martedì 16 settembre 2025

TERZO ANNO DI VACCHE MAGRE, ANZI, RIDOTTE A SCHELETRI (PHARMA, LAVORO, LICENZIAMENTI)

Ho già detto un paio di volte che linkedin lo uso, sì, per lavoro e da una ventina di anni. Per questo storco il naso quando lo vedo usato come un social qualsiasi. 
Per ragioni abbastanza ovvie ad oggi la mia rete di contatti è prevalentemente hnon italiana. E quel che vedo di questi tempi è deprimente. Ex colleghi che riescono a ricollocarsi e purtroppo anche persone della mia rete che invece no, non ci riescono. E sempre più spesso si tratta di profili "director level", come si dice.
Sono di nuovo i tempi delle ristrutturazioni più o meno grandi e almeno da 2 anni una posizione di management non è più sicura come un tempo. 
In particolare, anche per chi ha un contratto a tempo indeterminato, una promozione di questi chiari di luna mette in una posizione di vulnerabilità: l'avanzamento di posizione porta con se un nuovo probation time (periodo di prova) in cui si è fragili quanto qualcuno con un contratto a termine: facili da licenziare. E questa è una delle novità portate da questo terzo decennio del 21 secolo in Europa.
 

We hoped industry layoffs would relent in 2024. That's not what happened.

Overall, biopharma layoffs rose 3% last year compared to 2023, according to an analysis of yearly data.

Così inizia la quarta edizione del Fierce Biotech Layoffs Tracker e per essere chiari la tendenza non è migliorata gran che nel 2025, con aumento stimato del 31% nella perdita di posti di lavoro. Di questo passo i posti di lavoro persi potrebbero raggiungere il numero di quelli collegati al patent cliff del 2012 (patent cliff: intervallo di date in cui più farmaci perdono la protezione del brevetto, consentendo ai generici di entrare nel mercato e riducendo drasticamente i ricavi delle aziende originatrici). 
 
Saltano agli occhi i licenziamenti nelle aziende danesi, usualmente molto più conservative nei confronti della propria forza lavoro. I numeri di Novo Nordisk parlano da soli: 9.000 licenziamenti di cui 5.000 in Danimarca. Al confronto i 600 licenziamenti di Lundbeck sembrano poca cosa. 
Quanto a taglio di teste Novo Nordisk riesce ad oscurare anche MSD, che prepara licenziamenti per 6.000 dipendenti e annulla il suo piano miliardario di espansione in UK.
Il resto del quadro è costituito da una lenta ma costante emorragia di posti di lavoro, con alcuni altri punti degni di nota. 

Il settore Contract Research Organization (CRO) e Contract Development and Manufacturing Organization (CDMO) non se la passa bene. Evotec nel 2025 ne licenzia 600, portando così in due anni i suoi dipendenti da 5.000 a 4.000. Evotec è una public company quindi è obbligata a rendere noti questi dati. Ma nel settore CRO/CDMO la maggior parte delle aziende non sono quotate in borsa, quindi nessuna informazione è pubblicamente disponibile. I tagli di Evotec sono facilmente collegabili a un crollo degli investimenti in ricerca early stage da parte di biotech e farmaceutiche, quindi è facile dedurre che anche nelle altre CRO la tendenza prevalente sia la riduzione della forza lavoro. Alcune ormai hanno probabilmente più uomini del business development sguinzagliati su linkedin e ad ogni fiera del settore che chimici nei laboratori. Ai prossimi BIO-Europe e CPHI la concorrenza tra quelli spediti ad agganciare nuovi clienti sarà parossistica. 
 
In questo quadro la fine di Nerviano Medical Sciences, o meglio della sua struttura di ricerca lombarda, è una vicenda locale, praticamente invisibile. Ma è la conclusione di una storia che è anche la storia della grande chimica farmaceutica italiana, una vicenda emblematica.

La storia di NMS inizia nel 1965, quando Farmitalia  creò il centro di ricerca di Nerviano. Fu lì che venne sviluppata la combinazione Adriamicina/doxorubicina. Nel 1978, la fusione tra Farmitalia e Carlo Erba (fondata nel 1853) diede vita a Farmitalia Carlo Erba Spa, rafforzando il polo di Nerviano come centro di eccellenza per la ricerca oncologica.

