sabato 9 febbraio 2019
TBC, MSF E I FARMACI: MAI UNA GIUSTA
La battaglia di Médecins Sans Frontières contro la proprietà intellettuale nel farmaceutico è una cosa lunga e penosa, invariabilmente declinata come "strappiamo il monopolio all'innovatore che ha privatizzato conoscenze di pubblico dominio e passiamolo al genericista indiano - che potrà farci i soldi ma facendo risparmiare noi".
Notare che il Brasile per gli antiretrovirali ha trattato con Gilead, e con successo. Ma la linea MSF non prevede trattative, ma sempre e comunque diniego del rilascio o disconoscimento del brevetto perché ci sia qualcun altro che produca il farmaco low cost (di solito un genericista indiano). E quando Gilead ha trovato un'accordo con i produttori indiani per Sofosbuvir (il famoso anti HepC), MSF ha chiesto ai produttori indiani di disconoscere l'accordo per appoggiarli nella richiesta di rigetto del brevetto. Insomma, un postulato ideologico. (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/02/epatite-c-medecins-sans-frontieres-vs.html)
La questione della TBC (e soprattutto di quella resistente e multiresistente) non è diversa da altre: servono antibiotici nuovi, e con i micobatteri la storia è una storia a parte (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/10/antibiotici-cicloserina-e-ossazolidinoni.html).
Quindi, mediamente, l'industria dalla TBC si tiene lontana. E quel che c'è stato di nuovo, beh, risente dell'impostazione "fatto in estrema economia", fino ad arrivare ad autentici sconci (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/05/fatto-coi-piedi-mandato-nelluomo-calci.html).
La Bedaquilina, l'ultimo farmaco approvato contro TBC da FDA (2012) è stato approvato solo per TBC multiresistente e TBC estremamente resistente, e pure col fast track, perché non esisteva niente di meglio. Roba della Janssen, quindi J&J. E mi ha sempre sconvolto.
Perché una delle cose che sono richieste ad candidato farmaco è che sia ok con i test di tossicità in vitro e in particolare con alcuni, tra cui spicca l'inibizione hERG. Inibire hERG non è bello, perché se inibisci hERG ottieni infarti. Ebbene la Bedaquilina sarà anche l'ultima arma contro infezioni letali, ma ha un profilo fetido quanto i più fetidi antibiotici di ultima risorsa, forse di più: inibisce hERG, infatti. Quindi il paziente in trattamento deve essere sottoposto a monitoraggio cardiaco, e a seconda dei casi il trattamento deve essere interrotto (che per la TBC vuol dire aprire la strada a varianti resistenti alla bedaquilina, se l'interruzione arriva prima della fine prevista del trattamento).
Definire la Bedaquilina "sicura" è come definire "atossico" il cisplatino. Servono nuovi strumenti contro la TBC multiresistente e peggio? Devono essere fatti adeguati investimenti. Possono essere privati o pubblici. Ma devono essere adeguati.
https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/per-la-prima-volta-due-sopravvissute-alla-tubercolosi-sfidano-i-brevetti-sui-farmaci-in-india/
EPATITE C - MEDECINS SANS FRONTIERES VS GILEAD
(2017)
Mi era sfuggita la campagna in corso di MSF contro Gilead sul sofosbuvir. Secondo MSF " Nel frattempo, alcuni studi hanno dimostrato che produrre il farmaco costa meno di 1 dollaro a pillola.". Ovviamente non c'è alcun riferimento a questi studi citati. Una pillola di sofobusvir contiene 400 mg di principio attivo e con i soliti conti verrebbe il sofosbuvir a 500 euro il chilo. Considerato che in quantità industriali l'uridina (il materiale di partenza) di produzione cinese e qualità incognita viene 250 dollari al chilo, la cosa è del tutto ridicola. Come è francamente ridicola la contestazione del brevetto europeo sul sofosbuvir con questa motivazione: "Questo brevetto può essere contestato. La scienza che c’è dietro il Sofosbuvir non ha nulla di innovativo" Vediamo un po'... ok, ProTide come tipo di approccio è vecchio di più di vent'anni: e allora com'è che per avere un antivirale per l'epatite C come questo abbiamo aspettato il 2013? Del resto l'affermazione è di Aliénor Devalière, laurea in legge, master in lobby e politiche europee (curioso corso di specializzazione), un corso estivo di politiche farmaceutiche, EU policy and advocacy advisor per MSF: una con una lunga esperienza nella ricerca farmaceutica, quindi, e un notevole bagaglio culturale al riguardo - voglio dire, neanche esperienza come patent attorney... Comunque è passata la primavera, è passata l'estate, e ancora nessuna nuova sul fronte di questa brillante iniziativa.
