venerdì 7 luglio 2023

PAGHERETE

 

C'è chi questo slogan non lo ha mai sentito. E' roba vecchia, sorpassata, ammuffita.

Piccolo particolare: è storia. Storia italiana.

Nel decennio successivo la classe lavoratrice non era andata in paradiso, ma si era fatta la casa, l'auto e le vacanze al mare. Quando lessi "Il tallone di ferro", di Jack London, negli anni 80, lo trovai superato. I diritti economici acquisiti sembravano una cosa che era lì per restare, la creazione del Sistema Sanitario Nazionale, gratuito e universalistico, pure.

Certe situazioni durano poco, ma sono esistite. E sarebbe bene ricordarlo, che sono esistite, e che "si viveva al di sopra delle nostre possibilità" è una cazzata reazionaria, che sarebbe ben uscita dalla bocca dei reazionari degli anni 70, di quei missini che parlavano contro il suffragio universale. Oggi chi è che parla contro il suffragio universale?

Guardando all'Italia di allora, quelle lotte che ebbero quei frutti, e all'Italia di oggi, che quei frutti ha iniziato a distruggerli a partire dall'inizio degli anni 90, non è possibile non tirare una conclusione: la reazione ha vinto, e i partiti della sinistra parlamentare italiani si sono accodati - il prezzo dell'accesso alla stanza dei bottoni, inteso non come il potere di cambiare le le cose ma come l'occasione per accedere al potere.

E la classe lavoratrice?

Ha imparato molto bene.

Ha imparato che senza un'espressione politica, senza corpi intermedi (sindacati) che tutelino i suoi bisogni l'unica cosa è piegare la schiena e guardare in basso. Perché il capitale è sempre pronto a chiudere e trasferire tutto in Tunisia o Romania o in Asia. La tanto decantata globalizzazione ha fottuto le classi lavoratrici europee al di là di qualsiasi rimedio. Inoltre chiunque ci sia al governo se scendi in piazza a manifestare per il lavoro che ti viene rubato o altro, le mazzate sono garantite. Non proprio entusiasmante, come prospettiva.

Nei solchi bagnati di servo sudor non si alza la testa: è pericoloso, c'è il muto da pagare.

Quindi è bene guardare indietro. E magari provare un po' di vergogna. Non per quello che gli italiani erano, ma per quello che sono oggi.

https://www.youtube.com/watch?v=MaEawTX99K8

 

(pensando alla fine che hanno fatto tanti ex LC ho sempre una certa nausea)

Eppure anche oggi chi dovrebbe pagare caro e tutto non manca: ed è sempre lì al suo posto, comunque cambi il vento. Ma non pagherà e neanche a rate.

martedì 4 luglio 2023

MI ISCRIVO AI COMPLOTTISTI...

 

... ma anche no (un film tanto allucinante quanto allucinato, che merita).

Però pensateci un attimo:

Piazza Fontana strage anarchica

Il DC9 Itavia precipitato per cedimento strutturale (Ustica, per i troppo giovani)

Gladio, un presidio di libertà (segreto, però, e anticomunista, cfr Stay Behind)

La strage di Bologna - curioso che Fioravanti e Mambro abbiano confessato tutto tranne questa, viene in mente un certo film in cui un tale diceva "magari trovi il timer con la scritta Repubblica Italiana"

https://www.youtube.com/watch?v=LiDI8GeTrGg

Su questo genere di narrazioni "anticomplottiste" la complicità diffusa dei benpensanti di ieri è esattamente la stessa dei benpensanti di oggi. Eppure in passato la critica del potere era un elemento importante della weltanschauung della sinistra storica e l'attenzione per le cospirazioni, la richiesta di "verità" sui fatti tragici di più di un ventennio di storia italiana la sua conseguenza. La cospirazione per eccellenza, l'assassinio di Kennedy, è stato uno dei fatti impressi nella coscienza democratica americana e non solo. Ma oggi facendo un giro sui grandi media italiani pare che l'unica cospirazione in atto, di nuovo, sia quella russa, tesa a minare le fondamenta delle democrazie occidentali.


