domenica 10 aprile 2022

COLTIVARE LA FANBASE - 2

 

Dalle loro parole li riconoscerete (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3257852574433607)... non è questione di "come fosse Antani", per intenderci. E' questione di buzzword - una parola o una frase, nuova o già esistente, che diventa popolare per un periodo di tempo anche lungo. E più il tempo passa più la buzzword diventa inflazionata e perde di reale significato per diventare un elemento identitario. E ci sono buzzword che sono tali a seconda del contesto (classico tra i classici "peer reviewed" sui social italiani).
Comunque veniamo al coltivare la fanbase, più o meno come ByoBlu (https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3165183897033809). Il gioco è esattamente lo stesso. Ti cresci la fanbase perché con la fanbase ci campi (le eccezioni si possono contare sulle dita di mezza mano).
La regina Mab faceva sognare ai prelati "prebende ed offerte", e si parlava esattamente della tipologia che oggi, online e sui media tradizionali, ha venduto e continua a vendere cautionary tales sulla pandemia COVID. Cautionary tale può essere tradotto come "monito, ammonimento", ma è anche un racconto del folklore con un certo tipo di morale, una storia in cui un personaggio ignora degli avvertimenti e mal gliene incoglie.
Perché citare il prelato nel celebre monologo di Mercuzio (Shakespeare, Romeo e Giulietta https://www.youtube.com/watch?v=VsRQSazjl4U)?
Perché la tipologia combacia. La maggior parte della "divulgazione" (e del debunking, e del fact checking) vende verità, verità della stessa natura di quelle di un maturo prevosto del XV secolo, e vendendole porta a casa la pagnotta. E' un mestiere socialmente utile? Nell'ottica dell'ancient regime sì, senza dubbio alcuno.
E alcuni accademici lo bramano, in cerca di visibilità - i casi più disperati si distinguono per l'uso di quelle parole, lo spam della loro pagina e episodi francamente imbarazzanti ("Signor giornalista, sono uno scienziato internazionale, mi pubblica un articolo?").
Quanto a me (o noi) mai vi abbiamo chiesto di offrirci un caffè, perché una professione la abbiamo, la pratichiamo e veniamo retribuiti per questo, in maniera adeguata, e non siamo avidi né di moneta, né di visibilità, né di influenze o potere politici.
Appoggiare progetti politici senza cavarne niente certo, come no, ed è stato detto chiaramente.

giovedì 7 aprile 2022

POSIZIONI IMPOPOLARI - By Starbuck

 




Ricevo l'ennesimo messaggio da M., per quell'evento. Sì, quello rimandato ad in primavera 2020, poi fatto a fine 2021 e che adesso vorrebbero riproporre. Non è un generico "ci sei", dà per scontato che ci sia a meno di scuse più che valide, così come è sempre stato. Almeno fino al 2020. Affidabilità pluridecennale. Poi, puff, sono sparita. Sulla via del ritorno a casa da una trasferta di lavoro, decido che M. si merita almeno un vocale. So cosa significa organizzare qualcosa, e ricevere ripetuti due di picche da un persona considerata "affidabile" è una mazzata gratuita che forse non merita. E poi recentemente so che c'è stata maretta dalle parti dell'associazione, quindi meglio chiarire.
"Scusa per il vocale" esordisco "ma..."
Gia', "ma" e prendo fiato "ma, esprimerò una opinione alquanto impopolare: personalmente finché ci saranno gel, mascherine e GP super o meno, credo che difficilmete mi rivedrete. Poi se vuoi argomento ma, detta semplice, non fa per me.[...] Come sai salto con una certa frequenza dall'italia all'estero e mi spiace, alcune cose che sto vedendo per me sono storture." Chiudo dicendo che le attuali polemiche associative non c'entrano nulla con la mia prolungata assenza e confido che prima o poi ci rivedremo.
Ma. Ma ho espresso una opinione impopolare e mi aspetto come minimo una lezioncina di morale.
Che stranamente non arriva.
"Hai pienamente ragione, ma se ci ripensi fammi sapere" digita M.
Ecco, l'avevo detto e l'ho fatto: da dicembre ad oggi sono rimasta fuori. Fuori da ciò che richiedeva GP e non fosse lavoro. in realtà anche prima evitavo tutto ciò che richiedeva tracciamento. Sono servizi/attività non essenziali? Allora non è essenziale che ci vada. Non è che sfuggivo o "baravo": per natura non aggiro le leggi. Le "rispetto", le leggi. Specifico "in Italia come all'Estero", perche' non è che, per dirne una, i ristoratori francesi mi abbiano visto da loro recentemente... e potrei dire anche di altre nazioni.
Livore? Invelenito? No, mi spiace, semplicemente non aderisco.
Non mi serve il caffè al bar al bancone, le calze le posso comprare on-line e farmele spedire a casa se in Italia serve un GP anche per entrare in un negozio, ho una patente ed in alternativa buone gambe, per cui anche i mezzi di trasporto posso evitarli.
Non credo che falliranno per la mia assenza, ma non ho voglia di mostrare un QR code ogni due passi. E se non ho voglia non lo faccio, perché nessuno mi obbliga.
Perché nessuno mi obbliga, al caffè al bar, alle calze acquistate in negozio, all'uso dei "mezzi di trasporto pubblici".
E ringrazio M. perché ha capito le mie ragioni senza che gliele spiegassi, ed anche forse il significato delle mie volontarie rinunce,
Ed un cordiale saluto alle maestrine che trasudano morale sedute al caffè e che vorrebbe tutto il mondo felice di esibire il codice a barre per respirare la loro stessa aria.