L'entusiasmo di questa advocacy di MSF potrebbe essere riacceso dal fatto che Gilead in Cina è andata sotto (beh, Cina, brevetti di aziende estere, una barzelletta), perdendo l'appello sulla concessione del brevetto. A vincere è stata I-MAK, un'altra ONG, e la cosa merita un post a parte, ve lo garantisco.
Ritorniamo a MSF. Probabilmente che sofosbuvir può costare 1 euro a pillola lo ha raccontato a MSF uno dei loro amici genericisti indiani, quelli con cui si erano schierati ai tempi del procedimento sul brevetto indiano del Glivec Novartis. I quali genericisti indiani, visto che Gilead ha ottenuto il brevetto indiano, hanno pagato una concessione per coprire i paesi africani, arabi e asiatici. E MSF li ha invitati a rigettare la concessione per produrre il generico per i fatti loro, al più basso prezzo possibile - storia di due anni fa (http://www.msf.org/en/article/indian-generic-companies-should-reject-gilead’s-controversial-hepatitis-c-‘anti-diversion’). Non sembra che l'invito sia stato accolto, chissà perché (il genericista indiano pensa al business, non a fornire agli eroici medici senza frontiere farmaci a costo 0).
Quindi quest'anno MSF si è opposta al brevetto europeo con gli stessi argomenti della famosa sentenza indiana sul Glivec. Viene da pensare che mancando le competenze abbiano pensato di riciclare il materiale del procedimento indiano.
Ma si, uniamoci a questa lotta per i diritti sanitari, combattiamo per il diritto a curarci con principi attivi macinati in un sottoscala in India o Cina.
Signori, continuate così, fate chiaramente capire che volete gli antivirali e li volete gratis o quasi anche in Europa dove DOVREBBERO essere interamente a carico dei servizi sanitari nazionali. Eccola qua, MSF che si getta nella battaglia per il taglio selvaggio della spesa farmaceutica pubblica europea.
In questa ottica la lotta per l'accesso ai farmaci prende un aspetto un poco più ambiguo, quasi sinistro, vero?
Concludo con un commento a voce sulla vicenda da parte di un vecchio ex direttore tecnico di stabilimento chimico-farmacutico: "Vogliono una pillola di sofosbuvir a 1 euro? Se le facciano loro".
http://www.repubblica.it/salute/2017/03/27/news/medici_sensa_frontiere_all_europa_via_il_brevetto_dal_farmaco_anti_epatite_c_-161554570/
http://www.medicisenzafrontiere.it/notizie/news/epatite-c-ci-uniamo-all’azione-europea-contro-il-brevetto-del-sofosbuvir
giovedì 7 febbraio 2019
PACCHETTI IDEOLOGICI: OCASIO CORTEZ
Il contributo antropico alla CO2 nella biosfera e nell'atmosfera è un problema reale dalle molte facce. E' stato declinato assai raramente in modo corretto sui grandi media, il più delle volte con toni apocalittici (Al Gore dichiarò che le calotte polari si sarebbero sciolte entro il 2018, per esempio). Tanto per cambiare i modelli climatici sono roba estremamente complessa e siamo ben lontani dall'avere a portata di mano tutte le chiavi che servono ad aprire la porta delle previsioni solide e affidabili. La NASA, raccogliendo dati sull'attività solare e sulle temperature dell'alta atmosfera ha finito per dichiarare che stiamo andando verso un nuovo periodo di minimo solare (l'ultimo fu il Minimo di Maunder, correlato alla "piccola era glaciale tra XVI e XVII secolo", https://science.nasa.gov/…/news-art…/solar-minimum-is-coming). E questo sta già cambiando le carte in tavola, e non poco (Rubbia una trentina d'anni fa si era espresso in questo senso, ma non gli fu prestata tutta questa attenzione).
