"Un raffreddore che si trasforma in un’ Odissea con l’ incubo della didattica a distanza che torna a fare capolino. La storia di Luisa (il nome è di fantasia) è quella di tanti genitori che stanno rimbalzando da un ufficio all’ altro e ancora non sanno, se e quando, potranno tornare a scuola. Allora, tutto inizia con un raffreddore...
«Si mio figlio soffre di sinusite e all’ inizio della scuola era piuttosto raffreddato. Quindi l’ ho tenuto a casa anche se avrei potuto tranquillamente mandarlo a scuola. Mi sono attenuta alle regole, adesso chissà quando potrà a tornare a scuola»" (https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-mio-figlio-ha-sinusite-non-covid-ma-senza-tampone-10-247293.htm).
La direttive sono sempre state una bestiaccia, nella gestione della pandemia da parte di questo governo. Quella riguardo l'isolamento dei possibili positivi a scuola non fa eccezione: febbre O sintomi simil influenzali, dice il Ministero dell'Istruzione (https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/domandeerisposte.html). La ricetta per il caos.
Come si capisce il problema non è solo quel che succede a scuola, il problema è che se a causa di un'affezione simil influenzale si resta responsabilmente a casa, poi rientrare è un lavorone, che ha a che fare sempre con la solita cosa: il tampone. Una cosa da niente, quando abbiamo davanti la stagione dei raffreddori e delle ILI (Influenza Like Illness), molto più diffuse in autunno inverno dell'influenza vera e propria (ma si sta ancora a parlare di diagnosi differenziale tramite vaccinazione antiinfluenzale, non se ne esce).
Già, il tampone: PCR, 40 cicli - quanti falsi positivi stiamo registrando? (vedere i commenti qua https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2812621132290089&id=1971621999723344). Una percentuale rilevante di falsi positivi (i cosiddetti "debolmente positivi") potrebbe spiegare il disaccoppiamento che c'è da noi tra posivi e sintomatici. Perché se si guarda quel che è successo durante l'estate, si vede un outbreak (una serie di outbreak, in realtà) che in agosto si è consumato e concluso (pochissima roba, rispetto a marzo). Se si vanno a vedere i positivi le cose hanno molto meno senso (qualcosa che sale e poi rimane costante? Bah). Chi sulla base dei positivi ha tirato fuori un R=3 dovrebbe rilevare il fatto che non c'è stato alcun esponenziale aumento dei ricoveri in intensiva, come successe tra febbraio e marzo. (E comunque, questi tamponi... si può giungere in pronto soccorso gravi, con sintomi non correlabili a COVID e lì morire in attesa del risultato del tampone https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/gallura/2020/09/16/al-telefono-invocava-i-famigliari-chiamate-i-carabinieri-136-1059893.html).
Al di là di queste considerazioni, nella comunicazione governativa la scuola ha ufficialmente e impeccabilmente riaperto
.Non è un comunicato stampa sulla scuola, è un'autocelebrazione.
— Vitalba Azzollini (@vitalbaa) September 14, 2020
Dice ciò che si è fatto, non parla di ciò che era stato garantito entro oggi, e invece manca. Tanto meno fa cenno alle difficoltà che ci sono e chissà quando saranno risolte.
Cosa da regimehttps://t.co/ByqXuiJTy6
Peccato che le passerelle propagandistiche abbiano le gambe corte, e che la realtà incomba (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/17/la-protesta-dei-genitori-della-scuola-del-figlio-di-conte-lapertura-e-stata-una-farsa-i-ragazzi-vanno-a-scuola-una-volta-a-settimana/5934455/)
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