E infatti, in tempi recenti, un tema fin troppo serio è stato lasciato nelle mani di grillini e complottardi (https://www.lastampa.it/biella/appuntamenti/2020/02/22/news/la-corruzione-tra-i-giornalisti-nel-libro-tradotto-da-diego-siragusa-1.38499092/). Il problema dei giornalisti pagati da servizi segreti occidentali parrebbe non essere stato una prorogativa tedesca, visto che un documento di un'agenzia americana pubblicato da Anonymous aveva nomi di italiani (Severgnini, Jacoboni). Ma in fondo che male c'è ad essere pagati dalla CIA per portare avanti una propaganda giusta e sacrosanta? Bisognerebbe dar retta a nemici dell'Occidente come Snowden e Assange?

E' una strategia e va avanti da anni. C'è un tema scomodo, molto scomodo, potenzialmente eversivo. Lo si ignora ostentamente. Gli "impresentabili" (la "destra", i complottari, i novax, i negazionisti, i putiniani) se ne appropriano: tac, tema neutralizzato. Il tema non è più scomodo o eversivo, è un tema "loro", e quindi è una cazzata come tutto il resto che viene da loro (che di cazzate sono produttori a getto continuo) - alla fine, però, nelle urne non paga, e pare paghi sempre di meno, quindi c'è da porsi il problema dell'accesso al voto. La sinistra parlamentare italiana ridotta a una pessima caricatura di Maria Antonietta.

Ne è passato di tempo da quando Eugenio Finardi cantava "La CIA ci spia sotto gli occhi della polizia"

https://www.youtube.com/watch?v=VvMbwFuBgkQ

Well i don't care nothin' of what you can do or say'Cause you know, honey, you're never gonna have it your wayBecause I'm paid, I'm paid by the C.I.A.And you're never gonna be free until I go away
And I travel round the world to help it to stay 'free"And I'll help you anyway even if you disagreeBecause I'm sure I know the meaning of democracyIt means that my way, is the only way to be
 

Ah, a proposito...


Ma in Italia al riguardo le vergini dai candidi manti non si contano, specie tra tv e carta stampata.

Eh già, l'Italia... da complotto a complotto e da cospirazione a cospirazione, vogliamo dirlo che il Piano di Rinascita Democratica, indipendentemente dalle sorti di Licio Gelli, è stato un successone? Pensate alle politiche del lavoro degli ultimi 30 anni. Ai sindacati. Pensate ai giornali. Pensate alle televisioni. Chi disprezzava comprò, missione compiuta. In fondo la P2 (loggia Propaganda 2, ricordiamolo) era una ONG di brave persone preoccupate per la tenuta democratica del paese. O no?


SOFTWARE (CHIMICA E MOLTO ALTRO)

 


Volgere di un decennio. Un laureando per la tesi doveva calcolare energie libere di Gibbs di reazione in funzione della temperatura...

Ah, forse è meglio precisare. ΔGr, energia libera di reazione, è data dalla differenza tra la somma delle energie libere dei prodotti di reazione e la somma delle energie libere dei reagenti. Quando questa differenza è minore di 0 la formazione dei prodotti è favorita (la reazione è spostata verso i prodotti), quando è 0 siamo in condizioni di equilibrio, quando è maggiore di 0 la reazione è spostata verso i reagenti. Essendo G funzione della temperatura avere un suo grafico è utile: fa vedere gli intervalli di temperatura in cui la reazione è sfavorita e quelli per cui è favorita. Per molti composti semplici l'energia libera di Gibbs è tabulata: ai tempi dei tempi qualcuno si è messo a misurarla per la sostanza x tra questa e quella temperatura, ha scritto tutto e anno dopo anno questi dati sono stati messi assieme (insieme ad altri dati riguardanti altre proprietà chimico-fisiche).  Li trovate su libri come
CRC Handbook of Chemistry and Physics o Perry's Chemical Engeneers' Handbook  e simili .Il capostipite di queste pubblicazioni è forse International Critical Tables of Numerical Data, Physics, Chemistry and Technology, diversi volumi usciti tra anni 20 e 30 dello scorso secolo, e al tempo mi è capitato di consultarlo più di una volta nella biblioteca del dipartimento (le misure di proprietà chimico fisiche difficilmente diventano obsolete nel tempo). Oggi questi dati sono facilmente reperibili sul NIST Chemistry Webbook.
Quindi ΔGr(T) per molte reazioni semplici può essere calcolata con facilità e si può ricavare il suo grafico.