Ma il "non c'è più tempo", "L'apocalisse climatica sta arrivando" è un leit motiv di un certo settore politico, fa parte del pacchetto ideologico di millennials e Gen Z, a sentire la stessa Alexandria Ocasio Cortez, deputata americana, convinta che la fine del mondo da riscaldamento globale arriverà entro 12 anni (https://eu.usatoday.com/…/ocasio-cortez-climate…/2642481002/).
Oltre a questo apocalitticismo Ocasio Cortez ha fatto parlare di sé a causa di un'audizione sui fondi NIH, le cui conclusioni possono essere riassunte in "NIH (il pubblico) finanzia la ricerca da cui vengono fuori farmaci costosissimi su cui Big Pharma ricava grandi profitti senza che per lo stato ci sia nessun ritorno".
Il che è una monumentale idiozia, ben radicata anche nei crani di molti accademici, nonché alla base di tante discussioni sul "delinking".
La ricerca di base finanziata dal pubblico *se va bene* individua target, bersagli per un possibile farmaco (assai più raramente molecole capaci di fare il lavoro nell'uomo). Per molti, specialmente nel mondo accademico, una volta individuato il target quel che serve per avere il farmaco sono "dettagli tecnici" (il che la dice lunga su quanto molti accademici del campo life sciences tendano a collocarsi in cima alla catena alimentare delle scienze, e il problema è che i grandi media e gente come Ocasio Cortez gli danno retta).
L'espansione di "dettagli tecnici" in realtà oltre a svariate centinaia di milioni di spesa comprende:
1) Trovare un composto che colpisca il bersaglio
2) Lavorarci sopra affinché sia di tossicità trascurabile nelle concentrazioni a cui è attivo e che rimanga in circolo quanto basta per svolgere il suo lavoro.
3) Elaborare un processo produttivo commerciale solido che rispetti gli standard richiesti a un prodotto farmaceutico
4) la parte più costosa, svolgere i trial clinici, che il più delle volte falliscono, e spesso perché è proprio il target ad essere sbagliato (un esempio su tutti: Alzheimer e ipotesi amiloide).
Ignoranza e ideologia vanno sempre a braccetto, anche quando vengono etichettati come "coscienza scientifica".
mercoledì 6 febbraio 2019
SCHEDATURA
Ormai non si sta parlando più di una specifica politica sanitaria nazionale. La questione vaccinale è diventata un paradigma politico internazionale. "No jab, no play" e poi "No jab, no pay" in Australia (quali emergenze epidemiche in oceania?), obbligo in Argentina, l'esitazione vaccinale dichiarata uno dei dieci problemi della sanità mondiale da OMS.
Al che quel convegno in senato del 6 ottobre 2018, "Global Health: l'Italia driver di best practices" (https://www.facebook.com/1971621999723344/photos/a.1971629826389228/2264080347144173/?type=3&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22O%22%7D), davvero era l'indicatore che il tema è diventato un tema globale e gepolitico. Che viene spesso declinato su scala locale in modo gratuitamente coercitivo.
A questo punto la mia impressione che ci sia dietro un'idea globale "più prevenzione, meno cure" non appare così peregrina (anche perché ho perso il conto dei documenti che l'hanno declinata negli anni). In questo quadro si inserisce l'incresciosa posizione ONU su "Noncommunicable diseases " e alimentazione, con l'allegata polemica su parmigiano e prosciuttto.
La nuova conduzione del ministero della salute non mi piace. Non mi è piaciuto come è stato trattato il tema delle immunizzazioni, non mi è piaciuta la nuova AIFA all'opera (nuova governance farmaceutica, verrà rimborsato solo il farmaco meno costoso, due miliardi di minore spesa stimati). La netta impressione è che il ministero abbia sposato con entusiasmo la linea "più prevenzione meno cure" (e meno spesa per cure) - poco simpatico anche il triplicare la somma del contributo per le ispezioni AIFA.
Ma con le modalità di creazione dell'anagrafe vaccinale nazionale, beh, qui siamo un pezzo in là.
