sono (cioè in un'ottima posizione). Certo, non tutti i miei colleghi coetanei potrebbero dire lo stesso (il destino ha concesso a troppi uno sconto sdegnoso sui loro meriti). Ma non è questo il tema del post.

Il fatto è che sono in un'ottima posizione perché sono stato e sono un privilegiato. Un privilegiato in quanto ho potuto beneficiare di educazione e istruzione che oggi, in Italia, per i più non sono disponibili. E sapendo di essere un privilegiato tutta la retorica sulla meritocrazia, sui giovani che non ce la fanno perché non hanno voglia di studiare o lavorare, beh... semplicemente la trovo vergognosa.

Perché chi dice "vedete, io ci sono riuscito, si può!" (ci sono casi reali ed altri massimamente farlocchi https://www.huffingtonpost.it/life/2022/06/11/news/giovani_fate_gavetta_da_cameriera_a_ceo_di_un_brand_da_milioni_di_euro_di_fatturato_la_storia_di_vittoria_fondatrice_d-9575476/) semplicemente pensa di esserci riuscito solo per merito personale e per niente altro, quando decine di individui come lui che volevano studiare e lavorare e che avevano in teoria le stesse possibilità non ci sono riusciti. Ed è a questo che si riduce, oggi, la morale dei sedicenti "inclusivi": a un vuoto "volere è potere". L'articolo di Orizzonte Scuola è dello scorso novembre e parla dell'accesso alle misure esistenti, che sono una frazione di quelle che erano. E, strada facendo, anche le banche italiane hanno cominciato a proporre "prestiti studenteschi" per finanziare il cursus studiorum (qualcuno ha presente la crisi dei debiti studenteschi in USA?).

Il provare a camuffare con vuote parole d'ordine moralistiche i disastri del definanziamento del settore pubblico ormai è diventata la regola. Ma ancora peggiore è la rassegnazione, spesso camuffata buonescamente: le risorse sono quello che sono, bisogna impegnarsi al massimo con quello che c'è (anche sapendo che l'anno prossimo sarà di meno).


mercoledì 3 maggio 2023

EQUILIBRI VICINI E LONTANI, MODELLI, "VERITA' SCIENTIFICA"

 

Disse un fisico:"L'equilibrio di un insieme di variabili ALEATORIE non c'entra con l'evoluzione CAOTICA di variabili non aleatorie." 

CS: "l'equilibrio come insieme di variabili aleatorie è meccanica statistica. Io per ovvi motivi lo vedo come un minimo di una funzione di stato (G) che di aleatorio non ha nulla"

Fisico:"Ok. Tuttavia Prigogine non usa l'approccio termodinamico ma la meccanica statistica, "correggendo" la lagrangiana con termini dissipativi."

Riposta:"Per la termodinamica dei sistemi lontani dall'equilibrio è ancora saldamente ancorato alla termodinamica classica" (vedere immagine) 

Fisico: "Interessante." 

CS: "Ha sempre usato l'uno e l'altro strumento, a seconda delle convenienze... e quando si parla di chimica (e in generale di bulk) la trattazione classica è più comoda, senz'altro più economica." 

Fisico: "La termodinamica classica si presta senz'altro meglio all'uso. Per questo i chimici la conoscono mooooolto meglio dei fisici" 

CS: "Mentre invece trattando un set di particelle la meccanica statistica è la cosa più appropriata, e per questo i fisici la conoscono molto meglio dei chimici "

Lasciate perdere un istante l'oggetto specifico, e considerate l'aspetto saliente della cosa: l'equilibrio è risultato di un insieme di variabili aleatorie, o un minimo di una funzione di stato per niente aleatoria? Ecco, questa domanda non ha senso. Sono "vere" entrambe le cose, a seconda di cosa si guarda e come lo si guarda. 

Mi ricordo un tale che mi venne a dire: "Ma non lo sai che esiste la meccanica statistica?" Che voleva dire, in realtà "Ma non lo sai che la termodinamica classica è superata?". Essendo il tale biologo per formazione, il fatto che discettasse di meccanica statistica e termodinamica classica era appena appena surreale e lo era perché mai in vita sua aveva dovuto ricavare una funzione di distribuzione davanti a una lavagna e a una commissione di esame, leggasi "Chimica Fisica II", quella che non fanno in altri posti che non siano corsi di laurea in Chimica, o almeno così era e dovrebbe essere. Ma nel mondo dello spettacolo questo ed altro: mi ricordo distintamente una laurea triennale a distanza in controllo degli alimenti che voleva spiegare a un professionista (cioè a uno che di mestiere faceva proprio quello) come funzionasse la regolazione farmaceutica.

