Tra il vario strame variamente sparso su media, tradizionali e non, ci fu la storia degli "anticorpi di Trump".
Ci furono echi autunnali della faccenda e la musica era sempre la stessa: non solo non c'è cura ma non ci sono neanche strumenti per la riduzione del danno che non siano farmaci generici che costano meno di un chilo di patate (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../il-vero...). Inutile chiedersi le ragioni del fenomeno, per il dibattito pubblico sulle politiche di gestione della pandemia i pozzi sono stati avvelenati precocemente e già a settembre 2020 di fatto non c'era più un dialogo tra posizioni differenti che potesse avere senso. Quanto a COVID e farmaci FDA e EMA erano stati efficamente sostituiti da alti papaveri delle politiche sanitarie italiane e opinionisti assortiti, accademici e non, e questo ovviamente in nome di un bene superiore, la politica mica c'entrava niente, figuriamoci...
Oggi comunque OMS si produce in un endorsement nei confronti di REG-COV e chiede che si trovi una soluzione per aumentare la disponibilità ed abbassare i prezzo del cocktail di anticorpi Regeneron/Roche.
Ma i problemi sono al solito di scalabilità e capacità produttiva. Mentre Regeneron ha sviluppato il farmaco, è Roche che si è preoccupata dell'industrializzazione del processo produttivo e della produzione di questi anticorpi fuori dagli USA. E Roche dice che sta lavorando al massimo della propria capacitá produttiva. Niente di nuovo sotto il sole.
Comunque ricordate che i monoclonali non funzionano, che per COVID non funziona niente se non "santo cortisone"(cit.) e i farmaci si approvano dopo pubblicazione pirrevieued...
https://www.fiercepharma.com/.../who-signs-off-regeneron... |
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