Qua la patologia non è più il morbillo, l'epatite B o l'influenza. Qua la patologia diventa la critica/dissenso nei confronti di un qualsiasi vaccino, e contemporaneamente si prende a calci nei denti qualsiasi principio di privacy dei dati sanitari individuali e si registra la difformità di opinione di ogni cittadino anche al di fuori dell'attuale fascia di età dell'obbligo vaccinale. Dovremo spiegare le motivazioni delle mancate vaccinazioni antiinfluenzali, antipneumococciche, anti zoster, che rimaranno registrate in un database pubblico?
venerdì 1 febbraio 2019
ANDA E RIANDA BIS (PERCHE' CAMBIARE PROCESSO PRODUTTIVO DI UN GENERICO SENZA DIR NIENTE E' GRAVE)
"Le richieste di autorizzazione per farmaci generici sono dette "abbreviate" perché non richiedono generalmente dati preclinici o clinici per stabilirne sicurezza ed efficacia (sono già noti dal farmaco dell'originatore, NdCS)....
On modo in cui chi fa richiesta dimostra che il prodotto generico si comporta nello stesso modo del farmaco dell'originatore è misurare il tempo in cui il generico raggiunge il flusso sanguigno in volontari sani. Questa dimostrazione di bioequivalenza dà la velocità di assorbimento o la biodisponibilità del generico, che può essere confrontata con il farmaco dell'originatore" (è tollerato uno scarto di +/- 20% rispetto allo standard di riferimento).
Il materiale con cui viene effettuato il test di bioequivalenza è quello dei cosiddetti bio-batch: tre lotti di scala commerciale ottenuti con il processo dichiarato nel Drug Master File allegato alla Abbreviated New Drug Application (ANDA). E deve essere così, perché solo in questo modo la bioequivalenza misurata (e il profilo delle impurezze) sono rappresentativi del farmaco che verrà somministrato ai pazienti. Quindi se sbrigata la pratica poi si inizia a fare quel che ci pare (come nel caso dei sartani) sicurezza ed efficacia non sono garantite gran che, per usare un eufemismo. E nel caso dei sartani si parla poi non di "possibile cancerogeno" ma di un genotossico ad alta potenza di quelli che EMA proprio non voleva vedere neanche in tracce (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/11/ndea-nel-valsartan-mylan-regolazione.html).
Come faceva notare un funzionario FDA tempo fa tutto questo si basa sulla buona fede del produttore, che molto spesso è assente, specie quando lavora lontano dagli occhi dei regolatori occidentali...
La cosa è finita sulla grande stampa anglosassone, in passato, con il caso degli antiretrovirali-spazzatura Ranbaxy (http://fortune.com/2013/05/15/dirty-medicine/) e anche, se pur con meno enfasi, quando GVK Bio è stata beccata a confezionare bioequivalenze false "à la carte", provocando solo in Europa il ritiro di qualche centinaio di specialità farmaceutiche generiche (https://www.fiercebiotech.com/regulatory/gvk-feels-sting-after-data-scandal e questa storia di bioequivalenze taroccate non è certo un caso isolato, se avete letto l'articolo di Fortune del precedente link).
Quando i soliti noti (analisti di Ernest&Young o McKinsey più altri minori) iniziarono nei primi anni 00 a parlare di "sovracapacità produttiva GMP in occidente" (GMP sta per Good Manufacturing Practices, Norme di Buona Fabbricazione) preparavano a questo salto verso l'Asia che prima ha provocato profitti da minori costi E risparmi ai sistemi sanitari per poi provocare l'accelerazione della crisi deflattiva che ha portato al crollo di Teva (-30% workforce globale nel 2018) e l'abbandono totale o parziale dei generici da parte di Sanofi e Novartis.
https://www.fda.gov/Drugs/DevelopmentApprovalProcess/HowDrugsareDevelopedandApproved/ApprovalApplications/AbbreviatedNewDrugApplicationANDAGenerics/default.htm
giovedì 31 gennaio 2019
RISPOSTE E VIA DICENDO
La risposta di Loretta Bolgan a Marco Bella è arrivata qua sopra nei commenti, in messaggi privati e quant'altro una decina di volte e passa, quindi direi che un mio veloce commento è d'uopo, fermo restando il fatto che Bella non ha bisogno del sottoscritto per sostenere le ragioni non sue, ma delle analisi chimiche fatte decentemente, e lo ha fatto (https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/30/viagra-nei-vaccini-lordine-dei-biologi-mi-invita-a-ripetere-le-loro-analisi-peccato-non-sia-possibile/4935228/?fbclid=IwAR098KNVroR1H1dnPqtjClIqLWOeCMEnUAEEmV1pWEdUEJOtfDXl1BJkDwg). Mi unisco all'appello: cacciate fuori cromatogrammi e masse, così si inizia a vedere qualcosa.
