...per que' pochi scherzucci di dozzina
e mi gabella per antivaccinesco
perché metto le birbe alla berlina...
Sono assolutamente incorreggibili: ideologia vaccinale e tagli alla sanità.
"Ci saranno e ci saranno ancora quelli che lavorano contro i vaccini e
quelli lì dovranno essere zittiti, non bisognerà nemmeno dargli il
diritto di parola da nessuna parte, lo dico a tutti, giornalisti,
politici e tecnici perché davvero qui questa volta non scherziamo più"
Così Andrea Romano su La7 (https://www.la7.it/…/vaccino-anticovid-andrea-romano-pd-sta…)
Quale tecnico ha mai lavorato "contro i vaccini"? Mistero. Ma forse il
riferimento è al bersaglio preferito dell'informazione mainstream di
questi tempi, cioè Crisanti col suo "Non farò il vaccino a gennaio".
L'intervento di Romano è interessante: allude chiaramente alla storia
"due vaccini" che era venuta fuori su Repubblica. Quindi chi deve essere
zittito non sono i soliti tre gatti, ma qualcun altro, cioè chi critica
il piano governativo di dispiegamento di vaccini antiCOVID a partire da
gennaio.
Ed è un piano allucinante, perché sicuramente nessuno dei
due vaccini sarà approvato prima della fine dell'anno corrente in Europa: riguardo al
vaccino Pfizer EMA ha detto che a dicembre potrebbe esprimere un parere
(che è cosa ben diversa da un'approvazione), e niente più; sul vaccino
Oxford-AZ ormai i tempi scivolano in avanti, FDA ha richiesto un
supplemento di trial e anche se l'azienda cercherà l'approvazione di EMA
sforbiciando dai suoi dati le incongruenze il risultato non è certo
scontato, anzi.
Quindi l'uscita di Romano suona come un "tireremo diritto, e tutti zitti".
Poi, prendendo per buoni i 3,4 milioni di dosi a gennaio, si dovrebbe
procedere con le categorie più a rischio, sanitari in primis. Ma, per
rimanere nel solco della tradizione, ci si mette avanti: "Entro
l’estate, poi, si dovrebbero vaccinare gli studenti, segnala il Corriere
della Sera, ma qui si entra nel campo dell’obbligatorietà: il vaccino
anti Covid sarà raccomandato, ma per la scuola si potrebbe puntare
all’obbligo diretto considerato che l’obbligo vaccinale c’è, sia pure
limitato a nidi e materne" (https://www.orizzontescuola.it/vaccino-entro-lestate-2021-…/).
Ritorna il 2017 in purezza.
E infatti mentre si tuona in difesa della grande offensiva
antipandemica che succede? Si apprestano nuovi tagli alla sanità, tanto
per cambiare travestiti da "razionalizzazione" (https://www.ilsole24ore.com/…/dal-2023-tagli-sanita-300-mil…)
Per carità, siamo ben lontani da quei 2 miliardi di tagli all'anno per
cinque anni che furono programmati dal governo Monti. Però sempre tagli
sono e decisi con questi chiari di luna. "Lezioni apprese dalla
pandemia", proprio.
Inutile nascondersi dietro un dito: senza gli ultimi dieci anni di tagli alla sanità pubblica avremmo affrontato molto meglio la crisi: con qualche ospedale in più, con qualche migliaio in più di medici di base e via dicendo. E anche l'ottica della minima spesa ha influenzato e pesantemente gli sforzi troppo spesso inutili che sono stati fatti per trattare i pazienti gravi. A dimostrazione che con l'ideologia di vite non ne sono mai state salvate.
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