https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMe2034294 |
Alla fine su NEJM è uscito un articolo con i dati di SOLIDARITY (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2023184). Si tratta del trial usato da OMS per la sua raccomandazione: remdesivir sconsigliato per qualsiasi paziente COVID.
Non è un articolo banale: a un certo punto, per giustificare i propri risultati, gli autori si sentono in dovere di spiegare perché i risultati di SOLIDARITY su remdesivir sono diversi da quelli di ACTT-1. E tra le varie argomentazioni arrivano, in soldoni, a questa: vero che, a differenza del nostro, il trial di NIAID è controllato da placebo e in doppio cieco, ma il loro gruppo di controllo conteneva più pazienti gravi del gruppo dei trattati (tradotto, NIAID o ha lavorato male o ha "barato" a favore del farmaco).
La risposta arriva a strettissimo giro, ed è a tono:
"Trial randomizzati grandi e semplici come SOLIDARITY si focalizzano su risultati facilmente misurabili che possano essere raccolti velocemente e accuratamente in 7 mesi dall'inizio dell'arruolamento alla pubblicazione.
SOLIDARITY ha risposto alla domanda critica e importante sui possibili benefici quanto a mortalità di quattro regimi terapeutici fortemente consigliati.
Ha dato forma all'agenda della ricerca sui trattamenti per COVID-19.
Per tre dei quattro farmaci studiati (idrossiclorochina, lopinavir e interferon beta-1a) non c'è evidenza di beneficio. Il beneficio del quarto (remdesivir) può essere la capacità di cambiare il corso dell'ospedalizzazione in alcuni pazienti, ma i risultati di SOLIDARITY ci dicono di non attenderci sostanziali riduzioni di mortalità.
Le ulteriori domande riguardo a remdesivir possono trovare risposta solo in trial con controllo trattato con placebo e dati complessi.
Remdesivir dovrebbe essere riservato al trattamento di pazienti con determinati fattori di rischio?
Qual'è il timing più efficace per l'uso di remdesivir, e dovrebbe essere usato in combinazione con altri agenti?
Come il corso dell'ospedalizzazione è influenzato dal tipo e dal livello di cura offerto in particolari ambienti?
Un esame dettagliato di queste domande da parte di SOLIDARITY avrebbe compromesso l'estrema semplicità che lo ha reso possibile"
Tradotto: col vostro elefante non si può fare un percorso ad ostacoli, e davvero ci state dicendo che la mortalità da COVID non è influenzata dalla differenza di qualità della struttura sanitaria tra Italia, Perù, Pakistan, Svezia, Sudafrica e India?
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