Ma ritorniamo sulla risposta della Bolgan.
http://www.onb.it/2019/01/29/vaccini-analisi-e-le-inesattezze-dellonorevole-chimico-lettera-aperta-al-dottor-bella/?fbclid=IwAR3wcmuKvxwYVBaiq6DD3foeEEK3V7EqjiqjTI_GRUuKP8TxyyELSthyePY http://www.onb.it/2019/01/29/vaccini-analisi-e-le-inesattezze-dellonorevole-chimico-lettera-aperta-al-dottor-bella/?fbclid=IwAR3wcmuKvxwYVBaiq6DD3foeEEK3V7EqjiqjTI_GRUuKP8TxyyELSthyePY
Punto primo: abbiamo capito che è uno screening. Ma uno screening senza conferme vale niente, e soprattutto non fornisce elementi quantitativi, per i quali servono gli standard di tutti gli analiti che si stanno cercando con cui si fanno le curve di taratura etc. E invece, non per scritto ma nelle interviste le quantificazioni sono state fatte, senza vergogna (si è parlato di x microgrammi o x nanogrammi).
Avendo nel precedente millennio lavorato brevemente a controlli alimentari nel pubblico, in quel contesto lo screening non aveva valore legale. L'analisi aveva valore legale solo dopo la conferma (perché a seconda del tipo di screening che si fa i falsi positivi possono costituire una percentuale imponente).
Punto secondo: SACI ionizza ma non frammenta. Ok, la usano in pochi intimi (come SANIST), ma va bene, a parte il fatto che le analisi sono state dichiarate SACI/ESI-LC-MS (quando è stata usata SACI, quando ESI? Boh). Viene citato Mass Spectrometry Reviews, https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/mas.20143. E qui va un po' meno bene, perché si dice che la tecnica è stata utilizzata con successo con droghe, aminoacidi e steroidi. Per i peptidi? "Despite the good results achieved in this application, new studies should be performed to better clarify the advantages of SACI in the analysis of peptides" Per le proteine? "Only an application has been actually reported in the analysis of intact proteins... Probably, a TOF analyzer may be better suited for this application" (e chi l'avrebbe detto...). Quindi nei casi in cui è stata usata, SACI è stata impiegata per composti per cui non si sa quanto funzioni solidamente e per cui ci sono metodi ben stabili che funzionano meglio (MALDI-TOF), ovvero non si sa bene quanto SACI frammenti o meno macromolecole perché come visto prima funziona bene su quelle piccole (aminoacidi, farmaci).
E allora non era meglio fare MALDI-TOF per la frazione proteica da una parte (dopo desorbimento delle proteine) e una bella estrazione in acetonitrile delle polveri o del secco per cercare piccole molecole, come fanno i comuni mortali?
Punto terzo: massa e identificazioni. Vero che per pesi molecolari grandi la massa può dare identificazioni univoche e sicure. Ma con quello che non è stato fatto o su cui si è completamente taciuto: MS-MS. Si piglia lo ione non frammentato e lo si frammenta. Il pattern di frammentazione è caratteristico e registrato nei database (quelli che sono stati usati). Quindi, o si cacciano i dati MS-MS o questi discorsi li porta via il vento, perché sulla base del solo peso molecolare si va avanti poco.
Il resto sono ripetizioni di quanto sopra, più discorsi sugli isomeri che senza MS-MS non hanno senso, di nuovo "era uno screening" e il resto sono errori di battitura. Last but not least: non che un'analisi o viene pubblicata su una rivista peer reviewed o non vale. Certificati di analisi vengono rilasciati in continuazioni, basta firmarli. Quindi per cercare, che ne so, il glifosato, o il viagra, serve uno standard e due giorni di lavoro, a prenderla con calma infinita. Non servono i mesi.
Insomma, il tutto è in linea con quanto finora prodotto, con un po' di bibliografia (che nessuno leggerà, tranne qualche scemo tipo lo scrivente) buttata lì a far fumo.
