sabato 22 gennaio 2022

COVID E MODELLI (PER L'ULTIMA VOLTA, SUL SERIO)

Parlare di pandemia e modelli nel 2022 per me non ha ormai alcun senso. Tra i buffoni che producono buffonate, magari dicendo "Oh, non e' una previsione questa, solo un esercizio teorico" e i blasonati che continuano imperterriti a sfornarne, dopo due anni e performance che sono state quelle note, è inutile discuterne ancora, se non un'ultima volta.
L'articolo linkato merita di essere letto da capo a fondo. Quanto in media i modelli SAGE abbiano funzionato si vede benissimo dall'immagine. E veniamo al punto cruciale:
"Le difese dei modelli Sage lasciano molte domande senza risposta. Se i modelli sono solo "illustrativi" e non predicono, perché sono stati riassunti e presentati ai ministri in questo modo?
“Senza interventi in aggiunta alle misure già in atto i modelli indicano un picco di almeno 3000 ospedalizzazioni al giorno in Inghilterra".
E perché questi scenari sono stati descritti come probabili?
I modelli contano. Hanno conseguenze. Se gli scenari Sage sulla riapertura estiva fossero stati creduti il lockdown sarebbe stato esteso - con il relativo danno sociale ed economico. Se si fosse creduto ai modelli Sage per l'autunno le scuole potevano rimanere chiuse. Se solo un consiglio dei ministri di dicembre fosse andato diversamente ci sarebbero state restrizioni che i dati del mondo reale ora dicono sarebbero state completamente non necessarie"

Poi una cosa la dovrei aggiungere. Parlando di modelli a me viene da ricordare roba letta secoli fa, e precisamente questo:


Risfogliandolo, nella sua parte introduttiva questo ritrovo:


Prendiamo l'esempio del meccano. Pensiamo si chieda un modello di carrozza ferroviaria, per quanto approssimato possa venire usando quello strumento. Nel momento in cui ci viene consegnato invece un modello di gru c'è un problema. Non c'è dubbio che il modello di gru funzioni in sé, ma non è una carrozza ferroviaria, e non fa, per quanto con approssimazione e margine di incertezza, quello che fa una carrozza ferrovia, che è andare su rotaie avendo spazio per traportare merci o persone. Ma da due anni a questa parte, siccome parliamo di professionisti, c'è chi ha prodotto gru, e poi ci ha appiccicato un carrello ferroviario...

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