mercoledì 11 settembre 2024

AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO: NON-SOLUZIONI DI DESTRA A UN PROBLEMA CHE LA DESTRA PEGGIORERA'

 

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=124131

Una proposta di legge di destra e autoritaria che piacerà molto a buona parte dei sedicenti democratici paladini dei diritti, perché per anni ho sentito invocare la revoca dell'accesso "gratuito" alla sanità per questa o quella categoria - e andando a memoria, questo tipo di invocazioni non venivano da "fascisti", anzi.

Ma è meglio partire dalle radici dei conflitti tra medico/sistema sanitario e pazienti. Il contenzioso sanitario in Italia è in crescita da anni, "Il numero dei contenziosi in ambito sanitario sembra essere in continua crescita, con circa 30 mila casi ogni anno. A fine 2022 sono stati registrati 3 milioni 829mila casi pendenti nei tribunali... Tra le azioni legali più comuni intentate, i pazienti lamentano negligenza medica, violazione della privacy, diffamazione, mancato rispetto degli standard di cura, frode sanitaria, omicidio colposo e molti altri aspetti." E' l'immagine di una crescente disfunzionalità che provoca un crescente attrito tra cittadini con il diritto costituzionale di essere curati e un sistema con il suo personale che queste cure riesce a garantirle sempre meno.

Ma quali sono le dinamiche del contenzioso?

Da cosa origina il contenzioso tra medico e paziente?

Anche la migliore gestione clinica non può impedire che emergano, talvolta, momenti di tensione tra medico e paziente.

In modo abbastanza ovvio, il contenzioso ha spesso origine da un errore tecnico del medico, in conseguenza del quale il paziente abbia riportato un danno obbiettivamente apprezzabile – abbia cioè accusato l’insorgenza di una nuova malattia, o il peggioramento di una malattia già sofferta – frequentemente enfatizzato come tale da colleghi senza troppi riguardi.

Frequentemente, tuttavia, il danno è solo valutato come tale, soggettivamente, dal paziente, il quale ritiene di aver subito – per un motivo o per un altro – un torto dal suo curante.


E questo in un sistema "normale" che normalmente funziona. Ma nella parte più sfasciata di un Sistema Sanitario Nazionale ridotto al lumicino? Che cosa può succedere quando si passa dal contenzioso alla collera e alla furia non mediate lo vediamo sulla cronaca.

Questo non è in nessun modo giustificare gli aggressori, ma semplicemente guardare in prospettiva un fenomeno che perlopiù è inerente alla parte del paese a sud di Roma. Ed è fin troppo facile prevedere che con l'autonomia differenziata la situazione delle aggressioni al personale sanitario non potrà che peggiorare. E guarda caso l'autonomia differenziata è una cosa che è stata voluta dalla maggioranza in cui sta chi propone questa legge.

Riguardo alla proposta di legge mi sembra l'ennesima deleteria sparata per fare immagine - nutro sempre forti dubbi nei confronti dell'introduzione di nuove fattispecie di reato per reati che sono già adeguatamente punibili (aggressione a pubblico ufficiale nel caso dei medici, per gli infermieri la cosa è più dibattuta). E poi notate bene il dettaglio in evidenza, riguardo la proposta di legge: senza costi per lo Stato. Sia mai che lo Stato Italiano spenda per qualcosa di diverso da armi e interessi sul debito pubblico...

E poi pensate a una cosa: pure un ergastolano ha diritto ad essere curato gratuitamente... ma forse anche questo è qualcosa a cui prima o poi si vorrà mettere rimedio.

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