Torniamo al volgere di quel decennio e al laureando: il poveraccio era costretto davanti a una linea di comando. Il software ragionava a matrici, e quindi l'input era in forma di matrici di dati e istruzioni, scritte una riga dietro l'altra, separate da punti e virgola, su quel command prompt. Si poteva stampare il risultato a schermo O inviarlo a una stampante postscript, ma non si potevano fare le due cose insieme. Quindi se volevi vedere se era tutto a posto stampavi a schermo. Poi dovevi riscrivere tutto di nuovo dando l'istruzione di stampa su carta - e non si poteva copiare e incollare. Salvare l'immagine sullo schermo? Ma figuriamoci...

Partendo da una condizione del genere quando mi suggerirono Mathematica per me fu una folgorazione. Su un 386 SX con coprocessore matematico e Windows 3.1 potevo comunque farlo girare, le istruzioni rimanevano nella finestra del programma e potevano essere modificate, copiate etc. L'output grafico veniva prodotto come immagine in risposta all'istruzione, e l'immagine poteva essere salvata come jpeg o Windows Meta File o postscript etc. Certo, scrivevi l'istruzione, premevi alt-enter e poi aspettavi. Una, due ore. Ma con Mathematica oltre al citato ΔGr(T) tirai fuori diagrammi di equilibrio liquido-vapore, cinetiche di reazione, dimensionamento di evaporatori e scrubber (roba per cui gli ingegneri da anni e anni usano Aspen, ma a ognuno il suo).

Per qualche ragione i chimici della mia mandata usavano quasi tutti Mathematica. Se c'era da qualche parte un'AlphaStation (https://en.wikipedia.org/wiki/AlphaStation) su cui girava cercavano in ogni modo di averla a disposizione per un'ora o due. Alcuni, come il sottoscritto, girarono per tipografie e grafiche cercando una macchina NeXT (https://en.wikipedia.org/wiki/NeXT_Computer), su cui si sapeva che il programma girava benissimo. Si, a parte alcuni chimici fisici e teorici che andavano avanti a Fortran quella con Mathematica fu una specie di storia d'amore (che finirà in Modern Thermodynamics: From Heat Engines to Dissipative Structures di Kondepudi e Prigogine). Mi ricordo una conversazione con un amico laureando in fisica teorica: "Non capisco perché voi chimici siate fissati con Mathematica", diceva. Questo legame tra quei chimici e l'unico software matematico simbolico in circolazione l'ho sempre trovato significativo (tutto il resto, Fortran compreso, era calcolo numerico).

Una trentina e passa di anni dopo, cioè oggi, in larga parte alle spalle la grande sbornia Matlab, un laptop entry level può svolgere il lavoro che all'epoca era possibile solo alle workstation di punta. Per molte cose non si deve neanche comprare/installare un pacchetto software: c'è WolframAlpha che può essere molto utile anche nella versione base, gratuita. Sempre in campo free software ci sono Python e R con i loro package matematici e statistici. Grande disponibilità di potenza di calcolo e software. E cosa ne è venuto fuori, perlopiù?

Ho presente un tale di mia conocenza che diceva che con i package di R la demenza statistica è dilagata a macchia d'olio. Difficile dargli torto, e la cosa non riguarda solo R. Il software usato come black box per tirare fuori il grafico, senza avere reale cognizione di quello che si sta facendo. Da cui, per esempio, l'abbondanza di "modelli" tra 2020 e 2021, e abbiamo visto con che esiti (che diavolo, trenta anni fa se dicevi "modello di un biologo" le risate erano assicurate). Per tacere di chi, lavorando con computer e programmi, pensava di essere in grado di modellare qualsiasi cosa pur senza capire un tubo di quello che stava modellando. Anche qua denso track record sui social media e affini e risultati "eclatanti". Quando si dice "la scienza"... Wolfram offre intelligenza computazionale, ma il risultato prevalente dei vari pacchetti è produrre stupidità computata. Il classico GIGO, Garbage In, Garbage Out.

