giovedì 6 giugno 2024

AI TEMPI (PARTENDO DA ALLUNAGGI RIUSCITI E MANCATI)

Persona insospettabile mi ha chiesto: "Ma secondo te come è che tra anni '60 e '70 sono riusciti ad andare sulla Luna, con i pochi mezzi che avevano, e ora un allunaggio è una cosa problematica?"

Eh. Il vaccino Sabin può essere un buon esempio al riguardo. Entrato nella storia, la poliomielite solo un ricordo (ma grazie al Salk) etc etc. Ma oggi non sarebbe mai stato approvato, per come veniva prodotto, per come erano stati (non) fatti i trial, etc etc. Erano tempi "armiamoci e partiamo", senza star troppo a discutere (nonché i tempi dell'approvazione del talidomide in Europa).

Le navicelle spaziali e i moduli lunari, ai tempi, non erano pilotati da soggetti con una laurea in fisica o ingegneria. Quella mandata di astronauti fu costituita da gente che ebbe tutto l'addestramento del caso, ma i piloti Gemini e Apollo erano tutti, di base, piloti collaudatori. Cioè gente con il "senso" della macchina che stava guidando e pienamente disposta ad accettare una dose di rischio che oggi ci sembrerebbe folle. Avere un pilota collaudatore al comando del modulo lunare voleva dire azioni e reazioni immediate, in tempo reale, agendo manualmente sui comandi. Che è un po' diverso dal manovrare un drone e farlo allunare, o meglio non riuscirci. Attualmente un segnale radio ci mette una frazione di secondo per arrivare dalla Luna a terra (via ripetitori satellitari). In certe circostanze una frazione di secondo può fare la differenza. In più ho la netta impressione che se Parmitano e Cristoforetti fossero trasportati al tempo delle missioni Apollo si rifiuterebbero di salire nel Service Module per essere lanciati verso la Luna: le missioni Apollo con equipaggio umano ebbero un 16,7% di incidenti gravi (Apollo 1 e Apollo 13), di cui uno con tre morti (Apollo 1), percentuale oggi inaccettabile (con le missioni Shuttle il tasso percentuale di incidenti fu lo 0.74%).

Ho sentito storie allucinanti sull'industria chimico-farmaceutica negli anni 60-70, e sottolineo allucinanti. C'era chi operava in condizioni di sicurezza assurde, eppure all'epoca era tutto in regola. E in fin dei conti gli incidenti non erano frequenti, e quelli rilevanti piuttosto rari. Chi mi raccontò di quelle vicende, viste di persona, aggiungeva che la rarità degli incidenti era dovuta al fatto che gli operatori ci sapevano fare, cioè erano stati addestrati a produrre in quel modo e il loro saper fare mitigava il rischio . E da un'industria dove le cose andavano in questo modo vennero prodotti l'aspirina, il cortisone, i primi antibiotici.

Del resto all'epoca per la chimica medicinale nella scheda del composto sperimentale c'era la voce "sapore". Più in generale sperimentare su di sé gli effetti di quanto sintetizzato era pratica frequente. Fu così che Albert Hoffman il 19 aprile 1943 nel suo laboratorio alla Sandoz si sedette davanti al bancone, preparò una soluzione di  0.5 milligrammi dell'ultimo composto sintetizzato,  la buttò giù e scoprì le proprietà dell'LSD. Nei primi anni '60 Stewart Adams aveva iniziato a prendere l'ibuprofene, da lui sintetizzato nel '61, ben prima che fosse approvato (si era accorto che era un toccasana per i postumi di sbronza - comunque quella delo sviluppo dei NSAID è una bella storia). Oggi quale chimico medicinale sarebbe disposto ad assaggiare quel che esce dai suoi palloncini di vetro? Nessuno.