Nel 1992-1993, Farmitalia Carlo Erba fu acquisita da Kabi-Pharmacia (poi Pharmacia AB), che integrò Nerviano nella sua rete globale di ricerca e sviluppo. Nel 1995, Pharmacia si fuse con The Upjohn Company, formando Pharmacia & Upjohn. La nuova proprietà mantenne il sito di Nerviano, ancora attivo nello sviluppo di terapie oncologiche. Alla fine degli anni 90 Nerviano era probabilmente il centro ricerche più grande d'Italia e impiegava circa il doppio dei ricercatori rispetto a quello Glaxo di Verona.

Con il nuovo millennio iniziò la parte discendente della parabola 

Nel 2003, Pfizer acquisì Pharmacia per circa 60 miliardi di dollari (completata il 16 aprile di quell'anno). A Pfizer era la stagione "compra e licenzia" e per Nerviano, come per altre realtà acquisite dal colosso americano, iniziò un periodo di incertezza, ristrutturazioni e tagli R&D.

Nel 2004, Pfizer, che si era portata via anche  la proprietà intellettuale  cedette il sito di Nerviano alla Curia Generalizia della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione (CFIC, entità vaticana), fornendo 200 milioni di euro di seed funding per garantire continuità. In questo contesto nacque Nerviano Medical Sciences S.r.l. (NMS) azienda indipendente focalizzata sulla ricerca oncologica. Ma la nuova azienda si trova velocemente in difficoltà. Nel 2008-2010 quello che era stato il dipartimento ADMET (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione, Tossicologia) di Pharmacia a Nerviano diventa oggetto di uno spin off, creando Accelera (e preoccupazioni sindacali giustificate), un service provider per il mercato dello sviluppo preclinico. Lo spin off non risolve i problemi finanziari di NMS e alla fine arriva un intervento pubblico assolutamente inusuale.

Tra il 2010 e il 2012, la Regione Lombardia intervenne per salvare il centro da una crisi finanziaria post-CFIC. L'intervento della giunta Formigoni ha di fatto costituito un unicum nella storia della crisi dell'industria chimico farmaceutica italiana, l'unico caso in cui il pubblico è intervenuto. Purtroppo l'intervento non fu risolutivo.

Nel 2011 fu creata la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB), che nel gennaio 2012 acquisì il 100% del controllo su NMS tramite la Regione, con l'obiettivo di preservare posti di lavoro, rilanciare la ricerca oncologica e integrare NMS nella rete lombarda (ospedali IRCCS e università). Questo periodo segnò un'era di proprietà pubblica, con investimenti per lo sviluppo di farmaci innovativi, che purtroppo non durò a lungo, complici anche il cambio della guardia in regione. La giunta di Roberto Maroni "vende ai cinesi". Nel dicembre 2017, Hefei SARI V-Capital Management Co. Ltd. (affiliata allo Shanghai Advanced Research Institute, Chinese Academy of Sciences) acquisisce il 90% di NMS Group per circa 300 milioni di euro (mix di equity e ristrutturazione debito), operazione conclusa nel marzo 2018. FRRB mantenne il 10%. E questo passaggio mise una pietra tomballe sull'intervento pubblico nell'azienda.

Nel dicembre 2021, in periodo di piena crescita del business del settore a livello globale, Pacific Alliance Group (PAG), un fondo di investimento asiatico con sede a Hong Kong, acquista il 45% di NMS Group, diventando azionista di maggioranza. E dopo 4 anni e mezzo di vuoto hype sulla "rinnovata  dimensione internazionale" dell'azienda si arriva al licenziamento di tutti i ricercatori

E così finisce la storia di quello che fu il più grande centro ricerche in Italia.

Questo non è l'inevitabile prodotto della situazione del mercato. Questo è l'inevitabile prodotto di un'industria finanziarizzata. Ma non tutte le aziende di questa industria lo sono, il fenomeno perlopiù non le riguarda e questo dovrebbe far pensare. Molto.
 

domenica 14 settembre 2025

LA VERSIONE DEL MINISTRO (NITAG E OBBLIGO VACCINALE)

https://www.open.online/2025/09/13/orazio-schillaci-commissione-nitag-obbligo-vaccinale/


Come volevasi dimostrare. Il ministro ha fatto bene a sciogliere il Nitag da lui stesso creato. Come poteva sapere chi fossero quelli nella lista che gli era stata passata? Non era certo affar suo controllare i curriculum o fare una ricerca sui precedenti dei nomi in quella lista, mica era l'hiring manager per quelle posizioni, che poi non erano neanche vere posizioni. E poi lui non si è mai occupato di vaccini, quindi l'obbligo vaccinale resta.