Comunque Antonello Zedda ha retwittato la storia "esavalente e parmigiana di melanzane" (http://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/esavalente-diserbanti-e-parmigiana-di.html) dicendola buona per un confronto su megliodiniente radio, mi sono detto disponibile, ed è stata fatta la proposta taggando l'Ordine Nazionale dei Biologi. Per ora nessuna reazione. Niente.
Ma ritorniamo sulla risposta della Bolgan.
http://www.onb.it/2019/01/29/vaccini-analisi-e-le-inesattezze-dellonorevole-chimico-lettera-aperta-al-dottor-bella/?fbclid=IwAR3wcmuKvxwYVBaiq6DD3foeEEK3V7EqjiqjTI_GRUuKP8TxyyELSthyePY http://www.onb.it/2019/01/29/vaccini-analisi-e-le-inesattezze-dellonorevole-chimico-lettera-aperta-al-dottor-bella/?fbclid=IwAR3wcmuKvxwYVBaiq6DD3foeEEK3V7EqjiqjTI_GRUuKP8TxyyELSthyePY
Punto primo: abbiamo capito che è uno screening. Ma uno screening senza conferme vale niente, e soprattutto non fornisce elementi quantitativi, per i quali servono gli standard di tutti gli analiti che si stanno cercando con cui si fanno le curve di taratura etc. E invece, non per scritto ma nelle interviste le quantificazioni sono state fatte, senza vergogna (si è parlato di x microgrammi o x nanogrammi).
Avendo nel precedente millennio lavorato brevemente a controlli alimentari nel pubblico, in quel contesto lo screening non aveva valore legale. L'analisi aveva valore legale solo dopo la conferma (perché a seconda del tipo di screening che si fa i falsi positivi possono costituire una percentuale imponente).
Punto secondo: SACI ionizza ma non frammenta. Ok, la usano in pochi intimi (come SANIST), ma va bene, a parte il fatto che le analisi sono state dichiarate SACI/ESI-LC-MS (quando è stata usata SACI, quando ESI? Boh). Viene citato Mass Spectrometry Reviews, https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/mas.20143. E qui va un po' meno bene, perché si dice che la tecnica è stata utilizzata con successo con droghe, aminoacidi e steroidi. Per i peptidi? "Despite the good results achieved in this application, new studies should be performed to better clarify the advantages of SACI in the analysis of peptides" Per le proteine? "Only an application has been actually reported in the analysis of intact proteins... Probably, a TOF analyzer may be better suited for this application" (e chi l'avrebbe detto...). Quindi nei casi in cui è stata usata, SACI è stata impiegata per composti per cui non si sa quanto funzioni solidamente e per cui ci sono metodi ben stabili che funzionano meglio (MALDI-TOF), ovvero non si sa bene quanto SACI frammenti o meno macromolecole perché come visto prima funziona bene su quelle piccole (aminoacidi, farmaci).
E allora non era meglio fare MALDI-TOF per la frazione proteica da una parte (dopo desorbimento delle proteine) e una bella estrazione in acetonitrile delle polveri o del secco per cercare piccole molecole, come fanno i comuni mortali?
Punto terzo: massa e identificazioni. Vero che per pesi molecolari grandi la massa può dare identificazioni univoche e sicure. Ma con quello che non è stato fatto o su cui si è completamente taciuto: MS-MS. Si piglia lo ione non frammentato e lo si frammenta. Il pattern di frammentazione è caratteristico e registrato nei database (quelli che sono stati usati). Quindi, o si cacciano i dati MS-MS o questi discorsi li porta via il vento, perché sulla base del solo peso molecolare si va avanti poco.
Il resto sono ripetizioni di quanto sopra, più discorsi sugli isomeri che senza MS-MS non hanno senso, di nuovo "era uno screening" e il resto sono errori di battitura. Last but not least: non che un'analisi o viene pubblicata su una rivista peer reviewed o non vale. Certificati di analisi vengono rilasciati in continuazioni, basta firmarli. Quindi per cercare, che ne so, il glifosato, o il viagra, serve uno standard e due giorni di lavoro, a prenderla con calma infinita. Non servono i mesi.
Insomma, il tutto è in linea con quanto finora prodotto, con un po' di bibliografia (che nessuno leggerà, tranne qualche scemo tipo lo scrivente) buttata lì a far fumo.