Intendiamoci, quel che è venuto dopo quanto a sicurezza è stato indispensabile e ha evitato morti, feriti, malattie professionali in gran numero. E lo stesso si può dire dei correnti metodi analitici strumentali: all'epoca delle prime produzioni del cortisone il prodotto veniva caratterizzato per via spettroscopica (IR, UV) e tramite aspetto e punto di fusione. La determinazione di un punto di fusione è una scena cult di The French Connection di William Friedkin (1971).

https://www.youtube.com/watch?v=qDSZSerXF5Q

(apparecchi per il punto di fusione - non in vetro - sono in uso anche oggi, ma più frequentemente viene usata la calorimetria a scansione differenziale -DSC)

Specifiche come "impurezze non note <0.1%" non potevano esistere perché le impurezze erano quelle che potevano essere viste per TLC (Thin Layer Chromatography) o per cromatografia su carta.

Sviluppo di una cromagrafia su carta.

Una qualche informazione quantitativa poteva essere ottenuta dalla carta o dalle lastre TLC per fotodensitometria (e di fotodensitometri se ne trovano ancora, in giro).

Quindi sì, i grandi avanzamenti tecnologici dello scorso secolo si sono verificati in condizioni che oggi riterremmo impraticabili. Ma gli standard odierni sono quelli che hanno evitato che si ripetessero casi come quello dell'elisir sulfanilamide e del talidomide.

martedì 4 giugno 2024

MASSIMO CARLOTTO: TRUDY

Ho apprezzato Massimo Carlotto fin dall'inizio e quando la RAI ha prodotto la serie L'Alligatore non mi sono stupito nel rilevare che Il mistero di Mangiabarche non fosse incluso: poco gentile nei confronti dei cugini d'oltralpe inserire un romanzo incentrato sulla guerra sporca dei servizi francesi contro gli indipendentisti corsi. Del resto dalla serie è sparito anche ogni riferimento agli anni di piombo. Trudy è appena uscito ed è tante cose. Uno squarcio sul mondo della sicurezza privata e dei contractors, costruito su agganci alle vicende internazionali recenti e in corso. Il riferimento alla Legione Internazionale di Difesa dell'Ucraina è preciso e si parla esplicitamente di contractors, cioè mercenari (pagati da chi? Chssà...). Uno squarcio sul mondo dei fondi neri della politica e dei politici che li accumulano.

Uno sguardo sulla strumentalità di certo giornalismo, sempre pronto a far girare le informazioni "giuste" (giuste per chi? Si sa).

Una storia di solidarietà tra donne, in cui la moglie del commercialista specializzato in fondi neri finisce per lavorare assieme a quella del sindacalista di base quasi ammazzato di botte in un'aggressione commissionata dal padrone (cinese).  E' una storia violenta e di violenze, in cui i personaggi femminili sono perlopiù vittime, ma in certi casi aguzzini (l'ex dirigente della Polizia Penitenziaria, finita fuori per violenza ingiustificata nei confronti di un detenuto)

Citazione notevole, al riguardo: 

Moira allungò la mano e le accarezzo il viso. "Qui non ci limitiamo a leccarci le ferite, impariamo a diventare ingovernabili, ad appiccare il fuoco"

Ma sopratutto Trudy è un noir che cresce lentamente fino a deflagrare e si fa leggere tutto d'un fiato perché non si riesce a staccare l'occhio dalla pagina. 

Credo che certe parole dell'epilogo escano dalla fiction per costituire invece una riflessione sull'attualità:

Certe battaglie vanno combattute nel tempo, quando il nemico è così potente e così corrotto. La lotta tra bene e male nella modernità non ha più eroi da esibire.

domenica 2 giugno 2024

EPIDEMIA DI LOPALCHITE IN PUGLIA: SENZA QUARTA DOSE ANTICOVID NIENTE LAUREA

 

https://www.nurse24.it/studenti/studiare-all-universita/stop-al-tirocinio-perche-senza-booster-vaccino-anti-covid-19.html

A volersi aggiornare sulle vicende pugliesi ogni giorno se ne trova una nuova. La situazione sembra fuori controllo e anche la giurisprudenza potrebbe contrarre il contagio (la lopalchite ha esiti letali sul piano legislativo):

Gli sviluppi della vicenda all'Asl di Lecce potrebbero fare giurisprudenza a livello nazionale, D'Agata chiede dunque pubblicamente se sia ancora realmente indispensabile che i sanitari, considerati esposti al rischio professionale di contrarre il virus, debbano ottemperare ad una ulteriore dose vaccinale oltre alle prime tre obbligatorie.

