Prologo: Gentili viaggiatori buongiorno e benvenuti su Z Reticoli. Z Reticoli è lontano da voi, anche se potrebbe sembrarvi terribilmente vicino: diciamo che da noi, data astrale 22 giugno 2020, siamo “distanti ma vicini” (https://m4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/UMC/malattie_infettive/Coronavirus/Distanti_ma_vicini.pdf ) ma non ci offenderemo se voi continuerete ad applicare l’extreeme social distancing.
Da metà primavera circa mi sto dilettando delle avventure di un pianeta lontano lontano: Zeta Reticoli. Un pianeta i cui abitanti (ma voi non lo sapete, segreto dell’area 51 shhhhhhhhhhh) si miscelano continuamente con i nostri e viceversa, passando barriere transdimensionali... (solo che su Z reticoli li chiamano più semplicemente “Frontalieri”). Strani forte quelli là, sembrano uguali a noi, a parte la storia del cioccolato e della benzina che costa meno del diesel... comunque, la serie mi sta appassionando anche perché è... tutta in un simil-italiano! e non rischio mal di testa coi sottotitoli in inglisc.
Li sto seguendo anche perché pure nel loro mondo è capitata una sfiga simile alla nostra... tipo... simile... a quella storia del COVID... però non deve essere proprio la stessa... oppure la genetica deve essere diversa perché in qualche modo sembra stiano risolvendo ( https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1440288/svizzera-tanner-ondata-coronavirus-infezione,https://www.larivista.ch/covid-19-in-svizzera-non-ci-sara-una-seconda-ondata/ ). Addirittura alla loro data astrale del 28 maggio, non solo avevano già riaperto le scuole da un pochetto ma c’erano Z-reticolesi (tale Tanner, membro della task force scientifica istituita dalla Confederazione Z-reticolese sulla Z-Covid-19) che invitavano a “rilassarsi” perché di sicuro da loro “non ci sarebbe stata una seconda ondata”.
“Forse”, ho pensato io, “perché su Z Reticoli non c’è il mare e quindi non hanno le onde”.
O forse, come insinua qualcun altro, fan storico della seria, perche’ hanno gestito il problema. Seguendo i bollettini giornalieri estivi –simili per certi versi a quelli del nostro mondo- ( https://www.tio.ch/ticino/cronaca/1458745/contagi-ticino-cantone-diffusione-emergenza ) quello che spiccava era una incredibile differenza nella comunicazione: rassicurvano, continuavano a dire “qua su Z-reticoli stiamo facendo bene, avanti cosi’”, imperterriti!
L’11 maggio (sempre data astrale, eh..) su Z Reticoli erano già riprese anche le lezioni scolastiche, (https://www.swissinfo.ch/ita/istruzione-e-covid-19_incertezza-alla-riapertura-delle-scuole-in-tempo-di-coronavirus/45751306) con qualche perplessità ma con una altissima percentuale di partecipazione. Il documento su cui si basava la ripresa prevedeva il ritorno in classe all’insegna della massima normalità, soprattutto per i più piccoli.