Comunque Antonello Zedda ha retwittato la storia "esavalente e parmigiana di melanzane" (http://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/12/esavalente-diserbanti-e-parmigiana-di.html) dicendola buona per un confronto su megliodiniente radio, mi sono detto disponibile, ed è stata fatta la proposta taggando l'Ordine Nazionale dei Biologi. Per ora nessuna reazione. Niente.
mercoledì 30 gennaio 2019
SOTTO IL CAMICE, NIENTE?
By Starbuck
Si stava prospettando un weekend tranquillo ed al limite dello spensierato, poi però per fortuna ci sono gli amici che ti riportano in questo piano astrale: “Se vuoi rovinarti il week end guardati su youtube il discorso conclusivo del convegno "Vaccinare in sicurezza" “.
Sono restia: sono le 18:00 del pomeriggio, avrei altro da fare, temporeggio un po’. D’altronde sono rimasta indietro anche sul video di discussione dei risultati delle famose (o famigerate?) analisi alla Camera di qualche giorno fa…
Eppure so cosa aspettarmi ed in sottofondo sono partite tutta una serie di riflessioni.
La testa è indietro nel tempo. All’estate 2017, precisamente.
Ve la ricordate no, l’estate? Tra una fiaccolata, una nottata in bianco in più ed una sfilata in centro mentre l’asfalto si scioglie sotto le suole: difficile togliersela di mezzo quella del 2017...
Allora andavano di moda le analisi ICP-MS nonché le (ben note) analisi quantitative al microscopio. I “gruppi” e le “chat whatsapp” non erano letargici come in questi giorni, ma decisamente vivaci ed ai tempi mi chiedevano, almeno in 5 alla volta, se le avevo viste quelle analisi tedesche, se c’era davvero uranio nei vaccini. Ma quello che potevo evincere dallo schermo controsole del mio smartphone e dal mio scarso tedesco era solo che l’uranio era sotto il Limite di Quantificazione quindi, ragionevolmente no, non c’era uranio nei vaccini. Poi un giorno, busta della spesa nella mano destra, ferma sotto la canicola di un parcheggio alla vigilia di ferragosto mi avevano girato le controanalisi, sempre ICP-MS e microscopio (con metodica Montanari-Gatti) del governo francese. Ricordo distintamente il francese e la busta con presumibilmente dentro anche dei gelati stretta spasmodicamente stretta. I francesi “ufficiali”, quelli del governo (https://ansm.sante.fr/var/ansm_site/storage/original/application/e35712dbf59a01cfae2f5a0e15c58245.pdf ), quelli a cui spettava l’onere della prova, aveva dunque rifatto le analisi, proprio come richiesto a gran voce dal popolo ed, indovinate un po’ non avevano trovato niente, nada, rien de tout! Niente ruggine, niente metalli pesanti …e niente leghe leggere (qulla sulle leghe leggere e’ una battuta…). Mi aveva stupito, non poco, che avessero fatto rifare ANCHE le analisi col microscopio: perche’ poi? Se c’era già ICP-MS… ma a guardarle oggi capisco. Volevano rifare ESATTAMENTE quello che veniva richiesto: niente commenti sulla metodica. No, rispondevano “Lascienza” contro “Scienzah” in un simpatico tripudio di contentini… dopo qualche mese il governo francese aveva calato la mannaia obbligo vaccinale, con mano ben più pesante che qua in Italia, e non ce ne era più da discutere di scienze… e di analisi…
Ma oggi è diverso, è passato un anno e mezzo abbondante, siamo in Italia, l’obbligo c’è già ed abbiamo capito che forse quella di insistere sulle “analisi dei vaccini sporchi” non è la strada…O forse no?
No. Decisamente no, perché, mentre continua il travaso di bile, mi sembra di essere in un de ja vu.
Stavolta è inverno e fuori nevica e c’è un pettirosso che sfida le spine di una rosa per quel frutto rosso che in un antico dialetto si chiamava, e forse si chiama ancora, stropacui.
“I mass-spettrometri” mi disse un giorno una ragazza del reparto amministrazione “devono piacere parecchio, perché questa parola ricorre spesso nelle fatture”. Già. Di’ “Mass Spettrometro” e farai colpo. Anche sulla ragazza della contabilità: una rocket science più in piccolo. Ma la ICP-MS ce la eravamo già giocata, cosa tirar fuori per “far colpo sulle ragazze”?