Torniamo a pieccedì in biologia e al suo sostenere che la meccanica statistica aveva archiviato la termodinamica classica. Piccolo particolare, come forse qualcuno avrà capito dal dialogo con il fisico, i risultati di termodinamica classica e termodinamica statistica coincidono. Semplicemente con la prima è più facile gestire materia in bulk, con la seconda è più comodo trattare un insieme di particelle. 

Proviamo a produrre un worked example. L'entropia è da un certo di punto di vista come la meccanica quantistica: il 99.9% di chi ne parla in rete non ne capisce un beep. L'entropia rappresenta il numero dei microstati di un sistema o è la quota di energia che non riuscirai mai a trasformare in lavoro? Oppure S=(H-G)/T e quindi all'equilibrio TΔS=ΔH? Tutte e tre le cose (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/07/entropia-uova-impasti-e-maionese.html). Poi essendo quel che sono, quanto a entropia proverei prima a chiedere al Prof. Gibbs (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/07/su-uova-e-maionese-avremmo-dovuto.html). Un chimico sa (o dovrebbe sapere) che per esempio mescolando due diversi liquidi miscibili il processo potrà essere o endotermico o esotermico, ma che l'entropia della miscela sarà sempre e comunque maggiore della somma delle entropie dei due liquidi (e questo significa che se si vogliono separare i due componenti occorrerà lavoro/energia, e che la separazione non sarà mai completa - all'entropia un prezzo comunque lo devi pagare).

Ma non c'è niente di strano o inusuale nel fatto che termodinamica classica e statistica convergano, così come la meccanica quantistica non contraddice o sostituisce le equazioni di Maxwell : il momento angolare di spin di un nucleo di idrogeno in un campo magnetico può essere descritto con l'elettromagnetismo classico o con la meccanica quantistica, ad esempio, e nessuna delle due descrizioni è più "vera" dell'altra. Per questo parlare di "verità scientifica" ha poco senso, anzi è una fallacia epistemologica abissale, che però viene usata con una frequenza ed una pochezza avvilenti. Come diceva uno le discipline scientifiche lavorano per modelli, e i modelli di maggiore successo diventano "leggi della natura". Ma un modello non è quello che descrive e lo stesso fenomeno può essere descritto da modelli diversi.

Ogni epoca ha una sua temperie culturale e con le discipline scientifiche le cose non vanno diversamente. Io mi ricordo un professore di Chimica Fisica II (perlappunto) che nella prima lezione del suo corso ammanniva agli studenti una parabola tratta dal canone buddhista ( Udana VI, 4, 66, 69)

“C’era una volta un re che ordinò al suo ministro: «Riunisci in piazza tutti gli uomini del regno, che sono ciechi fin dalla nascita!». Il ministro eseguì e il re si recò sulla piazza, dov’erano riuniti i ciechi, quindi chiamò l’elefantiere, e disse: «Questo è l’elefante!». E fece toccare ad alcuni ciechi la testa, ad altri le orecchie, ad altri le zanne, ad altri la proboscide, ad altri il ventre, ad altri le gambe, ad altri il dietro, ad altri il membro, ad altri la coda; sempre a tutti dicendo: «Questo è l’elefante!». Poi il re si accostò ai ciechi e chiese loro se avessero toccato l’elefante. «Sì, Maestà!» risposero. «Allora ditemi a che cosa rassomiglia». E i ciechi cominciarono a descrivere a modo loro l’elefante. Quelli che avevano toccato la testa dissero che rassomigliava a una caldaia. Quelli che avevano toccato le orecchie dissero che rassomigliava ad un ventilabro. Quelli che avevano toccato le zanne che rassomigliava ad un vomere. Quelli che avevano toccato la proboscide che rassomigliava ad un manico d’aratro. Quelli che avevano toccato il ventre dissero che rassomigliava ad un granaio. Quelli che avevano toccato le gambe, dissero che rassomigliava a colonne. Quelli che avevano toccato il dietro, dissero che rassomigliava ad un mortaio. Quelli che avevano toccato il membro, dissero che rassomigliava ad un pestello. Quelli che avevano toccato la coda, dissero che rassomigliava ad uno scacciamosche.  E, siccome ognuno sosteneva la sua opinione, cominciarono a discutere e finirono con l’accapigliarsi e percuotersi, gridando: «L’elefante rassomiglia a questo, non a quello! Non rassomiglia a questo, rassomiglia a quello!». E il re si divertì a quella zuffa”.