Il DECS (corrispondente del nostro MIUR per il canton Z-Ticino) aveva chiesto il 19 giugno (giorno del termine delle lezioni) agli istituti scolastici di prepararsi e predisporsi per l’inizio delle lezioni ad agosto secondo 3 scenari: in presenza, didattica mista, didattica da remoto (https://www.tvsvizzera.it/tvs/anno-scolastico-2020-21_come-riaprir%C3%A0-la-scuola-ticinese-/45907634 ). Il 10 agosto sarebbe seguita comunicazione del riavvio dell’anno scolastico. Se vi prendete la briga di cercare le notizie su scuola sui quotidiani locali di questo magico mondo alieno tra il 19 giugno ed il 10 agosto non troverete praticamente nulla. Niente banchi a rotelle, niente plexiglass per intenderci. Quello che troverete invece il 10 agosto sarà una decisione, quella promessa 2 mesi prima. Come auspicato le condizioni saranno tali da permettere una ripartenza in presenza (scenario 1). (https://www.tio.ch/ticino/attualita/1454183/allievi-scuola-cantone-scuole-aula ) Gli altri scenari? «Da evitare» si legge su uno dei vari quotidiani locali: “Ora le autorità auspicano che «l'anno scolastico possa cominciare bene con una scuola efficace». E Bertoli ha aggiunto: «Se remiamo tutti nella stessa direzione, penso che potremo immaginare anche un intero anno scolastico a classi complete»”, e vi invito a leggere le dichiarazioni di Bertoli (consigliere di Stato del Canton Z-Ticino e direttore del DECS), rilasciate a giustificazione della riapertura ( https://www.liberatv.ch/coronavirus/1454201/le-scuole-riapriranno-in-presenza-la-meta-dei-contagi-in-ticino-arriva-dall-estero ).
Ed adesso torno quasi seria per un attimo, torno “tra noiartri” e vi invito a leggere la documentazione che dal 19 giugno (dicannove giugno) circola sul sito del DECS: se ve la cavate in francese e tedesco potete seguire quello che è accaduto in altri cantoni. La Svizzera, come esempio di ripartenza, è interessante per diversi fattori: storicamente conta un alto numero di lavoratori che quotidianamente entrano ed escono dal territorio per tornarsene al paese d’origine (nell’ordine: francesi, italiani e tedeschi), in alcune aree (come il canton Ticino) ha avuto incidenze pari o superiori a quelle dei paesi confinanti (https://www.varesenews.it/2020/05/coronavirus-la-provincia-varese-supera-canton-ticino/928207/ ), ha un sistema sanitatio tutt’altro che pubblico...ma ha in qualche modo gestito la ripartenza, riaprendo a partire da maggio i confini ai lavoratori cosidetti frontalieri (https://www.espansionetv.it/gate/2020/04/29/canton-ticino-frontalieri-ripresa-tra-valichi-chiusi-e-treni-fermi/ ed al turismo solo dopo). Il modello di comunicazione utilizza sulla stampa locale ( e lo si può apprezzare facilmente scorrendo le versioni in lingua italiana) in questi mesi è stato ben diverso da quello che invece si è potuto osservare sulla stampa nazionale per mesi... ma non potrebbe essere altrimenti. se da noi chi sostiene che “la seconda ondata non ci sarà “ viene etichettato come negazionista, in Svizzera questa affermazione discende proprio da chi presiede l’analogo del nostro CTS. Emblematica per me la gestione della ripartenza scolastica rispetto a quanto sta accadendo qua in Italia. In Svizzera, a maggio come oggi, la ripartenza sembra essere compatta (https://www.tio.ch/ticino/attualita/1458388/scuola-docenti-insegnanti-decs-defezioni-fare ). Si legge “Il ritorno, oggi, dei docenti in classe è stato compatto e senza defezioni significative, “Il clima che ho respirato negli ultimi giorni non era di particolare allarme, così come invece appare, ad esempio, sulla stampa italiana” “
Da cui la domanda: sono veramente alieni transdimensionali su Z-reticoli quelli di cui sto parlando, o sono lì, umani come noi, incastrati tra Francia e Italia (e Germania ed Austria)?
... o meglio le domande: pazzi questi svizzeri, senza l’obbligo delle mascherine dopo le 18:00? Pazzo il loro comitato tecnico (che spesso e volentieri si rifà semplicemente all’OMS) ed il loro MIUR? Miglior gestione mondiale della pandemia quella Italiana?
Le risposte datemele voi, a partire dal 14 settembre, su questi schermi
Epilogo: “e ma i transdimensionali?” “eddaiiiii! Ebbastaaaaa! sospensione della realtà e guardati ‘sta SciFi senza rompere, che adesso voglio capire come va a finire con gli umani...pop corn?”
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