mercoledì 6 aprile 2022

COVID, FARMACI: I FLOP PROGETTATI E CORRETTAMENTE ESEGUITI

 



"Pillole anti Covid, è flop. L’Italia non riesce a usarle: “Tempi troppo stretti” " titola Repubblica (https://www.repubblica.it/.../pillole_anti_covid_flop.../).
In breve, due anni fa era un problema fare una flebo a chi era in terapia intensiva, un anno fa era un problema far venire in ospedale qualcuno per fargli una flebo e tutti invocavano l'antivirale in compresse. Ora che l'antivirale in compresse esiste (paxlovid) non è utilizzabile per i "tempi troppo stretti".
Qualcuno al di sopra di ogni sospetto, cioè Anelli, presidente Fnomceo, lo aveva detto, a febbraio: “È necessario semplificare l'iter per l'accesso agli antivirali orali da parte dei pazienti che ne abbiano le indicazioni, perché la procedura attuale ritarda molto i tempi”, e annunciava un tavolo con AIFA (https://www.quotidianosanita.it/scienza-e.../articolo.php...). Dopo due mesi è facile capire come sia andata a finire, al tavolo con AIFA. E l'esito era anche facile da prevedere. Ed è facile prevedere che, come per i mAB anticovid a loro tempo, qualcuno si indignerà per i soldi spesi nell'acquisto di farmaci inutili perché non utilizzabili: self fulfilling prophecies come se piovesse.
Considerati i vaccinati, boosterati e quartodosati in terapia intensiva, continuare a proporre unicamente la dose ennesima di un vaccino qualsiasi mentre si è messo su questo bel sistema ci dice qualcosa: che i numeri di due anni di COVID in Italia costituiscono una responsabilità non solo politica, visto che in questo caso la politica ha stanziato i fondi e il farmaco è stato acquistato. In questo caso la responsabilità è di una certa medicina istituzionale e dei vertici anche locali della sanità pubblica, che preoccupati della sovraprescrizione hanno alla fine realizzato la non prescrizione (un male minore, evidentemente). Un sistema intrinsecamente fallimentare, che però a quanto pare sta a cuore a molti.

mercoledì 30 marzo 2022

IO RUSSO, TU RUSSI, EGLI RUSSA - 2

 



Dato che il pubblico ha mediamente una memoria molto corta perlopiù non si ricorda della caciara del primo quadrimestre 2021 su vaccini e geopolitica, una cortina fumogena venuta su a partire da una banale evidenza: il piano di approvvigionamento vaccinale europeo invece che non lasciare indietro nessuno aveva lasciato indietro tutti (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccine-wars...).
La scarsità dei vaccini autorizzati creava una situazione in cui si poteva muovere di tutto, e così è stato, a cominciare dalle varie uscite su vaccino italiano e produzione italiana di vaccini anticovid, su cui si pronunciarono in quanto "scienziati" emeriti incompetenti in materia - infatti la scarsa disponibilità di vaccini autorizzati cessò in autunno, quando qualcuno che almeno sa informarsi dalle fonti corrette aveva scritto che sarebbe cessata (e non era una previsione, bastava leggere quanto pubblicato all'epoca https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../vaccini-mrna-e...).
E inutile dire che il discorso Sputnik in quel clima non poteva non trovare spazio, e ricordo che quando uscì il famoso paper su Lancet i pareri furono variamente positivi (me ne ricordo pure uno di Mantovani). Ovviamente il piccolo insignificante dettaglio che farmaci o vaccini o non vengono approvati con la pubblicazione di un articolo pirriviued continuava a sfuggire a molti,
e a ruota arrivò la notiziona: Sputnik prodotto in Italia (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../sputnik...). Ovviamente non se ne fece niente né niente se ne sarebbe potuto fare, perché era piuttosto evidente che la pratica Sputnik presentata a EMA era una mossa propagandistica, con Gamaleya che nonostante le dichiarazioni non aveva intenzione di fornire tutta la documentazione e tanto meno di far ispezionare l'impianto di produzione. Quindi non solo si parlava di un vaccino non autorizzato (cosa non proprio strana, all'epoca) ma che veniva prodotto in stabilimenti mai ispezionati o autorizzati né da EMA né da FDA.
Notevole che allo Spallanzani si sia avviata la sperimentazione di un vaccino la cui produzione in cGMP non è certificata da alcun regolatore occidentale (perché sapete com'è , in occidente sarebbe obbligatorio che il materiale utilizzato nelle sperimentazioni cliniche sia prodotto secondo norme di buona fabbricazione certificate in impianti certificati da EMA o FDA... poi, quando non si tratta di trial finalizzati all'approvazione di un farmaco i comitati etici approvano un po' la qualunque).
Quindi tranquilli: tra emergenza COVID e emergenza guerra in Ucraina l'informazione ha mantenuto esattamente lo stesso standard qualitativo.

