domenica 6 dicembre 2020

INVECE DEI FURETTI SI POTREBBE SAPERE DELLA FASE II?

 

https://www.adnkronos.com/.../covid-nuovo-antivirale...

E' stato già scritto qua sopra che il miglior modello animale per antivirali (e vaccini) sono i macachi rhesus (e non i furetti)?
Uhm, non ricordo, dovrei andare a cercare indietro...
(per gli ultimi arrivati, sì, alla nausea).
E anche EIDD-2801/MK-4482, che ormai ha un nome (molnupiravir) qua sopra è una vecchia conoscenza: vedasi https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../covid-19-una... e https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../farmaci-covid...
Gli addormentati/e nel bosco pare lo scoprano ora, con questo lancio di agenzia. Ma il punto è che siamo a dicembre. Dicembre, quando i risultati di fase II erano attesi per settembre. Invece siamo a parlare di furetti.
Ci sono una quantità di motivi per cui Merck con molnupiravir possa voler mantenere un basso profilo, e il primo che mi viene in mente è il polverone venuto fuori a giugno secondo cui gli uomini di Trump avrebbero voluto finanziare comunque il farmaco su cui gravavano sospetti di mutagenicità (ma se il profilo a riguardo fosse stato preoccupante col cavolo FDA avrebbe lasciato iniziare i trial clinici).
In breve questa dei furetti è una notizia, sì, per i disattenti, superficiali et similia.
Gli altri attendono qualcosina dallo sviluppo clinico, ma una fase IIa su 89 soggetti si è da poco conclusa (https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04405739), e ancora non se ne sa nulla, mentre una fase II/III su 1300 soggetti è ancora in corso (https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04575584) e gli endpoint primari si vedranno verso maggio 2021.
Detto ciò, se c'è un capitolo indecentemente trattato, in questa pandemia, è appunto quello dei farmaci. Infinitamente peggio trattato e discusso di quello dei vaccini. Ricordo che al momento esiste un solo farmaco approvato contro COVID sulle due sponde dell'Atlantico (in Europa con una Conditional Marketing Authorization) ed è remdesivir.
Almeno una parte delle 25.000 vittime di questa seconda ondata si sarebbe potuta salvare se Arcuri, a settembre, invece che ordinare 25.000 dosi di remdesivir (circa 4200 cicli di trattamento) avesse fatto come i suoi colleghi tedeschi, che ne hanno ordinate 150.000. Poi se dopo il primo non fosse tornato indietro su altro ordine da 25.000 dosi qualche decesso di meno lo avremmo visto. Quindi chi ora rilancia sui furetti se molnupiravir fosse approvato magari ce lo saremmo trovato a dire: non funziona, costa troppo e tutte queste belle cose. Perché c'è una dottrina da non contraddire, quella della minima spesa.

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