Però il mercato è vasto e florido (o almeno lo era prima della presente crisi). Il pacchetto software come black box e deus ex machina è stato pubblicizzato alla nausea, venduto e rivenduto. Alle volte si tratta di storie che durano da 40 anni, vedere alla voce "computer e drug discovery". Oggi si vende intelligenza artificiale come 40 anni fa si vendevano i primi programmi per Computer Aided Drug Design (CADD). E non si può dire che in 40 anni i risultati magici ripetutamente promessi si siano mai concretizzati. Chissà perché...

giovedì 29 giugno 2023

ALTRI MONDI?


 e poi

 

"Fascismo" negli ultimi anni in Italia è diventato un termine puramente strumentale nel dibattito politico. A "sinistra" (cioè al centrocentrocentrodestra) è divenuto lo strumento principe per l'affermazione della propria esistenza, per opposizione: "i nostri padri contro i vostri padri". Poi le manifestazioni dei lavoratori, operai o insegnanti che fossero, venivano equanimente manganellate da governi di "sinistra" e di "destra", ma questo è un dettaglio irrilevante.

Da un annetto a questa parte invece è tornato qualcosa che si sperava confinato nei libri di storia e nella fiction: il nazismo. E un termine che costituisce la definizione del male assoluto in terra è stato ridotto all'ennesima buffonata dal circo politico-mediatico. L'ultimo numero da baraccone: il gioco di prestigio con cui il male incarnato di ieri diventa la grande speranza di oggi (tranne che poi tutto sfuma), risultato perfettamente digeribile alla maggioranza del pubblico - e sto parlando di Wagner e dintorni. Ma da quando ho sentito qualcuno parlare di nazisti tanto buonini non mi stupisco più di niente. Del resto è un po' la dottrina a stelle e strisce sull'america latina tra anni 60 e 80: sì, sono bastardi sanguinari ma sono i NOSTRI bastardi. Sono schemi talmenti vecchi da essere ormai antichi. Quanto al primo comandamento "crederai solo a quello che dice il tg in prima serata" beh, non è proprio nuovo, ma almeno 40 anni fa non era esattamente un comandamento. Pensate un po', erano tempi in cui si parlava di pluralismo... che matti. E pensare che in quel decrepito rudere a cui è ridotta la Costituzione c'è scritto "L'Italia ripudia la guerra". Un obsoleto lascito di una generazione che la guerra l'aveva vissuta e subita sulla propria pelle: la guerra, la morte, i bombardamenti, la fame. Poi ad un certo punto è venuto fuori che ci sono morti, bombardamenti e fame che sono buoni e giusti, o irrilevanti. E altri invece che vanno avversati con la massima forza, cioè bombardamenti morte e tutto il resto. E lasciatemi dire che una insurrezione armata di contadini morti di fame negli anni 80 o 90 è una fattispecie tutta diversa (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/05/valori-della-sinistra.html).  Sono più che sicuro che questo sia un ragionamento completamente alieno al "grande pubblico" che DEVE essere schierato tra i tifosi dei due diversi macellai. E buon pro gli faccia. Goebbels nel nostro presente si sarebbe trovato come un bambino nel paese dei balocchi: così tanti giochi diversi, un numero incredibile di possibilità. Possibilità largamente realizzate, allo stato attuale delle cose.