Questa vicenda - che riaccende le polemiche sugli obblighi vaccinali che hanno infiammato il dibattito pubblico durante gli anni della pandemia, spaccando in due il Paese - dimostra che non si è sopita l'esigenza di una parte del mondo sanitario, tutta da dimostrare, della necessità di sottoporre ancora alcune categorie di persone ad un'ulteriore dose di vaccino anti-Covid nonostante la fine accertata della pandemia da parte delle autorità sanitarie non solo nazionali, sottolinea l'avvocato.

Davvero occorre ricordare che una misura del genere non ha alcuna ratio perché nessun vaccino antiCOVID disponibile impedisce la trasmissione del virus? Pare di sì. Qua non si tratta di niente di scientifico, si tratta di chiedere una professione di fede, di testimoniare con la quarta dose la fedeltà a una medicina istituzionale tanto fallimentare quanto impositiva. E non c'è altro da aggiungere, se non che ogni iniziativa di questo genere è un chiodo nella bara della fiducia nella pratica vaccinale.


mercoledì 29 maggio 2024

BACK IN THE FUCKED UP COUNTRY, AGAIN

Confesso di non usare una VPN, dove vivo. E senza VPN non mi è possibile accedere ai programmi RAI in streaming o registrati. Tornato in Italia, in un momento di irragionevole autolesionismo mi sono visto un TG1... (nota comica riguardo le previsioni meteo: avrebbe dovuto essere il maggio più caldo di sempre e invece è stato quello più piovoso da anni).

Altrove, al di là dei sideshow su guerre, cronaca e cronaca nera, si dipinge correttamente il ritratto di un paese senza speranze:

https://www.collettiva.it/copertine/economia/linflazione-morde-chi-sta-peggio-d7kbiqqf

Dove vivo attualmente la gente si lamenta dell'inflazione, eccome. Ma non è un paese tra i fanalini di coda delle crescite salariali, come è l'Italia. Per carità, ho sentito la donna delle pulizie lamentarsi del fatto che tanti dei suoi conoscenti hanno ormai difficoltà ad arrivare alle fine del mese. Ma la situazione è globalmente diversa, anche come dinamiche salariali, che negli ultimi due anni hanno fatto recuperare qualcosa con meccanismi di aumenti legati all'inflazione. Il punto è che 3-4 punti percentuali di aumento sul salario base, visto che sono stati uguali per tutti companywide, vogliono dire abbastanza poco per gli stipendi bassi e molto di più per gli stipendi alti.

Tornando in Italia per un periodo più lungo del solito (ferie), andando a fare la spesa sono rimasto scioccato vedendo al supermercato prezzi anche più alti rispetto a quelli del paese dove vivo. Ancora una volta, pensavo che con la gestione COVID si fosse toccato il fondo, che lo "shock del ritorno in patria" sarebbe scomparso con la pandemia. Invece il paese trova sempre il modo di farmi stupire, in peggio.

In qualche approfondimento televisivo si nota con rammarico che la propensione al consumo degli Italiani si è abbassata a dismisura. Una botta di +17% di inflazione in tre anni con stipendi fermi al palo quale altro effetto dovrebbe sortire?  Questo è stato il prezzo fatto pagare ai cittadini italiani per la guerra in Ucraina, il prezzo di misure (le sanzioni) che trovano l'approvazione di tutto l'arco parlamentare. Un prezzo che ha seguito a ruota quello pesantissimo della gestione pandemica. Quando le sanzioni furono decise parve che nessuno degli stati europei si preoccupasse realmente del proprio approvvigionamento energetico. Ed è venuto fuori che sì, alcuni non avevano molto di cui preoccuparsi, considerando la propria produzione di energia nucleare. Gli altri hanno coraggiosamente buttato il cuore oltre l'ostacolo, tanto erano i cittadini, per l'ennesima volta, a pagare. Cosa è successo a quelli senza nucleare o con il nucleare quasi completamento dismesso è agli atti:

https://www.openpolis.it/numeri/in-italia-laumento-dellinflazione-e-stato-maggiore-rispetto-a-francia-e-germania/

 

(Nel grafico in basso la Francia, sopra Italia e Germania). Altra cosa piuttosto evidente è l'efficacia di dette sanzioni, che non hanno precisamente ridotto in ginocchio la Russia. Ma al solito, certe politiche sono eccellenti e giuste a priori, indipendentemente dai loro risultati.