(ora qualcuno penserà: che fulminati antiscientifici possono occupare una cattedra universitaria! Invece non era assolutamente il caso, si trattava di un'esame tutto di chimica quantistica, meccanica statistica e teoria dei gruppi e quando lo davi passavi un'oretta a ricavare equazioni alla lavagna)

Detto questo è possibile prevedere con calcoli, per esempio, l'equilibrio liquido vapore di una miscela di componenti volatili? Eccome se è possibile. E sono possibili tante altre cose, ma da qui ad avere in mano una "verità" ce ne corre. Quanto alla ricerca scientifica io rimango attaccato alla magnifica definizione di Prigogine, "un fecondo dialogo tra l'intelletto e la natura". Una definizione che oggi ai più suonerà desueta, soprattutto per il ruolo dell'intelletto.

domenica 30 aprile 2023

PARALISI CULTURALE SPAVENTOSA? PRENDERNE ATTO

https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/25405-sara-gandini-effetti-del-covid-un-paese-in-uno-stato-di-paralisi-culturale-spaventosa.html
 

Fa molto piacere vedere Sara Gandini su sinistrainrete (mediata da Ugo Bardi). Riprendo un tratto per me saliente dell'articolo

Capisco benissimo la rabbia di chi è stato discriminato perché non vaccinato, di chi si è vaccinato contro voglia per non perdere il lavoro, ancora di più di chi è stato obbligato a vaccinare i figli perché potessero fare sport o andare a scuola.

Capisco anche chi si fida sempre meno di medici, scienziati, istituzioni e teme di essere vittima di un grande esperimento sociale. Che ci siano grandi interessi economici, ma anche di potere, dietro a quello che è accaduto durante la pandemia, ma che accade ancora adesso, dalla guerra alle nuove politiche emergenziali, è indubbio.

La cosa però che mi fa rabbia è che sia così difficile creare spazi di discussione libera.

Se da una parte abbiamo i seguaci del burionismo, i terroristi del covid19, i sostenitori della scienza che diventa religione, per cui chi porta senso critico è necessariamente un pericoloso analfabeta funzionale, novax, negazionista...

Dall'altra abbiamo le comunità che cercano di ribellarsi ma finiscono per banalizzare ogni discussione sulla pandemia, e invece di stare su un livello politico, regolarmente arrivano a sostenere che i vaccini sarebbero il male assoluto, la causa di ogni malattia.

Così come mi sono arrabbiata quando le istituzioni si sono sottratte al convegno organizzato dal Politecnico di Torino, altrettanto non sopporto più chi invita a parlare solo chi aderisce perfettamente alla propria narrazione e sostiene il proprio schieramento. Anche chi parla di una medicina personalizzata e che rispetta le scelte dei singoli viene attaccata se non demonizza il vaccino, come è capitato più volte alla sottoscritta, perché per definizione tutti i medici e gli scienziati sarebbero corrotti e inaffidabili.

In entrambi i casi lo scambio tra posizioni differenti fa problema. L'altro viene ridotto regolarmente a nemico.

Ogni discussione viene ridotta a scontro e si ripetono le parole d'ordine del proprio schieramento, senza rendersi conto che questa contrapposizione è assolutamente funzionale a chi vuole impedire una seria discussione sulla pandemia, ma in generale su dove sta andando la nostra società.

Chi alimenta queste contrapposizioni ha una grande responsabilità anche perché tutto questo porta ad un infinito senso di impotenza a livello politico. E lo stiamo vedendo a ogni livello.

Nel piccolo di 5 anni di storia di CS ho "personalmente" esperito quello di cui Sara Gandini parla. E no, questa situazione non è figlia della pandemenza italiana. Il terreno è stato accuratamente preparato nel 2016 e la prova generale c'è stata nel 2017, con la faccenda morbillo & obbligo vaccinale. Ebbi a notare, a quei tempi, che chi aveva giocato alla polarizzazione, cavalcandola (per vanità e poco più, tra l'altro) aveva provocato danni profondi e duraturi. Infatti tutti i meccanismi che ho visto in opera a quei tempi, e che furono la causa prima della nascita dell'operazione CS, si sono manifestati di nuovo con COVID19, amplificati quel centinaio di volte, sia sul piano politico che sul piano mediatico. Con la premiata compagnia teatrale divulgazione Srl, i suoi capocomici e la torma di attor giovani al seguito  che si schierava compatta da un lato.