Ora, io mi ricordo troppo bene la guerra in Siria. I gas gelatinosi, le fumate nere del cloro (!) etc (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2022/05/armi-chimiche-la-guerra-la-propaganda.html). A Aleppo c'erano più ospedali pediatrici che panettieri, ma non uno, o due o quattro, decine: per qualche settimana tre volte alla settimana c'era un infame che spediva un missile o altro su un ospedale pediatrico, il che fa un incredibile numero di ospedali pediatrici. Mi ricordo d'altra parte l'appello del vescovo di Aleppo, a cui ammazzavano i fedeli quando andavano a messa: inascoltato e dimenticato. Guardando indietro credo che la Siria sia stato un grande test run di proxy war nel nuovo millennio. Dopo il test run si è passati alla produzione e i risultati si sono visti. Non quelli militari, che non saprei discernere. Ma quelli della macchina della propaganda. Un tempo esisteva una rivista chiamata Avvenimenti (https://it.wikipedia.org/wiki/Avvenimenti). Un tempo Claudio Fracassi scrisse un instant book fondamentale, "L'inganno del golfo". Tutta roba archiviata. Da lì si è passati al giornalista embedded, e poi, al diavolo i modernismi, alla sana vecchia propaganda stile Istituto Luce di quel ventennio lì. Gia, come diceva uno, non è vero che i giornalisti sono come le prostitute: le prostitute certe cose non le fanno.

Ma veniamo alle immagini. Una svastica sul sole , serie Amazon di qualche tempo fa, sarebbe presa da Philip Dick. In realtà sviluppa in chiave piuttosto fumettisticaquel che Dick lasciò incompiuto  e regala alcuni momenti assolutamente epici (cfr seconda foto) . La cosa funziona, ma non so quanto sia dickiana. Per me il Dick più dickiano che ci sia è Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch, quindi mi piace pensare a un finale di romanzo in cui il protagonista non riesce a distinguere se sia nel mondo nazifascista oppure no.

E il finale che immagino è molto adatto ai nostri tempi o meglio a tempi correnti in Italia. E questo non perché ci siano ifasci al governo, niente affatto. Ma perché in due anni di gestione della pandemia in Italia ho visto come la maggioranza possa chinare il capo, e una corposa minoranza si possa trasformare in manganellatori (virtuali), delatori e tutte le altre razze di belle persone, nel nome della Verità e della Giustizia (cioè nel nome del Partito, ai tempi). E ricordiamoci che non tutti i fascisti giravano in camicia nera e fez. C'erano quelli in camice bianco, c'erano quelli in camicia davanti a una macchina da scrivere nelle redazioni dei giornali, c'erano gli accademici in cattedra, c'erano i bottegai e via dicendo.

The Man in The High Castle, la serie, è del 2018. Riguardandola oggi sembrerebbe quasi profetica. E profetica nel suo filo conduttore: un altro mondo è possibile. E benedetti siano quelli che lavorano per realizzarlo.


mercoledì 28 giugno 2023

LE RICETTE STANDARD (LE CLAVE) E LO SVILUPPO FARMACEUTICO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/28/lagarde-sfida-linflazione-con-la-clava-dei-tassi-la-destra-italiana-protesta-ma-non-agisce-sui-redditi/7211086/

E in UK è successa la stessa cosa. Nel mio settore cosa è successo?

E' piovuto sul bagnato.

Come si dovrebbe sapere le startup e le biotech sono diventate il bacino con cui rimpinguare le pipeline delle grandi farmaceutiche globali. L'ultima dimostrazione del fatto lo abbiamo avuto in tempi di COVID: Astrazeneca comprava il vaccino Oxford, Pfizer quello Biontech. E così funziona da molti anni ormai, da quando la maggior parte delle grandi farmaceutiche hanno ristrutturato la loro ricerca e sviluppo (con relativi tagli occupazionali) - diciamo all'incirca una ventina di anni fa.

Startup e biotech di solito non hanno prodotti sul mercato da cui ricavare flusso di cassa. Quelle che riescono a portare un prodotto sul mercato e ad andare avanti in proprio si contano sulle dita di una mano o quasi. Genentech (ma si fuse con Roche a stretto giro), Moderna (chissà quanto durerà), Gilead e poche altre. E senza prodotti sul mercato come si va avanti? Con i finanziatori.

Il che vuol dire o finanziamento privato o borsa (se si arriva ad essere quotati, che non è esattamente banale).

Cosa succede con il rialzo ulteriore dei tassi da parte delle banche centrali - US esclusi, lasciano tutto come è?

