Ecco l'articolo in questione. Un bel lavoro, interessante. Alla base cosa c'è? scFvA13-KDEL. Cos'è? Un anticorpo intracellulare anti oligomeri beta-amiloidi , che nello specifico topo transgenico riattiva la neurogenesi bloccata.
Primo: gli anticorpi intracellulari hanno un problema, cioè non sappiamo come farli arrivare dentro le cellule (se non farli esprimere alle cellule, cosa che nell'uomo è alquanto chimerica, in più sensi del termine)
Secondo: un oggetto con effetti proliferativi va manovrato con cautela; sai com'è, hai visto mai che qualcosa che stimola la neurogenesi finisca per provocare tumori - e quanto a tumori del cervello siamo abbastanza in braghe di tela.
Poi c'è il discorso Alzheimer, e qui le cose sono molto incerte (sarebbe strano se fosse altrimenti). Nell'uomo la diminuita neurogenesi adulta è solo parzialmente collegata all'Alzheimer. E non si capisce ancora quando è collegata se è una causa o un effetto della patologia, e quanto sia collegabile alla presenza di beta amiloidi.
Indipendentemente da quel che succede nell'uomo, si dimostra che in un topo transgenico il collegamento c'è, etc etc.
La fondazione con un comunicato del 26 novembre ha aggiustato il tiro, precisando che si tratta di risultati preclinici e quindi molto lontani da una cura per l'Alzheimer o altro.
Che oligomeri Aβ intracellulari siano un target per l'alzheimer è possibile. Che l'anticorpo intracellulare A13 sia una possibile cura è assolutamente improbabile. E in ogni caso il curriculum dell'ipotesi amiloide è sempre lì, con una imponente serie di fallimenti clinici.
Siamo proiettati verso un luminoso futuro dal progresso lineare di scienza e tecnologia. Ogni anno che passa consolidiamo la nostra piena comprensione delle leggi che regolano la materia, vivente e non. La Scienza avanza, la Scienza dice cosa è e cosa non è. La Scienza ci dice la Verità.
Direi che questo è il credo medio dei fan della scienza e di quanti sono imbevuti del credo scientista veicolato dai media (lo scientismo pop). A pensarci bene, appaiono convinti di vivere in un sogno di Hugo Gernsback. Fatto molto significativo, dato che nel suo insieme la realtà di oggi mostra più elementi distopici che motivi utopici. Alla radice di questa visione del mondo ci sono alcuni motivi epistemiologici: un estensivo riduzionismo, un piatto determinismo (che sono, a grandi linee, i motivi dell'orientamento politico della popolazione scientista, compattamente schierata sul fronte antipopulista). Nota bene: il determinismo piatto (molto di moda nelle life sciences) è quello che ha meno conoscenza e pratica dei modelli deterministici propriamente detti. Il fenomeno è un fenomeno culturale. Da un punto di vista marxiano potrebbe apparire la perfetta sovrastruttura del capitalismo finanziario, vincitore della lotta di classe. E questo può spiegare per quale motivo certa produzione scientifica è accantonata, oscurata, dimenticata: non perché priva di valore, ma perché non conforme alla sovrastruttura. Trent'anni fa il nobel per la chimica andava ad Ilya Prigogine (http://www.piergiorgioodifreddi.it/wp-content/uploads/2010/10/prigogine.pdf ), per i suoi studi sulla termodinamica degli stati di non equilibrio. Nessuna celebrazione, nessun ricordo. La sbornia genomica dei novanta ha sdoganato l'equivalenza tra gene e proteina, definendo la glicosidazione post translazionale un processo casuale e in quanto tale, non significativo. Da anni Carolyn J Bertozzi, facendo chimica biologica, ci lavora su, dimostrando che il processo NON è casuale. Il suo nome è sempre stato escluso dalla divulgazione dei media mainstream, ed è noto solo agli addetti ai lavori. La faccenda della glicosidazione (che è il processo in cui molecole di zuccheri vengono legate alle proteina) ha un profilo non banale, per quel che riguarda il pensiero biomedico corrente. Per esempio, una serie di studi hanno dimostra che le IgG (le gamma immunoglobuline, parte importante del sistema immunitario) hanno un profilo di glicosidazione che cambia durante la vita dell'individuo (pensate alle implicazioni di questo fatto su alcuni temi molto discussi, ora come ora). Pensate a come fossero popolari 25 anni fa i temi delle teorie del caos: caos deterministico, strani attrattori, insiemi di Mandelbrot. Anche tutto questo sparito dalla mappa. "Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia" oggi potrebbe essere riscritta in questi termini: "Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante il tuo scientismo sia disposto ad accettare".