martedì 29 marzo 2022

IO RUSSO, TU RUSSI, EGLI RUSSA - 1

https://www.startmag.it/.../chi-ha-russato-in-italia.../...
 

Certo che l'Italia non riesce a fare a meno di un clima disteso e tranquillo...

Per carità, politica e COVID sono state cose indivisibili in tutti i sensi. Il top della degenerazione secondo me c'è stato con "I monoclonali di Trump" e "Il vaccino di Putin".
Ci sono svariati motivi per cui parlare di Sputnik in Europa non aveva senso, e magari domani li ripercorriamo. Oggi invece vorrei sottolineare come, tanto per cambiare, si stia arrivando alla pura surrealtà.
"Lo Spallanzani, infatti, si è scambiato con il Gamaleya numerosi dati sensibili relativi al Covid". Dati sensibili? Ma quali, ma cosa e sopratutto macchec...
Come se lo Spallanzani avesse per le mani chissà che cosa, riguardo a COVID, e come se quanto a COVID in Italia siano mai esistiti dati sensibili (dati riservati sì, eccome, tipo i numeri del Registro Veklury).
"Inoltre, tutte le persone della missione ebbero libero accesso a laboratori, ospedali e dati tanto che qualche mese dopo il New Yorker rivelò che il Dna di un cittadino russo che si era ammalato in Italia il 15 marzo era stato usato per elaborare Sputnik". Ma dai... dunque, vediamo, il genoma dei virus era già di pubblico dominio, si pubblicava a manetta qualsiasi cosa rendendola pubblica come preprint, e nei laboratori degli ospedali lombardi c'erano segreti di un qualche genere? La Russia ha rubato il "virus italiano" facendo ammalare uno dei membri della spedizione per poi sviluppare il vaccino?
Pare che non ci sia alcuna remora nel produrre plateali insulti all'intelligenza, e non è certo una novità.
Che gli "aiuti" russi siano stati gestiti nello stesso modo in cui tra 2020 e 2021 e' stato gestita tutta l'emergenza COVID non ho dubbi. Che i russi abbiano usato la missione per attività di intelligence è largamente probabile, però se si scrive che l'obiettivo erano dati su COVID forse forse non è che si stia facendo proprio un gran giornalismo. Quanto allo Spallanzani... dalle esternazioni del suo Direttore Scientifico alla sperimentazione di Sputnik, passando per il vaccino Reithera, direi che la linea politica dell'istituto sia assolutamente coerente.
Ovvio, sarebbe preferibile che certe istituzioni sanitarie non avessero una linea politica. E sarebbe preferibile avere la pace nel mondo.

giovedì 24 marzo 2022

BREVISSIME DAL MONDO COVID: PIETRE TOMBALI

 

https://jamanetwork.com/.../jamanetwo.../fullarticle/2788857

 
Pietra tombale numero uno: vaccino Astrazeneca negli USA, AZ getta la spugna. Non sono in grado di soddisfare le richieste di FDA e AZ calls it quit.
Pietra tombale numero due: ivermectina, non c'è verso, non funge. Ovviamente la cosa non verrà recepita dall'ivermectinoligist in chief negli USA e da tutti gli altri, accademici compresi, che hanno sfrantumato l'indicibile per periodi più o meno lunghi su sverminatori (tutti) e COVID.
"Scusa, hai detto tutti?" Beh, possiamo pure metterci un "quasi". Ma ricordo che in fase II di solito è tutto bellissimo e scintillante, e quindi se si conclude "nessuna differenza con il placebo, ma in vitro funziona"... in vitro può funzionare pure il the alla pesca della nonna (cit.). (https://jamanetwork.com/.../jamanetwo.../fullarticle/2788857).

mercoledì 23 marzo 2022

DALL'ARCHIVIO: LA TAVOLA DEGLI ELE-DE-MENTI

 (23-05-2018)

http://www.ilpiacenza.it/.../cisl-uso-politico-e... 