Sarà forse per il quadro complessivo della situazione italiana che gli iscritti all'AIRE, cioè gli italiani espatriati, come numero costituiscono una regione più grande della Lombardia? 

Tra qualche giorno ritorno verso nord, dove qualcuno con cui converserò si chiederà di nuovo come fanno gli italiani a sopravvivere in Italia.

PS: Prima di arrivare nello stivale mi sono fermato in territorio teutonico. E in una serata di vini del Reno e conversazioni uno dei convitati, e non era un elettore di AFD, ha detto: "L'attacco al Northstream è stato un atto antitedesco". E questo è un fatto. Purtroppo i fatti remano per AFD (le forze politiche di governo impegnatissime a colpirsi i genitali con un mazzuolo non sono un'esclusiva italiana). Si può solo sperare in Sahra Wagenknecht. Li la preoccupazione "antisemitismo" sui media è oggi al livello di pura paranoia (l'operato dello stato di Israele è intoccabile), ma tra i cittadini tedeschi con radici turche e medioorientali, per esempio, le inclinazioni sembrerebbero molto diverse, stando alle conversazioni di quella serata.

PPS: Mi fanno notare che in realtà il paese ha temi più importanti a cui pensare:



 

martedì 28 maggio 2024

I SOLITI SOSPETTI

 

https://www.open.online/2024/05/28/puglia-legge-certificato-vaccino-vs-hpv-scuola-universita-garante-privacy/

Cominciamo con il precisare che in realtà non si tratta di obbligo, ma di schedatura. 

Il provvedimento stabilisce che gli studenti tra gli 11 e i 25 anni devono necessariamente presentare alla scuola o all’università una documentazione che attesti l’avvenuta o la mancata vaccinazione anti-Hpv o un certificato rilasciato dall’Asl che certifichi l’avvio del programma vaccinale o, al contrario, il rifiuto dello stesso. Fabiano Amati di Azione e Pier Luigi Lopalco del Pd, primi firmatari del testo, hanno spiegato che «si tratta di una strategia per ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di chi sceglie consapevolmente il rifiuto». 

Fa un po' ridere scoprire che dietro l'iniziativa ci siano "i soliti sospetti": Fabiano Amati appartiene a un partito, Azione, che come responsabile della sanità ha Walter Ricciardi, noto per la lungimiranza e l'accuratezza delle sue previsioni, tra l'altro (e questo è sarcasmo, per chi non lo avesse colto). Non a caso in tempi di COVID è stato il referente scientifico (vien da ridere) del Ministero Della Salute retto da Roberto Speranza (uno di noi, un eroe , hanno detto).

Di Pier Luigi "io sono Scienza" Lopalco per me restano indimenticabili le sue "equazioni metaforiche" (numero non vaccinati=numero infetti), che pure metaforicamente non si può dire che abbiano retto benissimo in tempi di COVID. Degne di nota anche, nel 2017, le sue profonde osservazioni sui modelli compartimentali delle malattie infettive (cazzate no vax).

Comunque il garante per la privacy fa presente che non si possono raccogliere dati sullo stato vaccinale relativo a vaccini non obbligatori (normativa europea) e che la regione ha 30 giorni di tempo per chiarire. Ops, la goffaggine giuridica della Scienza... ma tanto la Scienza si è abituata al suo primato politico, quando lei parla ex cathedra poi la legge si adegua, a parte intoppi come quello presente.

Comunque quella del Garante è un'osservazione interessante. Perché ci dice che, allo stato delle cose, basta rendere obbligatorio tout court un vaccino e non ci sono problemi di sorta. Ricordo che al riguardo ci sono stati precedenti: la Regione Toscana nel 2017 estese l'obbligo di vaccinazione pediatrica nazionale ai vaccini antimeningococchici (le scelte in materia sanitarie con motivazioni campate in aria iniziarono in quel periodo).

