mercoledì 24 aprile 2024

PER IL 25 APRILE

 

Sergio Solmi

Grazie sien rese ai ciechi

iddii ridenti, che il poeta trassero

di morte e dalla nera muda al gaio

giorno del camerone dove cantano

i giovinetti partigiani.

Aprile

dolce dormire, s’anche aspra s’ingorga

nelle bocche di lupo la sirena,

passa la conta, o sparano i tedeschi

sulle mura. Reclino

sul gomito piegato il mallo vergine

della capigliatura, dentro il sonno

fiducioso calati come in grembo

della madre al lontano

tempo dell’altra vita, oggi vi guardo,

miei quasi figli, fatti miei fratelli

da antica giovinezza che m’ha gonfio

il cuore all’improvviso, poi che il raggio

di miele della primavera cola

tra le sbarre, sull’impiantito stampa

riquadri luminosi, ed alle nostre

gracili vite a oscuro esito offerte

misura a lento passo eguale giorno.

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