Che il famoso "costo del denaro" sale. Il che vuol dire riapprezzamento dei mutui a tasso variabile per l'uomo comune, ma per startup e biotech? Vuol dire una condizione potenzialmente letale. In breve se con la prima stretta questi soggetti erano costretti a un rallentamento delle attività, per molti la seconda stretta vorrà dire la fine, a meno che qualche grosso predatore apprezzi i loro asset e decida di mangiarseli a poco prezzo.

Quindi? La lotta all'inflazione nel drug discovery & development oggi porta default, disoccupazione e  il più delle volte dispersione di asset e know how. Che diavolo, nello stagno italiano è roba vista una decina di anni fa, e non si parlava di startup e biotech, ma di farmaceutiche con un turnover attorno ai due miliardi di euro. Eppure in condizioni solo apparentemente diverse fu una strage. Allora c'era l'onda lunga della crisi dei debiti sovrani e la parola d'ordine era deleveraging forzato, ovvero le banche che obbligavano alla riduzione non sindacabile dei fidi e delle esposizioni. Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia.

La radice di tutto questo è ovviamente geopolitica: ovvero i grandi poteri del mondo fanno i loro giochi incuranti delle vittime e dei danni che i loro giochi provocheranno.Ancora una volta niente di nuovo sotto il sole. E come ai tempi di regni e sudditi, la massa plebea o approva o non ha mezzi per dire la sua.

La clava farà più vittime che risultati. E non sarà una prima edizione.

PS. L'altro effetto del rialzo dei tassi in Europa è un apprezzamento delle valute verso il dollaro. Si sa bene chi apprezza la valuta forte (non chi esporta verso il mercato per eccellenza, quello americano). Quando nel 2005 l'euro arrivà a 1.35 sul dollaro si assistette a una mostruosa riconfigurazione delle filiere produttive con la grande migrazione verso i paesi asiatici. Oggi non siamo a quei livelli di cambio, ma sembriamo esserci messi sulla "buona" strada, di nuovo.



giovedì 22 giugno 2023

HUAXUE JIA, ALCHIMISTA DI CORTE

Il nuovo giovane Imperatore chiamò numerosi virologi, infettivologi, epidemiologi, parassitologi, veterinari, chiedendo loro di scrivere una storia della pandemia, provocata dal virus SARS-Cov-2 che aveva sconvolto negli ultimi anni l’Impero, e degli insegnamenti che ne avevano tratto.
Dopo trent’anni gli eminenti scienzati si presentarono a palazzo con 500 volumi portati da dodici buoi.
L’Imperatore, ormai cinquantenne, disse loro: “Non avrò mai tempo di leggere tutto, fatemi una versione ridotta”.
Dopo altri vent’anni gli scienzati si ripresentarono a palazzo, con volumi trasportati questa volta da soli tre buoi.
Ma l’Imperatore era ormai molto indebolito e disse: “Non ce la farò a leggere quei libri. Vi prego, mi dovete preparare una versione più corta”.
Dopo altri dieci anni gli scienzati tornarono, con i volumi portati sul dorso di un solo elefante.
Ma l’Imperatore, ormai quasi cieco e non più in grado di leggere, chiese una versione ancora più ridotta.
Dopo cinque anni gli eminenti scienziati si presentarono dall’Imperatore, ormai in punto di morte, con un solo volume.
“Dunque morirò senza aver saputo nulla della storia della pandemia e di cosa ci ha insegnato?” chiese sconsolato l’Imperatore.
Allora il monaco Huaxue Jia, alchimista di corte, che si trovava al capezzale dell’Imperatore, parlò.
“Altezza imperiale” disse Huaxue Jia, “in estrema sintesi, l’uomo nasce, soffre e infine muore. Di Covid-19 e di tante altre malattie”.
E in quell’istante l’Imperatore spirò.
 
ll monaco Gui Gou mi chiese se Huaxue Jia, monaco e alchimista di corte, dovesse figurare in una o in un'altra storia. Io scelsi questa, che è e resterà l'unica traccia di CS su carta stampata. Per chi si è perso le puntate precedenti, il libro è questo.




CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...