mercoledì 20 ottobre 2021

UNO STRUMENTO SANITARIO, COME NO

https://www.milanofinanza.it/news/niente-green-pass-niente-cig-2537365?fbclid=IwAR0PN2cpNBLHqiqwUkW_ufmxR0u6_Etw1JPpOuA4gIXpnMY6Cj3AH656HxA   

"Il possesso del green pass diventa da oggi necessario anche per il diritto a malattia, maternità, assegni per il nucleo familiare e cassa integrazione. Da oggi al 31 dicembre, infatti, i lavoratori privi di «certificazione verde» sono «assenti ingiustificati» al lavoro e, come tali, non godono di alcun diritto né tutela garantiti dal rapporto di lavoro, eccetto quello della conservazione del posto di lavoro."

La natura strettamente sanitaria della disposizione emerge appieno, come quando si parlava di green pass obbligatorio per gli studenti universitari in DAD.

Qua sopra ci sarebbe da parlare dell'anticorpo AZ, o delle possibili vittorie di pirro di Lilly in oncologia, o del mezzo flop dell'inibitore RdRp di Atea/Roche. Temi importanti, molto.
Ma...
Ma l'attualità italiana presenta tutt'altre urgenze: quelle di un provvedimento (il "nostro" green pass) che non ha precedenti nella storia del paese. Niente a che vedere con le vaccinazioni obbligatorie sempre esistite in varie professioni: quante volte è successo che la non ottemperanza implicasse la perdita dello stipendio o della possibilita' di lavorare? Ora, la cosa sarebbe al limite comprensibile (non giustificabile), se fosse una risposta indotta dal panico causato da coperture vaccinali inesistenti a fronte di una protratta emergenza pandemica. Piccolo particolare: così non è, perché le nostre coperture vaccinali sono alla pari con la media europea - e in buona parte del continente a nessuno è venuto in mente qualcosa del genere, anzi, ricordo la contrarietà al green pass (in versione ben più blanda del nostro) dei partiti socialdemocratici nordeuropei (UK inclusa).
E poi c'è la questione di principio. La "ragione sanitaria" (determinata a piacere) che travalica qualsiasi altro diritto, compreso quello al lavoro e quello allo studio, che gli vengono subordinati. Nel nome dell'emergenza epidemica, come se non ne esistessero altre.

Ci sono paesi in Europa dove si vive e si lavora normalmente con una quantità di casi (casi, non ospedalizzazioni o decessi) che in Italia farebbero gridare all'apocalisse e chiudere tutti in casa con l'esercito nelle strade. Qualcuno dirà: il GP serve proprio a questo, ad evitare nuovi lockdown. Staremo a vedere. Questo potrebbe anche essere un assioma politico (visto che c'è il GP, non ci saranno nuovi lockdown, qualsiasi cosa succeda). Potrebbe però rivelarsi un assioma insostenibile, e in ogni caso sacrificargli il diritto al lavoro...


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