Il ritaglio riguarda la procedura per la radiazione di Gava che conclude il suo percorso (e siete caldamente invitati a non commentare lo specifico episodio, non intendo certo difendere le tesi dell'uomo).
Alla fin fine conflitti su vaccini e omeopatia sono in buona parte beghe dentro la comunità medica, con ricadute non da poco sulla società (Wakefield non è che fosse un geometra o un farmacista) . Per questo provvedimenti di radiazione a veder bene estremamente selettivi fanno alzare le sopracciglia, se paragonati all'inazione e ai tempi bibilici che riguardano altri tipi di violazione dell'etica professionale (se qualcuno si ricorda storie di femori rotti a bella posta https://masterx.iulm.it/news/milano/gaetano-pini-ex-primario-confalonieri-a-processo-rotto-femore-per-allenarsi/).
Ma la cosa notevole è il "quando si arriva ad una conclusione, sancita dall'approvazione definitiva".
Beh, lo avete visto: quando si arriva ad una conclusione, sancita dall'approvazione definitiva, a seconda dei casi e per i motivi più vari (costo del farmaco o altro) la comunità medica fa quel che le pare
Questo gran rispetto nei confronti dei regolatori non è che sia mai stato particolarmente diffuso, tra i medici. Negli ultimi tempi poi pare che uno degli sport preferiti della comunità medica occidentale fosse lanciare sassate a FDA (e anche ad EMA), che va un po' oltre la legittima critica, e fare spallucce davanti alle decisioni dei due regolatori - che notoriamente lavorano da cani con i farmaci e bene ma troppo, troppo, troppo lentamente con i vaccini
Quindi si parla di "scienza"? Certo, come no...
E precisamente di quella scienza che tranne alcune eccellenti eccezioni (Peter Doshi) non ha niente da dire su quel che sta succedendo con certi trial.
Hic sunt leones, scrivevano sopra le regioni inesplorate dell'Africa sulle antiche carte. E, inutile girarci attorno, siamo entrati esattamente in quei territori. Mai prima dei nostri tempi sono state date autorizzazioni in via emergenziale a un vaccino. La situazione è quella che è, quindi sono state concesse. Ma siamo in terra incognita, quindi c'è solo da sperare per il meglio (non per quello che riguarda eventuali effetti collaterali, ma riguardo i risultati del dispiegamento dei vari vaccini).
Sperando per il meglio però non si può restare impassibili davanti a quel che succede, e negli ultimi giorni si è parlato e si parla di unblinding.
Si parla di unblinding riguardo ai trial di fase III dei due vaccini che ad oggi hanno una CMA in Europa, cioè quello Pfizer e quello Moderna. Era quel che avevo immortalato in uno "Screw the FDA" prima delle feste (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/2906333202918881).
In pratica di che si tratta? I membri del ramo placebo dei due trial potranno sapere se sono stati vaccinati oppure no. Nel caso del vaccino Pfizer potranno passare dal ramo di controllo al ramo dei vaccinati. E in questo modo in primis i due trial non saranno più double blinded (https://www.statnews.com/.../pfizer-and-biontech-speed.../). In secondo luogo quello Pfizer, per ora, rischia di perdere anche randomizzazione e bilanciamento tra i due rami del trial.
In breve i trial vengono depotenziati, e proprio quando più è urgente saperne di più su efficacia, durata dell'immunizzazione, etc.
Non è una buona notizia e ci si ritrova, ancora una volta, a sperare in FDA (che ci si aspetta non incoraggi la cosa). Per altri sembra non ci siano problemi, in fondo si dà la vista ai ciechi...
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