mercoledì 15 maggio 2019

IL MAINSTREAM NELLE SCIENZE - LA VISIONE DI UN NOBEL

"Se tutto va bene, perché sventolare la bandiera galileiana? La ragione è perché condividiamo la preoccupazione espressa da molti scienziati che l'attuale irregimentazione della scienza tende a soffocare le ricerche sperimentali che sono veramente innovatrici e che possono profurre scoperte fondamentali. Questa situazione è dovuta al fatto che i fondi per la ricerca sono controllati dalla burocrazia governativa. E' difficile dire se questa strategia sia adottata dalla burocrazia per necessità o convinzione, ma riteniamo che sia basata su una visione molto diffusa di come si fa la  scienza e che sia rafforzata da una sempre maggiore divergenza tra teorici e sperimentali. Tale divergenza non è dovuta tanto a divergenze filosofiche quanto a malintesi causati da convenzioni sociali e dalla crescente specializzazione..."

Così Riccardo Giacconi nel secondo capitolo de "L'Universo a Raggi X" (https://www.amazon.it/Luniverso-ricerca-cosmico-spazio-intergalattico/dp/8804520140). Ne ho già parlato qua, di questo libro: https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/10/democrazia-della-scienza-e-paradigmi-la.html .

Il passaggio è significativo. Giacconi parla ovviamente della sua materia, e ha in mente principalmente gli USA. Ma quello che Giacconi notava è sintomatico di una situazione più estesa. Le metriche (per esempio H-index e simili) se per le comunità a cui si riferiscono possono avere questo o quel significato, per il decisore ne hanno un altro: sono uno strumento per orientare scelte su temi in cui non ha una vera cognizione di causa. Nella ricerca, ma anche nelle politiche sanitarie, sono le metriche che definiscono il mainstream, o vengono definite per avvalorarlo. Già, poiché in realtà il decisore alla fine ha sempre un ruolo politico (in senso lato) le metriche le può anche scegliere secondo il bisogno dell'azione desiderata (in Italia per università e scuola si è discusso moltissimo di metriche impopolari, ma spesso queste discussioni si fermavano alla critica della metrica senza toccare il suo reale scopo).
Ah, il decisore più politico in più è influenzato dall'hype, mentre come ha osservato Sabine Hossenfelder "Scientific communities are ideal breeding ground for social reinforcement". Shakerare con cura, e avrete la ricetta delle scienze nel nuovo millennio, dove troppo spesso meno si quaglia più si viene promossi (o ci si promuove), sempre che si segua il solco e si stia dietro alla moda del momento.

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