Tiro fuori dallo zaino il metodo SACI/ESI-MS, per esteso e per gli amici SANIST. Lo leggo e leggo gli articoli correlati e guardo le citazioni e le rileggo: le mie elocubrazioni le mollo in fondo e se per voi massa e cromatografia sono una voce di Wikipedia, lasciate pure perdere. La morale è che se volessi oggi rifare quelle analisi, con quel metodo, beh io non saprei neanche dove partire. Sono ignorante e incapace? Può darsi… BTW il leit motiv che ha sempre distinto il gruppo dove lavoro è poche cose, ma buone, solide, fatte bene ed inattaccabili sennò non si sopravvive. Ecco, con un metodo come il SANIST applicato a questo tipo di analisi, in questo modo, non mi sentirei proprio in zona sicura. Non mi sentirei in aria di sopravvivenza.
Eppure
Eppure
Eppure un gran coro si leva a chiedere “l’onere della prova”, possibilmente a carico dello stato e delle istituzioni ufficiali. Perché “non ci fidiamo dei vostri esperti ma dimostrateci, rifacendo le analisi dei nostri esperti che avete ragione voi”. Perché “rifatelo con i nostri metodi perché chi decide che il vostro metodo é meglio del nostro metodo?”. Ed in mezzo a tutto questo “E poi quali sarebbero i metodi giusti: se li sai dicceli e rifai le analisi!”
Tutto molto bello. Ma soprattutto molto già visto. Il finale? Beh date un occhiata ai “cugini francesi e alla ICP-MS” e lo saprete. Finale scontato, punto di attacco di battaglia sbagliato.
E così, con il fine settimana che sta scivolando a puttane, giungo beatamente a sera. Nella sala ormai svuotata da risate e coperte tirate, che si sta lentamente raffreddando. Il Gross appoggiato sulle ginocchia. Lo spagino sospirando e chiedendomi come abbiamo fatto a tornare al punto di partenza. A quella fottutissima estate di due anni fa. Solo che è inverno.
Ascolto il video, che mi aspetta dal pomeriggio e che si conclude con "si invitano tutte le associazioni a stare unite". Futilmente mi domando se si stia cucendo una bandiera nuova sotto cui unirsi.
Penso per un attimo al camice. L’ho visto indossare a medici, biologi e chimici. Quando me lo vedono addosso per i corridoi, un “dottoressa” ed un mezzo sorriso non lo nega nessuno. Ogni tanto quel camice lo indossano anche gli artisti o i ragazzi per una carnevalata.
Ricordo le parole con cui apriva il suo libro un vecchio pediatra che incontrai tanti anni fa e torno a chiedermi chi o cosa ci sia, questa volta, sotto il camice.
[Riparto dal metodo di ionizzazione “soft” SACI-ESI, dall’articolo linkato nei vari report, per cercare di capire cosa hanno fatto. Beh del SACI-ESI come metodo ho capito che è stato tirato fuori dal cappello nel 2002, ma non ha mai realmente preso piede, visto che pare usato solo dal gruppo che lo ha sviluppato. Cerco un articolo che spieghi nei dettagli, ma non trovo niente di scaricabile alla veloce. Ritorno quindi all’articolo principale in cui si parla del famoso SACI-ESI in accoppiata con un Orbitrap, un tipo di MS. La metodica citata non sembra usata per analizzare il mondo toto, come accade invece nei campioni di vaccino, ma per uno specifico tipo di campioni e sostanze (come avviene di solito per questo tipo di analisi)…ed in generale il cromatogramma - pieno di rampe, montagne russe e panettoni sul finale - mi convice pochissimo..o almeno diciamo che io lavoro molto diversamente. In ogni caso rimango ancora qua a chiedermi se hanno infuso il campione tal quale direttamente in massa, se hanno messo una LC a monte, con quale fase, quale colonna…avranno usato un orbitrab o solo la parte ion-trap? 7 numeri dopo la virgola nei rapporti, ma solo 3 per l’articolo e poi per quello che è solo il parent ion? Ed una firma spettrale no? Nel metodo pubblicato usavano degli standard ma qua: quali standard? E questo solo per cominciare…]
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CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)
Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...