(Questo è un post su facebook dell'estate 2017, e guardando in giro è ancora decisamente attuale)
(dove si parla soprattutto delle vicende della pagina facebook)
L'episodio del 12 dicembre scorso (vedere nota in fondo al post)
costituisce il minimo storico del trattamento riservato dalla
piattaforma a questa pagina. Che questa cosa sia accaduta grazie ai
buoni uffici di un gruppo di segnalatori organizzati è probabile (e ho
più di una mezza idea sulla loro provenienza, visto che sembra l'upgrade
di quanto fatto due anni fa contro Roberta Villa).
Comunque non
si può dire che la piattaforma l'abbia trattata molto bene, questa
pagina. Tra fine 2017 e inizio 2018 un post raggiungeva tra le 8000 e le
12000 persone. E mentre i follower della pagina (pochi) salivano
lentamente verso gli attuali 4600, l'esposizione scendeva fino a quella
attuale, che vede un post tipico arrivare a circa 1500 persone, quindi a
meno di un terzo dei follower. Ora come ora parlare di shadowban non è
del tutto irrealistico.
Chi qua sopra è arrivato di recente s'è
perso i mesi ruggenti, quando pinco e pallino (cioè il novax o il
frontista proscienza) arrivavano a spada tratta a difendere le tesi dei
loro guru, dei loro influencer di riferimento. Ma la spada era fatta
della stessa materia di quelle tesi: carta stagnola.
Qualche
recente caso isolato è cosa pressoché invisibile rispetto a quando si
concentrava su questa pagina un fuoco incrociato di "pro" e "anti". Sia
l'amministratore che quanti contribuivano erano rei di non aver
pronunciato professione di fede nei confronti di nessuno dei due
catechismi contrapposti (e di non aver nessun rispetto aprioristico nei
confronti del clero delle due chiese): una colpa gravissima.
Già.
Nell'arco di due anni qua sopra sono stati sbeffeggiati modelli "art
attack" per il morbillo in Italia, nanoconte, conte di molecole,
barzellette che venivano spacciate come analisi, correlazioni e
statische farlocche e a tesi (prodotte dai "pro" come dai "contro"),
crescite "esponenzialmente logaritmiche", equazioni metaforiche e via
dicendo.
Oggi sarebbe tutto infinitamente più tranquillo: i temi
distintivi del frontismo proscienza hanno perso rilevanza, se ne sono
accorti pure a Vanity Fair. Sui grandi media è stagione di pesce
azzurro.
Le truppe cammellate dello scientismo pop che non si sono
sbandate sono confluite in una giovane associazione. Me le immagino
profondamente spaesate, le truppe, perché secondo quelli che erano i
loro criteri di solo un anno e mezzo fa oggi al governo convivono
felicemente (?) il partito dell'antiscienza e quelli proscienza.
Il fronte no obbligo vaccinale si è guadagnato la nullità politica per cui si è strenuamente battutto.
Tornando a noi, nonostante la diffusione qua decrescente, alcuni temi
qui trattati hanno raggiunto alcuni grandi media nazionali, e questo lo
vedo come un successo (lo scopo della pagina era promuovere temi, non
persone, e sì, sono assolutamente sicuro che sulle pagine dei giornali e
in tv i temi ci sono arrivati partendo da qua).
Il famigerato blog,
invece, aperto il 5 aprile dell'anno scorso, pochi giorni fa ha
superato la cifra simbolica delle 100.000 visualizzazioni (e forse il
superamento di questa soglia critica lo ha fatto attenzionare).
Lo
so che la pagina ha uno sparuto gruppo di assidui lettori. Ma,
guardandomi attorno, per il resto forse abbiamo soprattutto parlato al
vento...
Detto ciò auguri di buone feste a tutti, e ci risentiamo dopo l'Epifania.