Potrebbe essere il commento di un pro-vax a un no-vax che posta la tavola periodica, per assurdo, e il fatto che fosse postata da un anti potrebbe pure portare ad un riesame del ruolo di Mendeleev nella storia delle scienze.
Mesi fa, in uno scambio con un illustre ricercatore qua sopra, ebbi a far notare che tra "i vaccini strage di stato" e "tutti i vaccini efficacissimi utilissimi perfettissimi" ci sono infinite sfumature (e forse un perduto punto mediano, aggiungo ora). Per mesi si è lavorato a far sì che non esistesse terreno intermedio.
L'accusa del talebano vaccinomane medio a questa pagina è che fornisce carburante ai no-vax, che spesso condividono, e condividono cose per cui obiettare sul merito è piuttosto difficile (questo lo osservo io). Per esempio, se non è vero che il fatturato dell'area terapeutica vaccini è irrilevante (27 miliardi di USD annui ultima rilevazione) c'è poco da fare. Vi hanno detto che erano briciole e che ci andavano in perdita e voi ci avete creduto? Mi spiace per voi che siete stati presi in giro. E via dicendo.
E siccome i no-vax condividono, questa pagina avrebbe fornito e continuerebbe a fornire armi al nemico.
Questo modo di ragionare implica capacità di elaborazione di 1 bit: solo 0 e 1, e un set di argomenti altrettanto limitato.
"Confermo che il tuo "scetticismo da bar", lascerà il campo ad incondizionata fiducia, nel caso tu avessi bisogno dell'aiuto di quel "sistema", che in modo superficiale critichi, sorvolando ed accettando qualsiasi protocollo medico, medicinale dovessero usare su di te per guarirti", scriveva qua uno di costoro, avendo capito al volo dove era, di cosa si parla qua, come se ne parla (e certo avendo colto immediatamente la citazione costituita dal titolo della pagina). E proseguiva accusandomi di essere letto e condiviso da tanti no-vax, concludendo con l'invito a metterci la faccia, giusto per non farsi mancare niente.
La maretta sulle vaccinazioni al personale sanitario in Emilia Romagna (e ripeto che sono più che favorevole) ha riportato a galla il problema.
Al di là di quello che evidentemente è l'orientamento medio degli iscritti, le posizioni espresse da ormai tre sindacati sono di fatto omogenee, e riguardano il metodo: avete proceduto senza interpellarci.
E su questo c'è da dire ben poco. Ma nella coda dei commenti a post del solito noto non viene fuori l'argomento di cui sopra? "I sindacalisti si rendono conto che sono diventati gli eroi dei no-vax?". Come fosse questo il problema principale, assoluto. E infatti un medico, dichiarandosi pro, finisce per commentare:
"Purtroppo ci sono questi atteggiamenti maccartisti per cui se non urli "evviva evviva" ogni volta che vedi la fialetta di un vaccino sei un no-vax"
E infatti, cosa scrive Saporiti su Wired?
" “Non siamo contro le vaccinazioni”, premette la Fp-Cgil Emilia Romagna sul proprio sito. Un incipit che ricorda molto le tipiche argomentazioni dei Novax". Le vaccinazioni, plurale indistinto e omogeneo, al solito. Nessun distinguo, che è eresia.
E quindi solo ora si notano atteggiamenti maccartisti. Ma che sorpresa! Ma dico, dopo quasi venti mesi di questa musica possibile che ci sia gente che se ne accorge solo ora? Come la Cisl, "Uso politico e strumentale dei vaccini" (esecrata in altro post dal solito noto per l'espressione "a nessuno piace vaccinarsi"). Ma dai! Sul serio? Ora che l'area politica di riferimento è collassata nelle urne tutti a dire quel che è stato religiosamente taciuto per mesi?
Indipendentemente dalla sorte degli sponsor politici della vaccinomania, tutto ciò offre un plastico quadro di quel che in politica estera è noto da tempo: le escalation sono facili e veloci, le deescalation lunghe e difficili - ovvero, costruire bolle è molto più facile che smantellarle.


 

 

 

CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...