mercoledì 19 gennaio 2022

QUANDO LA SICUREZZA E' UN COSTO (O SOLO CARTA)

Quale è stato il motore dell'offshoring e dell'outsourcing verso la Cina, diventato compulsivo all'incirca dal 2005? I costi. E inutile girarci attorno, ambiente e sicurezza sono costi. Costi sacrosanti, sì, ma solo "da noi". Altrove no.
La sicurezza nei laboratori è cultura tecnico-scientifica: "Al di là delle leggi, i datori di lavoro e gli scienziati si ritengono responsabili del benessere di chi lavora nella struttura e del pubblico in generale. Lo sviluppo di una cultura della sicurezza - con responsabilità in basso e in alto alla catena amministrativa e scientifica - è risultata in laboratori che sono di fatto ambienti sicuri in cui insegnare, imparare, lavorare. Farsi male, per non parlare di martirio, non è più di moda" (così in "Prudent Practice in Laboratories", edito dalle National Academies of Science, Engeneering and Medicine (https://www.nap.edu/.../prudent-practices-in-the...).
Tra la citata "cultura della sicurezza" e i corsi di formazione all'italiana c'è parecchia differenza. E, generalizzando oltre i laboratori, la differenza diventa abissale quando si va a considerare quella tra le leggi italiane e la realtà del mondo.
Post testo unico 2008 un consulente mi raccontò che in un'azienda il responsabile per la sicurezza esigette di avere la Scheda di Sicurezza per... l'acqua della caldaia (se ti infili dentro la caldaia puoi annegare, se l'acqua è molto calda ti puoi scottare, voleva roba del genere).
Ad alcuni anni luce dalle disposizioni del legislatore italiano c'è il mondo reale, in cui periodicamente qualcuno muore asfissiato operando in una vasca o in una cisterna e altri, alle volte un sindacalista, più spesso un generico commentatore, dicono "se avesse avuto una mascherina..." - se avesse avuto una mascherina sarebbe morto lo stesso, non si va a uno scontro a fuoco con un coltello e con una mascherina dove serve un autorespiratore.
Ma ritorniamo a sicurezza, costi e formazione (non corsi di formazione all'italiana). La formazione, specialmente universitaria, è un problema serio, e la mancanza di formazione in materia di sicurezza ha provocato tragedie in contesti dove, in teoria, non te le aspettersti (https://cen.acs.org/.../10-years-Sheri-Sangjis-death/97/i1, per un conciso commento tecnico https://twitter.com/ChimicoSce.../status/1482762151207002113). Se contesti come quello americano hanno saputo reagire in qualche modo dopo episodi tragici, altrove le cose sono sempre state differenti: sicurezza e ambiente solo costi, per l'appunto - un motivo culturale.
Quindi non stupisce che in Cina il problema della sicurezza nei laboratori persista, e faccia vittime.

 

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