Ai tempi espressi pacatamente al creatore e promotore del Patto Trasversale per la Scienza (Guido Silvestri) le mie critiche e la mia contrarietà all'operazione. Se non ricordo male il creatore di PTS rimase allibito quando si trovò in massa gli iscritti al patto che gli tiravano pietre virtuali addosso, quando fece partire Pillole di Ottimismo. Eppure era così facilmente prevedibile.

Mi sono incazzato prima di Sara Gandini sull'evaporazione di quel poco che rimaneva di un terreno di confronto (le esequie del dibattito scientifico furono celebrate privatamente nel settembre del 2020  https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/03/onesta-nellopposizione-tra-opinioni.html ).

E cosa resta da fare, ora? Ora resta da combattere nel conflitto, che è quello che si fa quando il terreno comune non esiste più. E una delle regole principi è non lasciare che sia l'avversario a scegliere il teatro dello scontro (che, guarda caso, sono i social media).

Quali altri terreni, quindi? I circoli, le biblioteche, le fabbriche, le scuole, le università, i picchetti di chi sciopera, le manifestazioni (quelle giuste) e via dicendo. Un ritorno agli agli anni 70? Perché no, se le altre strade non funzionano... (e un servizio d'ordine come si deve non guasta, un 20 anni fa avrei contribuito di gusto)


mercoledì 26 aprile 2023

CHATGPT

 


Ogni tanto un punto di vista artificiale, e quindi lontanissimo, può risultare interessante (specie per qualcuno che, per mestiere, deve essere reviewed e assessed a cadenze regolarissime - se qualcuno confonde questo con "peer reviewed" non è altro che un "diversamente intelligente e informato").

Diciamo subito che la review di ChatGPT a questo blog sta stretta, perché la distanza da tutto ciò che si autoetichetta "debunking" è sempre stata abissale (il debunking è l'ultimo rifugio etc etc etc). Ma l'AI cade nello stesso medesimo misunderstanding che fu di tanti, in cinque anni di attività social. Cioè il confondere lo spirito che fu di Boyle con una presa di posizione nella battaglia con le pseudoscienze. Mentre le pseudoscienze oggi sono sempre state un sintomo e una patologia, ma MAI la root cause (la causa prima). Le pseudoscienze (e gli sciroccati) vivono nei fallimenti del sistema, e i fallimenti del sistema sono vasti e profondi.

La causa prima è sempre stata politica, e per questo blog e tutto il resto hanno sempre rifiutato l'etichetta di divulgazione per rivendicare quella politica (quando c'era gente che giocava al 120% in campo politico ma voleva etichettarsi come divulgazione o debunking o scienza- grasse risate, in questo ultimo caso).

Comunque la storia "scientifical literacy and critical thinking", che dovrebbe essere l'eredità di Boyle per tutti i chimici e non solo, beh, quella l'ha riconosciuta in qualche modo una IA. E forse vuole dire che almeno un poco l'operazione CS ha centrato il bersaglio, alla faccia degli scientificamente illetterati che insistono a voler parlare di una scienza che non è nessuna disciplina scientifica esistente - esiste solo sui media e su isocial o a conferenze dello stesso giro, ovviamente.

PS: Ovviamente "pseudoscienza" è come "negazionismo" o "antivaccinismo", all'atto pratico. Cioè ognuno sposta i confini dell'area pseudo/no a suo piacimento, come gli torna comodo, e l'esercizio è stato ampiamente praticato dalla platea dei benpensanti, specie se con una carica anche miseranda o la più scassata delle poltrone sotto le terga. Perché un po' tutto il paese è stato Nocera Inferiore, di nome e di fatto (iconico il "signor farmacista")

PPS. Come dicevo a un amico c'è chi al mio posto avrebbe fatto uscire almeno 3 libri - sulla base dei numeri anche solo di questo blog - e poi tutto il resto. Forse qualcuno avrà notato che questo è un caso appena appena diverso, e quanto agli altri...



CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...