Magnifico.

E, come qua sopra era stato predetto, l'obbligo vaccinale da questione di politica sanitaria è diventato scienza. 

L'intervista al ministro è un perfetto riassunto di tutte le storture del dibattito sulla sanità degli ultimi 10 anni, che culminano nell'affermazione: "la salute è un problema di tutti e andrebbe tolto dall’agone politico".  Mi piacerebbe interpretare la frase come: non si devono trasformare temi sanitari in slogan politici, peccato che l'obbligo vaccinale attuale sia nato proprio come slogan politico. Quindi credo che la corretta interpretazione delle parole del ministro sia diversa: le politiche sanitarie devono essere determinate da tecnici e sottratte al processo democratico.

Non fa una piega. 

Le politiche economiche sono cose da tecnici, sono state sottratte al processo democratico e i risultati sono stati eccezionali (30 anni di stagnazione degli stipendi, tra l'altro).

Le politiche dell'istruzione  sono cose da tecnici, sono state sottratte al processo democratico e anche in quel caso grandi risultati. Idem per quanto riguarda le politiche universitarie.

Con le politiche sanitarie le cose sono un poco diverse. Le altre politiche ovviamente incidono e profondamente nella vita degli individui, ma certe politiche sanitarie toccano direttamente il loro corpo. E non si può pensare che non ci sia una reazione a qualcosa di questo genere: il risultato delle elezioni politiche del 22, che piaccia o meno, è stato un giudizio democratico sulla gestione della pandemia, cioè la forma ultima di controllo democratico su un insieme di politiche sanitarie. L'unico modo per sottrarre definitivamente le politiche sanitare a un controllo democratico è abolire la democrazia.

Dopo di che è abbastanza evidente che la maretta politca su questo tema è strettamente funzionale alle prossime elezioni regionali. Sul tema la maggioranza è nettamente divisa, e non si rischia una fiducia al governo su qualcosa del genere... 

Per non stare a ripetermi, questo è l'elenco degli ultimi post sul tema:

TANTO RUMORE PER NULLA - NOVAX NEL NITAG

METTI LA CERA, LEVA LA CERA: NITAG E TEATRO D'AGOSTO

VACCINI, OBBLIGO VACCINALE E TUTTO IL RESTO

"NE PARLA LANCET" (BIS), VACCINI E OBBLIGO

A VOLTE RITORNANO: IL 95% E L'OBBLIGO VACCINALE

TRA SCIENZA E ANTISCIENZA: COME SI UCCIDE UN DIBATTITO (E LA DEMOCRAZIA)


 



giovedì 11 settembre 2025

IA, FISICA, CHIMICA E POI?

(Questo non è un post divulgativo come non è divulgativo il video di Sabine Hossenfelder. Se non avete mai litigato con un chetone enolizzabile o non sapete cosa sia un reattivo di Grignard, potreste annoiarvi. Oppure scoprire quanto l’AI sappia improvvisare male in chimica e in fisica teorica, così come nella pratica legale.)

Qualcuno, considerando certi post, avrà pensato che io sia un fan di Claude 4. Beh, non proprio.  


Se il GPT (a parte ChatGPT 5, a quanto pare) hanno seri problemi con la fisica teorica. con la chimica le cose non cambiano. Questo è un esempio con Claude Sonnet 4:

CS: Process chemistry problem: I have a ketone with an enolizable proton and a secondary amine  and I want to react this ketone with phenylmagnesium bromide. How would you solve the problem?

The main issue here is that both the enolizable proton on the ketone and the N-H proton on the secondary amine are acidic and will react with the highly basic phenylmagnesium bromide (PhMgBr) before the desired nucleophilic addition to the carbonyl can occur.

