Sono andato a ripescare questo video in cui c' è quello che ormai è un notorio novax (come Cacciari del resto).
Condivido praticamente del tutto le considerazioni di Barbero, mentre faccio notare che gli argomenti di Flores D'Arcais sono dogmatici e apodittici tranne uno, a cui arriva avanti nel video: chi non si vaccina ha una probabilità più alta di finire in terapia intensiva (vero), e quindi sottrae il servizio ad altri bisognosi (malati oncologici etc). L'argomento regge nella misura in cui il servizio sanitario si trasforma in sistema sanitario - la differenza dovrebbe essere evidente - e si attribuisce al sistema in quanto pubblico un valore sociale che supera qualsiasi diritto individuale. Il che, a orecchio, va contro il dettato costituzionale che stabilisce la sanità come un diritto, non come un dovere. Questa concezione riecheggia la battaglia storica contro il diritto alla salute (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../la-battaglia...), cioè la fine del bisogno sanitario come variabile indipendente - un controsenso, chiaro, ma che nasconde un'impostazione di base: il vostro diritto alla salute esiste in funzione del budget che è stabilito per soddisfarlo, finito il budget, finito il diritto. E quanto al budget sanitario sappiamo bene cosa gli è accaduto negli ultimi 30 anni. Vogliamo dire che i cittadini sono responsabili del processo nella misura in cui hanno votato i politici che lo hanno portato avanti? Sul serio?
"Nella situazione attuale noi abbiamo persone che non hanno infranto nessuna legge a cui si negano dei diritti fondamentali", dice Barbero. Ed è un enunciato difficile da negare.
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