(dal 12 dicembre 2019 facebook impedisce qualsiasi post, commento o
condivisione contenente link diretti al blog collegato a questa pagina, e
i commenti post e condivisioni contenenti quei link sono stati
cancellati da tutta fb. Alla richiesta di chiarimenti ad oggi nessuna risposta)
Lo ammetto, siamo a fine anno e mi sono rimaste in sospeso le cose
che ho meno voglia di fare, per cui ritorno a frequentare i distrattivi
social. Nel loro insieme sono rassicuranti, ovvero nulla è cambiato in 2
anni, le mie capacità di Cassandra migliorano nettamente ed alcune
profezie si ritrovano avverate.
Dicembre, influenza e si torna a parlare di...? Vaccini, argomento
sopito o quasi da settembre. Salta fuori una news sui "pericoli"
dell'Alluminio per uso alimentare, scritta così, coi piedi, da
scientismo pop, in quanto tempo ci aspettiamo una controrisposta su
Alluminio&Vaccini? La democrazia ed il suffragio universale e
le opinioni diverse? Sorry, la politica così come la Scienza ha smesso
di essere democratica. Viva il pensiero unico! Uno solo e giusto.
Ricordo nell'88 votanti del PCI assistere composti ai funerali di
Almirante, dell'avversario politico: un epoca che sembra remota, ma che
non lo è. Da ultimo la "censura social". No, non ho gioito quando
hanno chiuso gli account di Casa Pound e neanche quando 2 anni fa un
sito di debunker finì sotto sequestro ed off line per qualche giorno.
Non si calciano in faccia gli avversari al tappeto, non porta valore,
non porta vittoria, non porta a niente di buono insomma. E chi non
ha appreso questa basilare nozione non credo abbia i mezzi per impostare
qualunque tipo lotta per la difesa e l'affermazione delle proprie idee
in un contesto di pluralismo democratico. No, non ho gioito allora,
ma non mi ha stupito la "sorte" del blog ilchimicoscettico al
raggiungimento delle 100k visulizzazioni. Come Cassandra miglioro, stavo
dicendo. Ed in quel blog ci sarebbe anche qualcosa di mio. Poco,
sicuro, ma c'è. Ed onestamente non ho potuto non sorridere
candidamente quando in giro ho visto gente, del tipo che mi riposta e
plaude, gioire non troppo velatamente della falcidiazione del blog
stesso. Perché "il nemico del mio nemico è mio amico", ma forse non è
esattamente così...forse non abbiamo ancora ben capito chi è "il
nemico".
NdCS: Come siamo
messi quanto a "violazione degli standard della comunità" con fedeli
della nanochiesa, corvelviani, trincatori, etc? Nessun problema, vero?
Bravi, continuate così.
In giro c'è qualcuno che progressivamente rinsavisce. Qualcuno di quelli che due anni fa invocavano manette per l'attività ben più che discutibile di certe associazioni oggi commenta le manette scattate nell'oceano pacifico dicendo che sono un'idiozia (https://www.facebook.com/pier.lopalco/posts/10221219389981069). Ben svegliati.
Quoto da uno dei commenti a quel post:
"A Samoa i concetti di rischio clinico, di LASA, di best practice non sono arrivati? Qui non si tratta solo di 2 infermiere maldestre ma di un sistema fortemente a rischio di errore. In un contesto del genere è ovvio che i no-vax prendano forza. Le autorità sanitarie samoane sono corresponsabili di questo disastro. Se esistono movimenti del genere è anche colpa del sistema sanitario che non ha saputo cogliere i segnali di allarme e modulare risposte adeguate. Certi eventi non fanno altro che dare forza agli invasati che ci vedono come emanazioni del male assoluto." Ri ben svegliati, next step: fare due più due.
Non è che a Samoa il fenomeno abbia dinamiche così diverse da quelle di casa nostra... E quanto allo stato di salute del nostro sistema sanitario, come si sta a buona pratica a sud di Roma? "Cos'è la buona pratica?" non è una domanda ammessa.
Ma anche a nord di Roma gli standard non sono uniformemente alti. E peggiorano man mano che il budget sanitario pubblico cala (il che vuol dire da 25 anni, con un'accelerazione in discesa negli ultimi dieci). Aggiungere skill mix innovation (cioè far fare agli infermieri quello che finora era prerogativa dei medici), crescita del contenzioso sanitario etc.: Samoa in prospettiva non è più così lontana, anzi il suo sembra un modello attivamente perseguito in Europa.E a proposito di sistemi intrinsecamente demenziali, Facebook prosegue nella sua "lotta alle fake news e all'hate speech" (quando i risultati sono quelli che si possono rilevare, l'eterogenesi dei fini non è una fatalità: l'intento è censorio ab initio).