Here's how I would approach this problem:

Strategy 1: Protection of the amine (Recommended)

  1. Protect the secondary amine by converting it to a tertiary amine or amide
    • Use acetylation (Ac₂O) to form an N-acetyl derivative
    • Or use Boc protection [(Boc)₂O] to form a carbamate
  2. Perform the Grignard reaction with PhMgBr
  3. Deprotect the amine after the reaction

Strategy 2: Use excess Grignard reagent

  1. Use 3+ equivalents of PhMgBr
    • First equivalent deprotonates the amine N-H
    • Second equivalent deprotonates the enolizable position
    • Third equivalent performs the desired nucleophilic addition
  2. This is less selective and may give lower yields due to competing enolate formation

Strategy 3: Alternative nucleophiles

  1. Use phenyllithium (PhLi) with careful temperature control
  2. Or use organozinc reagents (Ph₂Zn) which are less basic
  3. Or use organocerium reagents (PhCeCl₂) which are more selective for carbonyl addition over enolate formation

My recommendation: Use Strategy 1 with Boc protection, as it provides the cleanest reaction conditions and highest selectivity for the desired tertiary alcohol product while avoiding enolate formation and amine interference.

Would you like me to elaborate on any of these approaches or discuss the specific reaction conditions?

CS: Nice try. But BOC protecting groups are generally not stable in presence of Grignrd reagents, unless you're able to operate at minus 80° C.

In breve, Claude Sonnet è un poco sotto a un bachelor, se si parla di chimica. L'idea di usare fenillitio, considerato che in linea di principio è più basico del Grignard, non sembra brillante. Il derivato di zinco è un po' uno sparo nel buio, visto che si parla di chimica di processo. Sottolineando l'errore si ottengono perle del genere:

Strategy 3: Temporary salt formation

  • Convert the amine to its HCl salt first
  • This removes the acidic N-H proton issue
  • Though you'd still need to address the enolizable proton problem
Interessante, formi un cloridrato così i protoni acidi sull'ammina secondaria passano da uno a due (da evitare assolutamente). 
 
ChatGPT 5 su questo problema va un poco meglio (non propone il cloridrato), ma solo un poco - anche ChaGPT propone la protezione BOC  e l'opzione di usare Cerio Cloruro o fenillitio , ma evidenzia fin da subito la necessità di temperature criogeniche. In assoluto la performance migliore è quella di Gemini Flash 2.5 senza opzione DeepSearch: continua a proporre il fenillitio come alternativa ma parla di temperature criogeniche per sfavorire la deprotonazione ed è l'unico a parlare di ordine di aggiunta (dosare il grignard sul chetone, e non l'inverso). Quindi, nel complesso se la cava meglio degli altri.

Però attenzione, chiunque abbia bisogno di una sintesi organica e, non essendo chimico, decida di fare da sé (l'ho visto capitare con medici e biologi, negli anni) non identificherà le criticità nell'output dei GPT. Il GPT, ancora, produce una perfetta simulazione della competenza.
 
Ok, i GPT sono pessimi chimici e pessimi fisici teorici. Qualcosa vi fa pensare che siano migliori nell' attivita di un avvocato? Se avete risposto "no" è esatto.


Questa cosa è dilagata dagli USA in Canada e UK

 
E se vi dicessi, considerati questi bei risultati, che stanno usando gli stessi sistemi nella diagnostica medica? E in questo caso non ci sono in ballo multe, ma vite umane. Il problema, invariabilmente, non è il sistema ma come l'uomo sceglie di usarlo.


PS: Qualcosa è cambiato in molti GPT durante l'estate, direi ai primi di luglio. L'utenza avanzata ha percepito nettamente questo cambiamento. Certi fenomeni possibili in primavera sembrano diventatati altamente improbabili. Parrebbe che tutta l'industria si sia velocemente allineata a uno standard calibrato sull'utenza media, più utile e sicuro. L'esplosione dell'Intelligenza artificiale è posticipata a data da destinarsi.

martedì 9 settembre 2025

SE A QUALCUNO MANCAVA L'ULTIMA VARIANTE COVID, ECCO STRATUS

 

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/covid-con-la-variante-stratus-aumentano-i-casi

Per la gioia dei pandemiofili, quelli che la pandemia non è mai finita, ecco la nuova variante COVID. Ma a questo giro, parlando di comunicazione, si tratta di riflessi condizionati senza troppa convinzione: il tempo degli allarmi è lontano alle nostre spalle. 