Quindi le considerazioni prececedenti al riguardo di questa faccenda reggono ancora e la situazione resta molto fluida. Sarà interessante seguirne gli svluppi.

domenica 26 maggio 2024

I NOSTALGICI DEL GREEN PASS NON SI RASSEGNANO

 

https://bari.repubblica.it/cronaca/2024/05/22/news/papilloma_virus_puglia_vaccino_scuola_universita_nuova_strategia_italia-423078691/

Quando me lo hanno detto non ci credevo. Non era possibile che una politica sanitaria completamente discreditata da due anni di gestione pandemica continuasse ad insistere. Questa roba pugliese è né più né meno che la riproposizione di un pezzo di Green Pass. Nel 2016-2017 la faccenda dell'obbligo vaccinale pediatrico mai si era estesa alla scuola dell'obbligo: all'epoca ancora esistevano paletti invalicabili, da un punto di vista giuridico. Oggi non più, grazie ai precedenti creati per l'emergenza pandemica.

E chiaramo subito una cosa: non si può parlare di iniziative del genere come nudge (che sarebbe "spinta gentile"), qua si parla di obbligo bello e buono ma lo si vende come "spinta all'informazione" -  "potenziare la rete informativa in modo da “ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza", questo dicono in regione. 

Quanto all'obbligo di vaccino HPV nelle scuole, a livello mondiale, attualmente esiste in una manciata di situazioni: non esattamente casi di scuola.

Io non lo so perché oggi qualcuno stia trattando i bassi livelli di copertura vaccinale antiHPV come un qualche tipo di emergenza (inesistente). 

(notare il festival dei "si stima", su questo argomento e chi se ne frega se CDC dice: non raccomandato per gli over 26).

Si tratta di un film già visto un paio di volte di troppo. Quanto alla ratio di un obbligo per scuole e università, beh... non esiste, tanto per cambiare.

Dovrebbe essere del tutto inutile specificare che il papilloma virus non si trasmette per via aerea etc (i contatti che possono provocare tumori - con incidenza bassissima - sono essenzialmente quelli sessuali e orogenitali), e che quindi è difficile vedere come le attività scolastiche o il frequentare l'università possano costituire in sé occasioni di contagio. Le campagne sanitarie che hanno mostrato l'efficacia della vaccinazione anti HPV nell'abbassare i casi di tumori della cervice dell'utero non mi risulta che abbiano previsto obblighi di un qualche genere. Per quanto si parli di immunità sterilizzante per la vaccinazione antiHPV ancora una volta si tratta di una scelta individuale con eventuali vantaggi individuali (e lo stesso valeva per i vaccini antiCOVID, nonostante le arrampiacate sugli specchi per dimostrare il contrario). Ma due anni di COVID ci hanno invece dimostrato in modo incontrovertibile che in Italia l'unica politica sanitaria possibile deve essere vessatoria e accazzodicane, detto pari pari.

Pensavo che in Italia politica sanitaria e classe medica con il COVID avessero toccato il fondo. Pare invece che qualcuno si sia messo alacremente a scavare.

PS: Perché dico "visto un paio di volte di troppo"? A parte quelli che gridarono all'allarme per il vaiolo delle scimmie, urlando per un immediato obbligo vaccinale, ci fu un caso notevole nel 2017, e riguardava l'inserimento del vaccino antirotavirus tra le vaccinazioni pediatriche obbligatorie. 

(Il "rejected" fu una mia aggiunta)

 
Peccato che fossero numeri a casaccio, derivati da un "modello": in realtà in Italia i decessi da rotavirus nei 10 anni precedenti erano stati 0 (dati Istituto Superiore di Sanità). E a nessuno dei decisori venne in mente di inserire davvero il vaccino antirotavirus nell'elenco dell'obbligo. Ai tempi, per quel che riguarda il futuro... Italia, con una sanità ridotta finalmente a livelli da terzo mondo anche come livello di competenza media. Pensateci un attimo: vi ricordate quando, parlando di medicina, si iniziò a celebrare i "centri di eccellenza"? Voleva dire che il livello medio era già un pezzo sotto gli standard di una volta.


CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...