Questa cosa che vedete nell'immagine è oltre il ridicolo. E' come le scritte sui pacchetti di sigarette. Solo che in questo caso è sicuramente controproducente (lo sanno bene cos'è WHO, in quei gruppi, all'organizzazione gli vogliono tanto ma tanto bene e se qualcuno ci arriva dentro ad un gruppo chiuso di solito sa perfettamente dove sta andando.)
PS: Ovviamente c'è gente che applaude all'oscuramento del blog e alla decimazione della pagina. Non sono molti, quindi se novax e fan del virologo massimo si mettessero ad applaudire assieme la claque sarebbe più efficace. E comunque la pagina è sempre qua, alla faccia vostra.
Sono evidentemente fenomeni non lineari, salta all'occhio. Tempo fa notai come in fenomeni del genere ci fosse qualcuno che andava comunque a cercare linearità (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/04/caos-diffusione-storni.html). Una tendenza diffusa e istintiva in molti, quasi ideologica, quella che insiste a linearizzare fenomeni che tutto sono men che lineari (con l'outbreak di morbillo 2017 in Italia se ne sono viste di tutti i generi, di linearizzazioni indebite).
Invece, per citare di nuovo Lord Robert May con le sue parole del 1989:
"Il messaggio che mi parve urgente più di dieci anni fa è ancor più vero oggi: non solo nella ricerca biologica ma anche nel quotidiano di politica ed economia le cose sarebbero molto migliori se si comprendesse che semplici sistemi nonlineari non possiedono necessariamente proprietà dinamiche semplici"
Quarant'anni dopo il messaggio non ha perso di urgenza.
ai nostri fini basta sapere che ρ è la densità di individui,t il tempo, x la posizione. La variazione della densità nel tempo (dρ/dt) è funzione della variazione della densità nello spazio (ai più sgamati verrà spontanea l'associazione con gradienti di concentrazioni chimiche). E' una specie di feedback, che abbiamo visto caratterizzare tutta una classe di fenomeni (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/05/feedback-caos.html , https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/06/chimica-e-morbillo.html ).
E il discorso sull'hype nella ricerca finisce su Angewandte Chemie. Il
discorso è vecchio, strettamente legato al "publish or perish" ed è una
distorsione permanente del "processo scientifico". Cos'è l'hype nelle scienze?
Tipo quando scopri che l'estratto di una pianta uccide delle specifiche
cellule tumorali su una piastra e vai a dire ai giornali che hai in
mano la cura per il cancro. Oppure quando individui una proteina
coinvolta nel meccanismo di una qualche patol
ogia X , e dichiari a un
giornalista "Individuato il gene della malattia X, in cinque anni la
cura". Oppure hype è questo: https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2019/11/ma-basta-alzheimer-e-annunci.html?fbclid=IwAR0J91R0-HdXbaPOjp8sQYYiwR0lDTPc1k-2RQYZf59YLBg7SGKZeK5jxRE .
Nell'articolo si fa notare come l'hype induca comportamenti ipocriti
(tutti lo condannano, nessuno dibatte il problema, tutti però giocano a
quel gioco) e come alla fin fine la cosa pesi nell'incoraggiare la
falsificazione dei dati. A guardar bene non sono pochi gli articoli
scientifici che hanno guadagnato le pagine dei giornali (o comunque una
certa popolarità per esempio online) per poi essere ritrattati.
"Nella chimica e in altre scienze l'hype è divenuta comune, disposta
dall'ipocrisia di quanti la tollerano o incoraggiano mentre ne
disapprovano le conseguenze. Questo riduce la credibilità e la fiducia
da cui dipende il supporto alle scienze. L'hype e l'ipocrisia sono i
primi passi lungo una discesa scivolosa verso la falsificazione dei
risultati e la diffusione di scienza fasulla. Spinte sistemiche nella
struttura dell'establishment scientifico contemporaneo incoraggiano
l'esagerazione e possono spingere l'individuo a fare ulteriori passi sul
sentiero hype-ipocrisia-falsificazione-fake. Un intervento continuo e
concertato è richiesto per scoraggiare efficacemente l'imbocco di questo
pericoloso sentiero e proteggere l'integrità e la reputazione del
sistema delle scienze. I chimici devono giocare un ruolo attivo in
questo sforzo".
Io la mia parte provo a farla.