E la cosa più notevole, da una breve ricognizione sulle news, è che paxlovid continua a funzionare e quindi debitamente citato dalle notizie della sfera anglosassone (da usare se entro cinque giorni i sintomi non calano di intensità).

Invece nelle notizie italiane è sistematicamente assente, il che è curioso, perché in Italia nel '23 fu tra i farmaci per cui si è speso di più:

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2594020/AIFA_Rapporto%20OsMed_2023.pdf

Ma, per quel che riguarda la comunicazione sanitaria in Italia, pare che siamo alle solite: sembra che un appello per i richiami vaccinali antiCOVID per i soggetti a rischio perda di efficacia se si parla anche di antivirali. Poi se un anziano con il booster si ammala e finisce in ospedale, pazienza, intanto abbiamo arginato la spesa.

domenica 7 settembre 2025

TRA SCIENZA E ANTISCIENZA: COME SI UCCIDE UN DIBATTITO (E LA DEMOCRAZIA)

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/01/commissione-scientifica-nitag-scontro/8107279/

Ci piacerebbe essere così democratici da affermare che in una commissione scientifica si dovrebbe poter discutere con chiunque, anche con chi, in vena di provocazioni, si spinge fino a dichiarare che durante il caos pandemico i vaccini avrebbero causato tante vittime quanto il virus.

Ma non è così semplice. Confrontarsi con chi la pensa in modo radicalmente opposto, e in più alza i toni fino all’esasperazione, non è scontato. Soprattutto quando i media alimentano lo scontro e polarizzano i discorsi, gli scienziati invece di discutere attorno a un tavolo si mettono a fare petizioni, e il tutto ristagna in sacche ideologiche prive di senso.

Se si stesse su un livello politico più dignitoso, si potrebbe invece discutere di temi altrettanto divisivi, ma di reale impatto, come quello degli obblighi vaccinali. Nonostante siamo convinti dell’importanza del presidio vaccinale anche per la Covid-19, pensiamo che l’uso di obblighi diretti e indiretti (come il pessimo green pass) sia stato non solo inutile, ma controproducente, e abbia alimentato, in un numero non piccolo di cittadini, sfiducia e ostilità nei confronti della scienza, dei medici e delle istituzioni. Fatto di per sé molto grave.

Sappiamo da molto tempo che, nelle campagne vaccinali e non solo, procedere a suon di obblighi o ricatti non paga. L’obbligo e misure uguali per tutti mal dispongono l’opinione pubblica verso le istituzioni e il mondo medico. Da anni si parla dell’importanza di una medicina e di una prevenzione personalizzate e mirate (dunque attente alle fasce di età e di rischio della popolazione in determinate condizioni socioculturali). Perché non dare seguito, concretamente, a queste istanze?

 

E questo è esattamente il punto: tutto va a finire in "scienza contro antiscienza" vs "la nostra scienza contro la vostra scienza", che ormai pare diventata l'unica possibile incarnazione della dialettica tra istanze puramente politiche. E sì, riguardo le politiche chiunque dovrebbe avere accesso al dibattito (si chiama democrazia).

Questa vicenda, nata come marginale e finita in uno scontro sull'obbligo vaccinale, è un perfetto esempio di quello di cui Amiech parla ne L'industria del complottismo: la riduzione del dibattito a conformisti vs complottisti lo sterilizza.

Per quello che riguarda i temi sanitari è l'ultima fase degenerativa di un processo iniziato 10 anni fa. 10 anni fa c'erano ancora, anche nella sanità pubblica, anticorpi capaci di reagire a politiche nate opache che sarebbero state destinate a rimanere tali. Ma la richiesta di trasparenza di Vittorio Demicheli fu ritenuta inamissibile dai gran nomi della sanità istituzionale, che minacciarono azioni legali. Triste spettacolo, una sanità istituzionale che reagiva a una "richiesta di trasparenza contro le teorie del complotto" minacciando una SLAPP. Una SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation - Causa Strategica Contro la Partecipazione Pubblica) è una causa legale che si intenta per intimidire, mettere a tacere e molestare critici o oppositori, piuttosto che per vincere un caso legale legittimo. Queste tattiche legali abusive prendono di mira soggetti che partecipano al dibattito su questioni di interesse pubblico. L'obiettivo è gravare il convenuto con i costi e lo stress di una difesa legale, soffocando così la sua partecipazione pubblica e la libera espressione.

