venerdì 14 febbraio 2020

MA NEANCHE AL CIRCO...




Quando uno pensa di averle viste tutte e anche di più, beh, ecco che arriva un rischio pandemico e tutti , grandi e piccini, cominciano a dare di matto.
Ora, ci sarebbe un bischero che da tre anni s'è messo a discorrere in questo speaker's corner virtuale, facendo notare un certo livello pietoso della comunicazione "scientifica" (in realtà ci sarebbe da dire medica).
Il coronavirus cinese (si, ho detto cinese, sono irrimediabilmente scorretto e notoriamente abbastanza carogna) ha mescolato le carte con effetti esilaranti. All'improvviso sono venuti fuori tifosi del vaccinismo compulsivo che parlavano del nuovo virus come i no-vax parlavano del morbillo. All'improvviso il guru per eccellenza veniva scaricato dalla sua area ideologica di riferimento, e senza troppi riguardi, tanto che viene da rimpiangere i bei tempi:
Eh, già. Come non ricordare i giorni gloriosi in cui la stella dell'uomo brillava di luce e blastate come non ci fosse domani? Invece il destino cinico e baro ci mette lo zampino e un brusco rivolgimento della sorte lo rende bersaglio di accuse che un tempo avrebbero scosso le fondamenta dei cieli, facendo cadere su chi le pronunciava saette d'ira divina, querele, lettere al capostruttura, all'ordine dei medici, al rettore dell'università: "Burioni è diventato come quelli che combatteva"


Il riferimento è a https://thesubmarine.it/2020/02/12/coronavirus-burioni/ , un articolo fondamentalmente corretto quando parla di controllo delle fonti etc, che poi all'improvviso cade in questa bella affermazione apodittica "in particolare nel contesto della vera epidemia di questi anni — il razzismo ". Dati sull'epidemia di razzismo in Italia io non ne ho mai visti, ma è una di quelle cose che ci sono perché devono esserci, perché è così e basta.
Last but not least...

CLAMOROSO: SCOPERTA LA DERIVATA PRIMA




GIMBE, sulla base dei dati OMS, produce questo grafico della variazione percentuale dei nuovi casi di coronavirus in Cina, da cui si vede che è in netto. calo.
A parte che il punto è che si ha ha che fare con una fonte di affidabilità ignota che cambia i criteri di rilevazione in corsa, trovo la cosa commovente.
Perché?
Perché è esattamente quello che si è evitato di fare per tre anni su un altro tema. Indovinate quale?
Se non ci arrivate, ecco a voi:https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/07/ne-valeva-la-pena.html


Ora, se il solito bischero si è azzardato a dire qualche tempo fa "Non chiamatela scienza" qualche motivo ce lo aveva (personale, opinabile, discutibile e quant'altro). Salti mortali, capriole, avvitamenti. Ma neanche al circo...
 

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