Il gruppetto della macchina del caffè di questi tempi si guarda attorno rapidamente e poi parla senza peli sulla lingua. L'ingegnere chimico spagnolo mi dice che lei me l'aveva detto, mesi fa. Vero (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/03/vacche-magre-in-arrivo.html). Oggi è tra quelli con una croce sulla schiena, per così dire: i candidati al pacchetto tagli mensili. Ovviamente lei sta mandando curriculum in giro sin da prima dell'annuncio ufficiale. L'indonesiano della Quality Assurance è nella stessa condizione e non si vede da due settimane, ufficialmente in ferie, ma in realtà a sgombrare il proprio appartamento, vendere l'auto e tutte queste cose qui. Gli altri mi chiedono che si dice ai vertici del sito. Io gli rispondo che i vertici del sito sono in attesa come tutti gli altri- e anche in quel caso si mandano curriculum in giro, con estrema discrezione, ma questo non lo dico. Quando arrivano email del Managing Director globale vengono aperte con ansia. Ovviamente tra quelli che sentono, sondano, mettono in giro la voce "disponibile" tra gli headhunter ci sono io (avere un giro di contatti tra gli headhunter può essere utile).
C'è gente che nel sito ci ha letteralmente passato la vita (lavorativa). E si interroga sul proprio futuro, perché non conosce niente altro. E poi ci sono gli altri, come me, come la gente alla macchinetta del caffè. E gli altri hanno in comune una cosa: sono dei sopravvissuti, che di crisi ne hanno vissuta almeno una, prima della presente. Quindi sanno annusare i segni in anticipo, sanno quando mettersi di nuovo a cercare.
Di sopravvissuti alle crisi della chimica farmaceutica, italiana e non, ce ne sono parecchi, Altri hanno finito per diventare assassini e/o suicidi (https://www.cbsnews.com/news/updated-suicide-follows-stabbing-linked-to-pfizer-layoffs/). Il fatto che mi è rimasto più impresso è stato quello del licenziato che sgombra la scrivania portandosi via le cose nel classico cartone, arriva nel parcheggio e si uccide (https://hudsonvalley.news12.com/police-pfizer-worker-kills-self-in-pearl-river-34721086). Altri si sono ricollocati più o meno facilmente, ma per quelli a cui è capitato sui 50 anni il discorso è molto diverso. A me è capitato e sono sopravvissuto, per tanti altri non si può dire lo stesso. Si tratta di un contesto in cui quali siano i tuoi risultati, beh, possono fare la loro figura su un Curriculum Vitae (ottima cosa), ma nelle condizioni del momento dove sei (azienda ma anche nazione) questo conta 0. Ciò non vuol dire che i cinici sopravvivono (le crisi aziendali sono come le inondazioni, diceva un mio collega, chi galleggia è perlopiù legno secco o altra materia assai meno nobile). Vuol dire che se sopravvivi nel settore un tasso minimo di cinismo assoluto lo hai sviluppato, sempre che tu non sia un galleggiatore (il che implica aver sviluppato qualcosa di molto peggio).
Questa è la storia da cui vengo e la realtà in cui vivo: "They need you until they don't". Detto ciò...
Detto ciò questo mi ricorda qualcosa e si può immaginare cosa non sia stata l'operazione CS.
Non è stato qualcosa per incassare il classico caffè dal web. Thanks for nothing a chi parlava di clickbaiting.
Non è stato qualcosa per "essere funzionale a...". Qua sopra non si è mai voluti essere funzionali a qualcuno, anche se qualcuno ha usato funzionalmente quello che si scriveva, una volta da una parte, una volta dall'altra. Thanks for nothing, guys, non abbiamo mai fatto un pezzo di strada assieme in realtà, avete usato quando vi andava bene e via.
Non è stato qualcosa per "parlar male della scienza" se per "scienza" si intendono, in astratto, discipline scientifiche: del mio mestiere, che è basato su una discliplina scientifica, non ho mai parlato male e soprattutto sono perfettamente in grado di svolgerlo nella fascia più alta del settore (se qualcuno non ci crede affar suo, ma quando per pura ipotesi un suo parente sarà salvato dal nuovo miracoloso antitumorale, beh, sorry, da parte mia la sua produzione non era intesa per renderti felice) . Quanto a parlar male di quello che sui social media passa per scienza, beh, era un atto dovuto nella maggior parte dei casi. Perché in un contesto come quello della mia vita professionale certi pezzi di scienza attivi sui social forse potrebbero galleggiare nelle crisi come il legno secco o la materia meno nobile di cui sopra, ma quanto ad avere le credenziali per saltare altrove... sui foot soldiers dell'ascienza social, laureatiinqualcosadiscientifico etc sorvolo, nel senso letterale del termine. Thanks for nothing, "scienza" sui social.
E anche a quelli che mi condividevano con nel profilo il simbolo di iniziative politiche fallimentari nate aberranti (tipo Italia Sovrana e Popolare, voti comunista e eleggi Pennetta o un fascio)... Thanks for nothing, guys.
Nonostante tutti costoro, senza controparte social etc etc dopo quasi un anno i numeri sono andati avanti e sono numeri che costituirebbero il sogno più bagnato di questo mondo. Ma anche solo la differenza: 30.000 visualizzazioni polluzione immediata, per qualcuno. A me i numeri servono solo per dire: thanks for nothing, 722.924 times.
La cosa che invece continua a stupirmi in una certa misura sono i risultati conseguiti nel tempo dall'operazione, che alla fine una sua collocazione definitiva l'ha trovata (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2023/02/perche-sono-contento-che-sinistrainrete.html). Se non definitiva, almeno di medio termine.
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