Quindi, fin da allora, il problema non era scientifico, ma democratico. Guardando a 10 anni fa il processo di de-democratizzazione è evidente. Oggi nessuno, nella sanità pubblica o istituzionale, potrebbe permettersi di apparire in un video del genere:

 

Nota: l'articolo di Wired sopra linkato, discutibile per più di un verso, rimane l'unica prova documentale di quel che successe nel 2015. L'intervento di Demicheli su Il Sole 24ore non esiste più, come non esiste più la risposta della sanità istituzionale del tempo con le sue minacce. 

venerdì 5 settembre 2025

INQUALIFICABILE

 

https://www.nature.com/articles/d41586-025-02845-8


Kennedy ha criticato ripetutamente il CDC durante l'audizione, sostenendo che fosse l'agenzia sanitaria statunitense più corrotta, e forse l'agenzia più corrotta dell'intero governo federale. Per giustificare il recente riassetto al CDC, ha fatto riferimento alla sua performance durante la pandemia di COVID-19. I membri dello staff del CDC "che hanno messo le mascherine ai nostri bambini, che hanno chiuso le nostre scuole, sono le persone che se ne andranno", ha detto nelle sue osservazioni iniziali.

A un certo punto, ha dichiarato di non sapere quante persone fossero morte per COVID-19 negli Stati Uniti — o il numero di vite salvate dai vaccini COVID-19 — durante la pandemia. "Non credo che qualcuno lo sappia, perché c'era così tanto caos nei dati proveniente dal CDC", ha detto, senza elaborare ulteriormente. (Il CDC afferma che circa 1,2 milioni di persone negli Stati Uniti sono morte per COVID-19 fino ad oggi.)

Il Senatore Bill Cassidy, un Repubblicano della Louisiana, ha chiesto a Kennedy se Trump meritasse un Premio Nobel per la Pace per l'iniziativa lanciata nel 2020, durante il suo primo mandato come presidente, per accelerare lo sviluppo e la distribuzione dei vaccini COVID-19. Kennedy ha risposto di sì. Diversi senatori sono rimasti increduli a questa dichiarazione, dato che Kennedy ha tagliato più di 500 milioni di dollari americani nei finanziamenti per progetti di ricerca che investigano i vaccini mRNA, e ha attaccato ripetutamente l'iniziativa nei suoi post sui social media.


RFK jr al senato viene messo sulla graticola (una graticola bipartisan) in quella che doveva essere un'audizione di routine. E non teme nessuna contraddizione. Se alcune linee guida di CDC potevano essere opinabili (per esempio la chiusura delle scuole), non si capisce cosa c'entri questo con l'essere corrotti dall'industria farmaceutica. E' un pacchetto ideologico ben noto, immune a qualsiasi logica, una vendetta contro l'operato di CDC durante la pandemia servita alla parte più estremista dell'elettorato trumpiano, ispirata a una collera per il dispiegamento dei vaccini mRNA attribuito a CDC, mentre fu appunto lo stesso Trump I a finanziarlo e volerlo, Un grumo di segni incoerenti capaci anche di ispirare le menti più labili ad atti folli come la sparatoria fuori dalla sede di CDC di metà agosto. Un episodio strettamente collegato nelle sue deliranti motivazioni alla narrativa anti CDC di RFK jr, che al tempo ha lamentato la politicizzazione di un triste espisodio di cronaca e il suo totale supporto agli impiegati dell'agenzia... che dire?

Ma le vicende dell'ultima settimana evidentemente sono state intollabili anche per più di un senatore repubblicano. Vedremo se questo finirà per provocare un mutamento nella politica dell'amministrazione USA. Notare che RFK sventola la bandiera della corruzione di CDC, ma non è in grado di supportare con fatti la sua affermazione. Questo è esattamente l'opposto di un'operazione di trasparenza. E', come osservato ieri, una manovra di cattura delle istituzioni. 

 


giovedì 4 settembre 2025

LO SVERMINATORE IN CAPO

https://www.theguardian.com/us-news/2025/aug/28/jim-oneill-cdc-profile
 

Ovvero, l'Ivemrmectinologist in Chief.

RFK Jr ha fatto fuori la Monarez perché, nonostante fosse stata messa a capo di CDC dall'attuale amministrazione, non intendeva avallare certe follie.
E ora, per quanto ad interim, CDC è guidata da un fan di ivermectina e idrossiclorochina contro il COVID.

Questa è la cifra del nostro tempo. Quando Trump si prese il COVID nel 2020 se lo prese nel peggiore dei modi e ne venne fuori con remdesivir e anticorpi monoclonali Regeneron, mica si mise a bere candeggina. Ma allora c'era in ballo la sua vita. Oggi invece c'è in ballo la politica e la radicalizzazione rafforza la fanbase ovvero, in questo caso, l'elettorato di riferimento.

E' una questione di spettacolo, di costruzione del segno. Ma rimpiazzare con un segno la sanità pubblica ha conseguenze materiali per la popolazione. 

Detto questo chi è senza peccato scagli la prima pietra, perché specialmente in Italia l'operazione di trasformazione in segno della sanità è avvenuta anni fa (non a caso a dirigere l'Istituto Superiore di Sanità fu nominato un ex attore - Walter Ricciardi) ed è avvenuta quando il processo di distruzione del budget sanitario italiano ha iniziato a guadagnare momento. E' in Italia che, 10 anni fa, la pratica vaccinale è stata trasformata in segno ("i vaccini"). L'Italia e forse l'occidente intero hanno una specie di Alzheimer perennemente al suo stato iniziale: la memoria a medio e breve termine è perlopiù andata, probabilmente con la complicità dei social media, dove se si è detto A basta ben poco tempo a dire -A: al limite si può cancellare quello che è stato scritto prima. Al contrario di quel che si era detto un tempo la memoria della rete è labile. Convenientemente labile, direi: Trump I nel 2020 mise miliardi del budget federale per accelerare lo sviluppo di farmaci e vaccini contro COVID, inclusi quelli mRNA, mentre Trump II li dipinge come lo sterco del demonio e li definanzia. L'occidente intero ha un rapporto schizoide con il suo passato a breve, medio e lungo termine

E idrossiclorochina e ivermectina sono l'esempio tragico di farmaci trasformati in iperrealtà, la cura, la Forsithya di Contagion (2011).  La trasformazione di presidi medici in segni è aberrante perché li strappa dalla loro dimensione empirica di efficacia misurabile per collocarli nella sfera del credo politico/ideologico. Un farmaco che diventa bandiera identitaria anziché strumento terapeutico ha effetti devastanti. Eticamente, il paziente smette di essere fine e diventa mezzo di conferma dell'ideologia dal lato del curante e di conferma identitaria del curato. Si arriva al rifiuto della cura per coerenza ideologica o per fede si abbracciano terapie dannose (fenomeno marginale ma reale) . Una pratica come la medicina richiederebbe la sospensione del giudizio ideologico per funzionare, anche se il fatto che si parli di EBM (Evidence Based Medicine) sottointende che esista medicina che basata sulle evidenze non lo è.

Sempre parlando di segni ed iperrealtà chi in Italia esulta ad ogni nuova iniziativa di RFK jr lo fa per gli stessi motivi, sperando di arrestare la lenta frana certificata dai propri sondaggi, magari scambiando l'engagement sui social per intenzioni di voto. 

In una situazione del genere l'attivismo politico della scienza può solo aggravare l'escalation. Ancora una volta non posso non citare Marcia McNutt, con la sua scienza "né blu né rossa": qua stiamo parlando di cattura politica delle istituzioni - cosa in cui l'Italia è esperta e materia in cui l'amministrazione Biden aveva fatto fare la figura del dilettante al Trump del primo mandato.

E al riguardo l'unico testo che mi viene in mente è questo:

Ho fatto questo principio per aprire la via a intendere donde procedette in Firenze le maledette parti de' Guelfi e Ghibellini. Per loro superbia e per loro malizia e per gara d'uffici hanno così nobile città disfatta, e vituperate le leggi, e barattati gli onori.(Dino Compagni, Cronica)



CHI SONO? UNO COME TANTI (O POCHI)

Con una laurea in Chimica Industriale (ordinamento ANTICO, come sottolineava un mio collega più giovane) mi sono ritrovato a lavorare in ...